Tour in Abruzzo
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  Mappa-Abruzzo.jpg (383941 byte)(cliccare per visualizzare la mappa)

Il nostro tour in Abruzzo ha avuto come epicentro Chieti, dalla quale si sono irradiati i nostri percorsi di visita, che hanno toccato alcune località note e altre meno note, ma non per questo meno interessanti. Come è nello spirito di 'due passi nel mistero ', abbiamo affrontato questa ennesima avventura con un desiderio di conoscenza di base, che parte con una curiosità e si sviluppa con una profonda attenzione e rielaborazione verso ciascun edificio visitato, del quale non sempre abbiamo trovato aperte le porte (alcune belle chiese purtroppo chiuse). Abbiamo pensato di dare  un breve resoconto di ciascuno dei luoghi visitati, corredandolo-quando possibile-di belle fotografie. Così abbiamo finalmente potuto vedere i famosi 'quadrati magici' abruzzesi ( i 'Rotas/Sator' di Capestrano e Magliano dei Marsi, entrambi in provincia de L'Aquila), che hanno riservato delle sorprese; alcuni luoghi in cui erano state riferite delle triplici cinte(Filetto, Caramanico, Catignano,Cocullo, S.Maria d'Arabona a Manoppello, Ortona, Atri), verosimilmente legate ai Templari, che in questa zona ebbero storicamente molta importanza (anche per le t.c. vi sono state non poche 'sorprese').Abbiamo poi avuto la possibilità di visitare dei luoghi 'carismatici' per antonomasia, come Lanciano (Miracolo Eucaristico), Manoppello (Volto Santo),  o la celebre Fontana dalle 99 Cannelle, simbolo dell'unità civica dell'Aquila, ma che non sono 99... E, ancora, l'Abbazia di S.Maria di Collemaggio, fondata dall'eremita Pietro Angeleri, qui incoronato papa come Celestino V, ma poco dopo dimissionario, sulla quale recentemente sono state scritte molte notizie particolarmente succulente per i mysteriofili (vedremo nel nostro report cosa può vedere un 'turista' attento ai particolari, ma nessuna pretesa di velare o svelare ' misteri'!).Ma altre simbologie 'esoteriche'le abbiamo riscontrate a Moscufo, nella splendida chiesa di Santa Maria del Lago e a Spoltore, nella chiesa di S.Panfilo.

Da un viaggio in Abruzzo non si vorrebbe mai tornare. È una terra straordinaria, in cui nulla manca per soddisfare le esigenze di qualsiasi turista. Questo lo abbiamo potuto sperimentare di persona, poiché offre strutture ricettive adeguate, un sistema di aree naturali protette che la qualifica come la regione italiana più ricca in tal senso, con un parco regionale, 17 riserve naturali regionali, sette parchi territoriali attrezzati, 13 riserve naturali statali, tre parchi nazionali, quello del Gran Sasso e i Monti della Laga, quello della Majella e quello d' Abruzzo Lazio e Molise; una lunga fascia costiera che muta da Nord a sud, divenendo da sabbiosa e lineare a frastagliata e scoscesa; sinuose colline coltivate, che rapiscono i sensi mentre le si attraversano sulle carrozzabili,che conducono a paesaggi e luoghi inimmaginabili,come gli eremi scavati nella roccia,sospesi tra la terra e il cielo...E dentro questa sinfonia di colori naturali, si riescono a trovare ancora frammenti di un antico passato che riemerge continuamente, sotto colpi di zappa o di moderne escavatrici. Passato, certamente,ma in Abruzzo c'è anche il futuro,con i laboratori costruiti sotto il massiccio del Gran Sasso (LNGS),i più vasti del mondo, in cui vengono effettuati esperimenti sui neutrini.Facente capo all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare(INFN),collabora con il CERN di Ginevra e recentemente ha ottenuto un grande risultato nella fisica delle particelle.

Insomma,il passato e il futuro giacciono sotto di noi! Ma il passato è anche ciò che possiamo apprezzare nei numerosi musei della regione, come quello Nazionale d'Abruzzo,che ha sede a Chieti, e che conserva, tra le altre preziose testimonianze pre-romane, l'enigmatico Guerriero di Capestrano, ammirabile in tutto il suo splendore, accanto ad altri reperti provenienti da scavi in località limitrofe, che raccolgono le testimonianze di un Abruzzo che non è nato con la conquista romana, ma che esisteva da tempo immemorabile. Genti provenienti da chissà dove e che scelsero di stabilirsi qui, lasciando ai posteri non solo il ricordo della loro presenza, tangibile attraverso le sepolture, gli oggetti d'arte o di guerra, ma anche tanti misteri.Nella mappa sottostante sono indicate le antiche popolazioni dislocate sul territorio in epoca pre-romana, ricostruite dagli archeologi.

 
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                                                 gennaio 2007   

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