www.duepassinelmistero.com

 

TEMATICHE:

Aggiornamenti

Alchimia

Antiche Civiltà

Archeoastronomia

Architetture

Colonne e Nodi

Due passi nell'Italia nascosta

Due passi nei misteri esteri

Fenomeni Insoliti

Interviste

L'Uomo e Dio

Maestri Comacini

Medioevo e...

Mistero o Mito?

Personaggi

Simbolismo

Simbologia e Cultura Orientale

Storia e dintorni...

Templari "magazine

Ultimi Reports

UTILITY:

Archivio reports

Bacheca

Collaboratori

Extra sito

Libri del mese

Links amici

Ricerca veloce titoli per argomento

SERVIZI:

FORUM

Newsletter

Avvertenze/ disclaimer

 

 

     

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Duomo di Siena,dedicato all'Assunta,è il duomo della città della Vergine,che a lei si è data totalmente come voto,ed è omaggiato -secondo noi- in questa straordinaria opera dall'artista Duccio di Boninsegna,che ha ritratto i momenti cruciali dell'eternità di Nostra Signora. La vetrata è stata appena restaurata ed è apprezzabile in tutta la sua meraviglia presso la sala del Museo dell'Opera,allestita in occasione della mostra "My name is Duccio".Ha sei metri di diametro e va letta secondo la numerazione ripartita come da immagine sottostante.Fu eseguita su cartoni di Duccio di Boninsegna nel 1288.

1.seppellimento della Vergine;2.Assunzione;3.Incoronazione della vergine;4.San Bartolomeo,Sant'Ansano;5.San Crescenzio,San Savino;6.San Luca;7.San Giovanni;8 San Matteo;9.San Marco.La vetrata circolare fu creata per l'abside della cattedrale e si è miracolosamente conservata in originale.

 

Esternamente,il Duomo appare alla nostra visita coperto di impalcature nella facciata,pertanto la sua mirabile architettura non ci è stato possibile ammirarla e immortalare un pannello sostitutivo non ci sembrava il caso! Con il biglietto cumulativo si visitano cinque luoghi:L'INTERNO DEL DUOMO;LA CRIPTA;IL MUSEO DELL'OPERA;IL BATTISTERO DI SAN GIOVANNI;L'ORATORIO DI SAN BERNARDINO.

Due passi nel Duomo di Siena

Siena è una città dedicata alla Vergine e il suo Duomo non poteva non intitolarsi a lei.Santa Maria Assunta è una cattedrale che nessuno dimenticherà mai per il resto della propria vita,perchè ha dei particolari non riscontrabili altrove(la sue tarsie pavimentali nella fattispecie).Quando lo si osserva dall'esterno,e si nota il prolungamento che esiste alla fine del transetto di destra,si intuisce che doveva esservi un progetto rimasto poi incompiuto. Infatti, il sogno del popolo Senese era di realizzare un duomo immenso,in cui le attuali tre navate avrebbero dovuto costituire il transetto! Dovette essere costato molto rinunciarvi,e pensare ai problemi urgenti che nel XIV secolo ostacolarono il sogno:la peste in città,il costo spropositato,problemi tecnici di esecuzione...Del sogno mancato resta un colonnato inglobato in costruzioni posteriori,un facciatone (vedi foto sotto)

e un portale laterale,dal quale attualmente si accede al Museo dell'Opera del Duomo.Visitando quest'ultimo,si può effettuare anche un percorso per strettissime scalette a chiocciola,che conducono ai piani 'alti', che immettono in zone terrazzate dalle quali si gode un panorama splendido sulle aree circostanti.Vedete la sommità del facciatone? (foto sotto)

 

Ecco,proprio fin lì sono giunti i nostri due passi,e dall'alto vedevamo la piazza antistante il Duomo e il Museo,piena di gente(foto sotto)

 

Veduta panoramica della torre del Mangia,in piazza del Campo,sempre stando sul 'facciatone' della cattedrale

Duomo21.jpg (48931 byte) La torre campanaria e la cupola visti dai percorsi superiori dell'edificio museale

 

La cattedrale è situata in una zona ritenuta 'sacra'  fin dai tempi più remoti(qui sorgeva un edificio di culto precedente), in posizione elevata dominante la città di Siena (anche se quando si è all'interno,non sembra)o, come il popolo preferisce ,non dominante ma protettrice.

Nella stessa piazza  sorgono anche l'antico e importantissimo Spedale di Santa Maria della Scala,il Palazzo Arcivescovile

                           ,

il palazzo del Governatore(oggi sede degli uffici amm.vi della Provincia e della Prefettura), e il già  citato Museo dell'Opera.

Aggirando il Duomo verso sinistra (guardando l'ingresso della facciata),guardate  verso la parte laterale del Duomo che sta di fronte al palazzo arcivescovile. A parte le 'logge'prefabbricate attualmente in situ addossate alle parte del duomo esternamente,per lavori in corso,cercate una mattonella particolare nel muro,ad altezza occhi,nella fascia bianca di marmi:lì si trova il SATOR.

Da lontano,chi non lo sa,non lo scorge!

Ma c'è,eccolo infatti.Sul  Sator,invitiamo a leggere la sezione apposita in questo stesso sito.

Poco più sopra,a destra,c'è il simbolo di una scacchiera o steccato.

 

Dalla parte opposta,sul lato destro del Duomo,in una delle finestre non mancate di osservare un sigillo di Salomone ,occultato appena sotto la volta della bifora.

Il Duomo è la risultante dello sforzo congiunto di tutta la comunità senese del tempo.Venne consacrato nel 1179 da papa Alessandro III (Rolando Bandinelli Paparoni) e si cominciò ad arricchirlo delle opere più straordinarie che gli artisti dell'epoca fossero in grado di produrre. I lavori venivano seguiti direttamente da comitati di cittadini privati e i fondi necessari derivavano dai bilanci comunali.

Una gradinata ci convoglia ai portali,mentre ai due lati opposti osserviamo due colonne sulla cui sommità c'è la Lupa Senese,che allatta i suoi piccoli Seno e Aschio,simbolo che attesta la viva colleganza con Roma,di cui Siena si è sempre ritenuta continuatrice.

 L'antico Spedale della Scala,sullo sfondo.In primo piano,la colonna con la lupa.

L'edificio è bicromo,in marmo bianco e nero a fasce,richiamante chiaramente la 'balzana',il simbolo di affermazione del potere del Comune che si era fatto carico dei lavori.

La balzana ricorda lo stendardo dei Templari,

il beauceant, attivi anche qui a Siena,in cui il bianco assume il significato di luce che sovrasta le tenebre.La balzana conferirebbe alla città una caratteristica di 'sapienzialità'.

L'interno ha tre navate ed è a croce latina.Le bandiere dei vari quartieri danno il benvenuto ai pellegrini che entrano nel tempio.Corrispondono alle contrade che si sfidano durante il celebre Palio.

La navata centrale presenta,sopra le arcate,una cornice che alloggia una serie di busti di pontefici in terracotta.

Restiamo un attimo in silenzio,per quanto possibile.Le voci dei visitatori sono stridenti con la serafica armonia che induce questo luogo,nell'anima.Ma è quasi impossibile non proferire parole di stupore! 

I colori doppi sono presenti anche nei pilastri e i rivestimenti sono bianchi e neri,le volte azzurro e oro,il pavimento  è ricoperto di immagini a tarsia che vorresti analizzare una una per una...

 

Tutto tiene con il fiato sospeso a lungo,e ci rende incerti su dove dirigere i primi passi.Una voce dall'altoparlante invita a ridimensionare i toni di tutti i presenti,di  visitare silenziosamente,ma è fiato sprecato!

 

Particolari della volta della cupola.Sotto di essa,sul pavimento,c'è un esagono contenente altrettante tarsie simboliche.

 

Duomo16.jpg (78835 byte)Vetrata circolare del transetto nord

Area presbiteriale.Le strisce si rarefanno e il bianco predomina sul nero dei pilastri...

Unico pilastro in cui ho potuto riscontrare delle incisioni, e uno scudo con un leone rampante,sopra e sotto il registro.

Da visitare l'altare Piccolomini,del 1503,di Andrea Bregno e statue di Michelangelo nelle quattro nicchie laterali;la biblioteca di Pio II Piccolomini,interamente affrescata con scene della sua vita,del Pinturicchio (fatte tra il 1502-1509)

E'un ambiente straordinario,il cui pavimento è costellato di falci di luna,come sullo stemma del casato Piccolomini.Un gioiello incastonato nel gioiello più grande,la cattedrale appunto.

Nella cappella di San Giovanni Battista,che conserva una statua del Santo di Donatello,non abbiamo scordato di dare un'occhiata all'inferriata di accesso,di Sallustio Barili (opera quattrocentesca),come il Cordier nella sua Guida ai luoghi misteriosi d'Italia,invita a fare a pag.243.Ognuna delle ante mostra una grande stella polare raggiata a otto punte;in effetti è quello che si nota(vedi foto sotto).Sembra anche di ravvisare un simbolo -accanto a sinistra-che ricorda un nodo di Salomone.La stella è più una croce patente,a coda di rondine,caratteristica di alcuni Ordini(Templari,Giovanniti)?

 

 

Appena fuori dall'esagono della cupola,si trova questo magnifico pulpito,attribuito a Nicola Pisano,datato tra il 1266-1268,con la collaborazione del figlio Giovanni e di Arnolfo di Cambio.Nel parapetto vi sono Storie della vita di Cristo,mentee otto colonne lisce in marmo rosso sono sorrette da altrettante belve in atto di azzannare o sovrastare una preda,motivo simbolico assai ricorrente in epoca medievale.

Duomo14.jpg (114221 byte)Particolare.

Oltre al grande affresco di Domenico Beccafumi nel catino absidale,il Paradiso,e il notevole coro ligneo intarsiato di Giovanni da Verona,e altre importanti opere d'arte che qui è impossibile descrivere,l'attenzione dei devoti è concentrata nella Cappella della Madonna del Voto,all'inizio del transetto destro,di pianta circolare,disegnata da Gian lorenzo Bernini,che eseguì anche le due statue di San Gerolamo e Maria Maddalena all'ingresso.La cappella seicentesca fu creata per conservare un dipinto ritenuto miracoloso,del Duecento,di Madonna con Bambino (scuola di Guido da Siena). La tradizione ritiene che davanti a questo dipinto il popolo avrebbe fatto voto di consacrarsi alla Vergine stessa prima della battaglia di Montaperti(contro Firenze),ma in realtà il voto fu pronunciato davanti all'icona della Sedes Sapientiae,cioè la Vergine Gloriosa,nota come Madonna dagli Occhi Grossi,nel 1260(che si trova attualmente al museo dell'Opera del Duomo),e il cui autore è ignoto. E'una Vergine Gloriosa che costituisce il trono di Dio:su di lei si è seduto il Verbo,l'Antico dei Giorni,il Dio eterno divenuto Figlio dell'Uomo.Nel Museo dell'Opera si può ammirare anche la raccolta di oggetti preziosi donati alla Madonna per le grazie ricevute.

Il Duomo di Siena è uno scrigno di arte,ma anche di simbologie celate in ogni angolo.Nei pressi della prima tarsia pavimentale,illustrante Ermete Trismegisto,ad esempio,si trova un pilastro alla cui base c'è un singolare motivo 'decorativo' di impronta paganeggiante, di nastri, teste di animali con lunghe corna,un fascio di frutti e fiori dell'abbondanza,un motivo centrale di scudi incrociati,da cui diparte una T e, per finire,due sfingi alate antropomorfe,le cui code si annodano,proprio come nella tarsia di Ermete...

 

 

Recentemente è stato aperto al pubblico un luogo denominato cripta,che si credeva l'antica cripta della cattedrale,mai trovata, ma in base ai documenti si è capito che non è lo stesso luogo,poichè varia per dimensioni e ubicazione.Parleremo di questa cripta(che non è la cripta del duomo!),ma resta il mistero di dove si celi,ancora nelle viscere della terra, la cripta vera della cattedrale.

 

 

                                       (Tutte le foto sono di Marisa Uberti-Avvertenze/Disclaimer)