Parma:tesori (quasi)nascosti...
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La cattedrale di Parma nel 2006 compie 900 anni

                                                                          (di Marisa Uberti)

Come è nostra consuetudine, affrontiamo la visita di questa splendida città cogliendone i particolari meno conosciuti,quelli che per motivi diversi catturano l'attenzione di chi scrive. Del resto,i canali attraverso cui documentarsi in senso 'canonico',sono oggi moltissimi,per un turista, mentre scarseggiano quelli diciamo 'insoliti'. Tuffiamoci,quindi,nel passato di Parma,alla ricerca di segni e simboli,che in vari casi tornano alla luce grazie agli scavi archeologici;in altri casi sono sotto gli occhi di tutti ma muti,in attesa di essere riscoperti e/o decifrati.

Parma è una città a continuità di vita ininterrotta, in cui il centro storico è cresciuto su sè stesso e i resti degli insediamenti più antichi giacciono ad alcuni metri di profondità,sepolti e spesso intaccati da quelli delle epoche successive,rendendo per tale motivo(e per la presenza  gli edifici attuali) difficile un'indagine archeologica di maggiore respiro.Gli elementi per ricostruire l'evoluzione del tessuto urbano antico,sono frammentari e discontinui. Pertanto,anche l'elemento che appare insignificante, nell'insieme di un quadro globale può essere determinante ai fini di ricostruire correttamente la storia della città.Inoltre, Parma si trova sul percorso del 'pellegrino',sulla cosidetta 'via Francigena',attraversata da Pellegrini,Cavalieri,Monaci, che si recavano(o tornavano)in Terrasanta.

cartina PELELGRINO.jpg (32423 byte)

PARMA ROMANA

Sotto ciò che calpestiamo,palpitano le memorie di ciò che fu.

 

Gli scavi eseguiti nella piazza,come si può vedere nella foto:si nota l'area di scavo che ha permesso l'individuazione di strutture soggiacenti e il recupero di alcuni manufatti che vedremo nel corso della ricerca.

Parma sembra avere origini estrusche.Venne conquistata dai Galli Boi(tribù Celtiche) fino all'arrivo dei Romani.

La colonia romana di Parma venne fondata nel 183 a.C.lungo la via Emilia,sulla destra del torrente omonimo,con funzioni strategiche di controllo delle vallate appenniniche popolate dai Liguri ancora in guerra con Roma.Ad ognuno dei duemila soldati-coloni,giunti insieme alle famiglie dai territori dell'Italia centrale,vennero assegnati 8 iugeri di terra coltivabile.Le campagne,che sopportarono il maggior carico antropico della conquista,vennero centuriate.

Non si conosce l'estensione del nucleo originario della città,che venne distrutta da Antonio nel 43 a.C.durante le guerre civili. L'impianto augusteo, risulta diviso dall'incrocio di decumano(via Emilia)e cardine massimo in quattro quadranti di estensione simile, fatta eccezione per quello di sud-ovest, condizionato dal corso del fiume che, allora, scorreva più a est di quanto faccia oggi.

All'incrocio delle due strade maggiori c'era il FORO, su cui si affacciavano i principali monumenti pubblici della colonia:

la Curia,sede del governo cittadino
il Capitolium, tempio dedicato a tre divinità:GIOVE,GIUNONE E MINERVA
la Basilisca,un edificio civile tripartito in cui si amministrava la giustizia

Nell'immediata periferia sorgevano gli edifici da spettacolo:

il Teatro, al termine sud del cardine massimo
l'Anfiteatro, nel suburbio nord-orientale

Un ponte in pietra,di cui restano visibili due arcate (nel sottopasso pedonale di Via Mazzini),consentiva il transito dell'Emilia sul torrente.

Importanti snodi viari mettevano in comunicazione la città con le vallate appenniniche e con il Po.

Lungo le strade principali,fuori dalla città secondo quanto stabiliva una legge antichissima delle XII Tavole,si sviluppavano le necropoli.

Lungo le stesse strade o all'interno del decumano,si distribuiva la popolazione territoriale, soprattutto  nelle 'villae',grandi fattorie in cui convivevano parti residenziali e impianti produttivi,

Nell'area del complesso episcopale, in un arco di tempo di cinquant'anni,sono stati condotti scavi archeologici diversi, che ogni volta hanno fornito materiale e dati importanti.

In un' area intraurbana marginale,in cui si svilupparono abitazioni private almeno fino al V sec.d.C.,in età tardoantica si insediò la Mater Ecclesia.Attraverso i secoli, il complesso episcopale subì varie trasformazioni, spianamenti e ricostruzioni, installazione di cantieri provvisti di calcare e fornaci,sempre nella medesima area.Il ritrovamento di una porzione della cinta antica settentrionale,dimostra come esso si sia sempre sviluppato all'interno della città e di ipotizzare come la cattedrale sia sempre stata una sola,di volta in volta ariana o cattolica a seconda dell'ortodossia dei suoi vescovi.Parma44.jpg (67249 byte)Pannello illustrativo all'esterno del Duomo: si vedano le lastre del monumento pagano rimosse dalla facciata della cattedrale nel 1867 e ora conservate al Museo Archeologico cittadino.

 

Parma51.jpg (25447 byte) Nei locali del museo Diocesano sono visibili le fondazioni di un edificio medievale e un tratto di cinta muraria,scoperti durante gli scavi per la realizzazione del museo medesimo.

Parma50.jpg (22784 byte) Epigrafe funeraria di Bagennia Cleonis,con dedica agli DEI MANI (D M superiormente). Ha una tenera dedica funeraria a tre donne parenti tra di loro.La stele presente al museo diocesano è una copia (l'originale al Museo Archeologico di Parma).

Dalla città provengono un'ara con figure agresti e un'iscrizione che ricorda le lunones, dee concettualmente legate alla Grande Madre;dal territorio le dediche a Diana,Silvano e Orgenus.

Questi e altri ritrovamenti fanno pensare a culti legati al mondo celtico(riconducibili soprattutto alle forze della Natura e alle acque).

Nel 1955, nell'area del Duomo, uno scavo archeologico portò alla luce una stratificazione comprendente più mosaici,già intravisti durante la II guerra mondiale.Il mosaico inferiore,recuperato solo per una limitata porzione,presenta un motivo 'decorativo'a cerchi intersecantisi a formare figure regolari quadripetale,racchiuso all'interno di uno schema architettonico scandito da archi e colonne.Realizzato in tessere,viene datato al IV sec.d.C.

Il secondo mosaico(foto)Parma4.jpg (23322 byte),in tessere minute,recuperato per una porzione di metri 3.37 x 5.25. è caratterizzato da una decorazione geometrica e floreale stilizzata,ordinata per esagoni,contornati da motivi a treccia;è datato tra il IV e il V sec.d.C.All'interno di un grande clipeus è raffigurato un cantharos pieno d'acqua circondato da pesci e sormontato da delfini.Non è dato sapere se la ricca dimora privata cui il mosaico più antico apparteneva, avesse anche la funzione di Domus Ecclesia(ossia che i proprietari l'avessero messa a disposizione per tenervi funzioni religiose).

Un 'sigillo di Salomone' bianco e nero,inserito in un triplice esagono e contornato da un intreccio policromoParma7.jpg (37102 byte) una scacchiera un fiore della vita. Sono solo alcuni dei simbolismi presenti su questo meraviglioso tappeto musivo dalle misure davvero sorprendenti.

La scritta presente in uno degli esagoni, realizzata con tessere di vetro blu cui è stata sovrapposta una foglia d'oro,recitaParma5.jpg (32657 byte)

CLARUS ET DECENTIVS FEC(ERUNT)PED(ES)CC

cioè che Claro e Decenzio ne sponsorizzarono una porzione di 200 piedi(circa 17 mq ciascuno).

Altri reperti interessanti in mostra al Museo Diocesano risalgono al XII e XIII sec.e provengono dalla cattedrale e dal Battistero.

Parma2.jpg (17083 byte) Re Salomone e la Regina di Saba, statue originali provenienti dalla facciata esterna del Battistero (in cui alloggiano copie).Sono due delle sei statue in origine collocate all'esterno del Battistero.

Capitello-inciso1.jpg (30560 byte)capitello-inciso2.jpg (39113 byte)capitello-inciso3.jpg (24874 byte) Qualcuno ha la chiave di lettura di queste incisioni?

Le informazioni riportate(e le immagini) sono state ricavate nel Museo Diocesano di Parma, inaugurato nel marzo del 2003 e aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 9-12.30 e dalle 15-18.30. Esso occupa una parte del sotterraneo del Palazzo Vescovile, con ingresso e biglietteria dal vicino vicolo del Vescovado.Per informazioni e visite guidate tel. 0521/208699 - In rete: www.fabbriceriacattedraleparma.it

PARMA MEDIEVALE

Parma45.jpg (24282 byte) Il centro storico 'pulsante 'della moderna città è costituito dalla Piazza del Duomo,in cui svettano appunto la cattedrale,il Campanile gotico(1294),il Battistero eseguito dal Maestro Camacino Benedetto Antelami e dai suoi allievi,il Palazzo Vescovile.

Qui si ritrova la 'continuità' storica di Parma.

La Cattedrale è attualmente (giugno 2005) in restauro(termine lavori previsto per il 2006).La facciata è coperta da impalcature ed è 'libero'soltanto il bel protiro Comacino,con le colonne sorrette da due leoni (a destra e a sinistra)

I lavori di restauro stanno portando alla luce nuovi dati molto interessanti circa le diverse epoche e stili architettonici di esecuzione della cattedrale.Pannelli esplicativi mostrano cosa si celi lassù,nei meandri più elevati di questo Duomo,dove occhio umano non potrebbe mai arrivare adeguatamente.

Ed eccoli, i volti enigmatici che i costruttori inserirono sapientemente nella 'decorazione' plastica della parte superiore della chiesa.Parma42.jpg (55995 byte) "Le testine su cui poggiano gli archetti di sinistra sembrano molto più arcaiche di quelle della parte destra",ci informa la Soprintendenza ai Lavori.Le colonnine dell'ultimo registro al di sopra delle logge terminano sempre con un capitello nella parte sinistra e con una testina  nella parte destra (per ulteriori dettagli, invito a cliccare sulla foto e leggere la didascalia ingrandita).Parma43.jpg (102510 byte)

Il prof.Giuseppe Merzario, nel suo tomo  'I Maestri Comacini', 1893, descrive così il Duomo di Parma:"[...]ma di speciale considerazione meritatissima è la sua cattedrale,dai rossi leoni marmorei che guardano il vestibolo d'ingresso,opera di Comacini,sino alla cupola nuotante tra le nuvole,dove grandeggiano i classici affreschi del Coreggio.Quel Duomo fu cominciato nel 1059,quattro anni prima di quello di Pisa e sedici dopo il S.Marco di Venezia.Di esso scrive l'Affò << Nè più grandiosa,nè più nobile potè inventarsene per que' dì la struttura,e ben abbiamo a dolerci che un sasso almeno il nome non riservasse del valente architetto,e quelli degli scultori che dopo tanta decadenza delle arti sforzaronsi nè capitelli marmorei,parte a figure,parte a curiosi fiorami,di lasciar prova del rinascente,comechè rozzo architettonico guasto>>. Afferma l'Affò che il lavoro di quella fabbrica durò 15 anni con spesa enorme e terminò col cessare dello scisma di Cadolo,vescovo di Parma,e antipapa,ossia verso il 1074 essendoci sempre carte in prosieguo che attestano l'esistenza del Duomo.[...]
Il chiaro Federico Odorici",ci dice sempre Merzario, " studiò accuratamente e descrisse in splendide pagine il Duomo di Parma.Anch'egli deplora che non si conoscano nomi nè patria de' suoi artefici;ma facendo più sottili indagini tirò fuori qualche nuovo documento,e mise in evidenza i nomi di due maestri comacini,e prestò gli argomenti a provare che opera specialmente di questi è l'imponente cattedrale. Egli dimostrò che il duomo di Parma,dopo molte lotte religiose,venne nel 1106 benedetto da papa Pasquale II,presente la contessa Matilde;che nel 1117 ne crollò una parte per terremoto;che un vescovo Bernardo applicò molte decime a quella fabbrica -Laborerio Ecclesiae S.Mariae- e che l'imperatore Barbarossa confermò nel 1162 il possesso di quelle decime,e così il duomo poteè essere condotto quasi alla fine. Questa è la storia;e intanto,leggendola,noi scopriamo che mentre ferveva il Laborerium,in esso si trovavano due comacini dei quali si fa il nome,in compagnia molto probabilmente di tanti altri,dei quali andò perduta la memoria".
"Benedetto Antelami è il primo che,nel 1178,due anni dopo la battaglia di Legnano,scolpì per il duomo una Crocifissione,la quale può dirsi in qualche modo simbolica o allegorica del più strepitoso avvenimento di quel secolo,la disfatta del Barbarossa,onde derivarono la caduta dell'antipapa Vittore,il trionfo di Alessandro III,la cessazione dello scisma e un po' di pace e di sicurezza date all'Italia,e anche a Parma[...] Un'incisione posta dallo scultore in cima alla Crocifissione indica l'anno di quel lavoro,il nome e la patria dell'autore: ANNO MILLENO CENTENO SEPTUAGENO OCTAVO SCULTOR PATRAVIT MSE SECUNDO,ANTELAMI DICTUS SCULTOR FRUIT HIC BENEDECTUS".(Nel secondo mese dell'anno 1178 si mostrò lo scultore:fu chiamato questo scultore Benedetto de Antelamo). (2)
In realtà,pare di capire che Merzario chiami 'Crocifissione'quel che oggi è nota come Deposizione, e che si trova incastonata nella parete del transetto destro del Duomo(foto).Da vicino mozza il fiato: è un'opera stupendamente curata nei dettagli,con molte scritte incise tra un personaggio e l'altro e,sopra, reca appunto la scritta che riconduce all'Antelami.L'opera viene spesso effigiata su vari testi d'arte ma anche a carattere esoterico per la sua duplice significanza.

Dettaglio La croce è in due tronchi con gemme,ad indicare che  è strumento di morte ma al contempo di vita,di rinascita(la materia spiritualizzata e divinizzata).

Parma31.jpg (23158 byte) Navata centrale della Cattedrale di Parma,che ha tre navate poggianti su solidi pilastri.Il presbiterio è sopraelevato sulla cripta (chiusa!).Lo splendido coro è del 1473; la celebre cattedra episcopale è opera Antelamica con rilievi.  La facciata è ornata da tre ordini di logge e ha tre portali. L'altro artista Comacino 'sicuro', è Giovanni Bono da Bissone - villaggio posto sulla sponda destra del lago lungo la strada che conduce da Como a Lugano (3),Ancora Merzario di dice :"[...]Il pronao maestoso coi soliti leoni giacenti e sorreggenti le colonne;e la porta maggiore che è un tessuto di finissimi e vaghissimi ornamenti,con fascio di bastoncini e gole rovesciate avvicendati con copia di esili fusti,formanti le due pareti laterali,fino all'arco che si svolge,agile e leggiadro,al di sopra dei piccoli ed eleganti capitelli,ed è attraversato-secondo la foggia dei Comacini-da un bel lavorato architraveParma25.jpg (50798 byte)(dettaglio del fregio simbolico).Sopra la porta sta un'epigrafe scolpita,in marmo,che fu decifrata dall'erudito Pezzana nel modo che segue:'Nell'anno 1281,nella nona indizione,questi leoni vennero fatti dal maestro Giovanni Bono da Bissone,e nel tempo di Guido,Nicolao,Bernardino e Benvenuto nel Lavorerio"

IL BATTISTERO è un capolavoro dell'arte romanico-gotica risalente al 1196 e terminato nel secolo seguente.

. Un'epigrafe assegna la costruzione,in particolare la decorazione plastica allo scultore Benedetto Antelami.Essa dice:"BIS BINIS DEMPTIS ANNIS DE MILLE DUCENTIS INCEPIT DICTUS OPUS HOC SCULPTOR BENEDICTUS" (nell'anno 1196 incominciò quest'opera lo scultore chiamato Benedetto". Ancora Giuseppe Merzario di informa:"Anche qui,sia negli storici bassorilievi della porta,nel cui mezzo è scolpito il nome dell'autore,sia nelle decorazioni,che rendono più vago il tempietto,creato dalla fantasia e aggraziato dalla mano dell'Antelamo[...]. Più che fantasia,credo che la ricca simbologia di cui è fregiato dentro e fuori il Battistero,vadano indagati in chiave simbolico-esoterica.

Parma23.jpg (42409 byte)Parma24.jpg (52211 byte) Dettaglio dell'architrave del portale principale(quello che si affaccia su Piazza Duomo): poco visibile,ma presente, un drago (la coda tocca il pezzo di ferro inserito).Lo vedete?

Parma38.jpg (24835 byte) Intrecci sotto l'architrave

Parma35.jpg (28095 byte)Battistero esterno 5.jpg (29520 byte)Parma39.jpg (68173 byte) I portali laterali(trattandosi di una costruzione ottagonale,è un modo di dire!).

Questo simbolo l'ho notato per caso:infatti la sua posizione è ambigua,in fondo al pilastrino di sostegno dell'architrave del portale destro.Sarà coevo all'edificio o è un'incisione scolpita posteriormente? Chi l'ha lasciata?E perchè? Cosa vi vedete? A seconda di come la si osservi, sembra rinvenirvi un delfino e un serpente, o una fiamma.

Parma36.jpg (72674 byte) Sempre sullo stesso portale,vi è un magnifico 'racconto' scultoreo con storie della Genesi.Se si osserva bene,lo scultore-dopo ogni parola-pone dei puntini in una posizione particolare,anche quando le parole vanno a capo(quindi,non  li usa per separarle).Questa 'maniera'potrebbe essere un carattere distintivo per 'riconoscere'una particolare scuola scultorea o un 'compagno' (sappiamo che i Comacini sono stati i precursori della Massoneria,perchè lo conferma anche Merzario nella sua monumentale opera, quando essa era Operativa)o una messaggistica che solo alcuni consocevano e potevano decifrare?

Battistero esterno7.jpg (29216 byte)Dettaglio di una delle lunette

Battistero esterno4.jpg (21199 byte)Battistero esterno3.jpg (18385 byte)Battistero esterno2.jpg (26765 byte) I fregi con i simboli zodiacali

 

Il Leone,raffigurato contornato dai raggi,a emulare il Sole...

Battistero esterno6.jpg (25128 byte) Re Salomone e la Regina di Saba:copie degli originali che si trovano al Museo Diocesano

Trionfo di Cristo

Parma12.jpg (35081 byte) Splendida veduta dell'interno del Battistero,con le sculture del 'ciclo dei mesi'dell'Antelami.

Parma13.jpg (42611 byte)Parma14.jpg (39983 byte) Un magnifico 'ombrello' affrescato ci ripara come entriamo nel Tempio sacro.

Parma57.jpg (40139 byte) Dosaggio calibrato della luceParma58.jpg (41767 byte)

Parma54.jpg (55510 byte)

  La grande vasca centrale del Battistero,di forma ottagonale con,all'interno,una seconda vasca Battistero interno.jpg (17273 byte),per l'officiante e il battesimando. L'edificio è tuttora usato per celebrare il rito del Battesimo.

Battistero interno2.jpg (29079 byte) Altra splendida opera dell'Antelami:fonte battesimale sorretto da un leone

colonne-Battistero.jpg (9346 byte) colonne-Battistero1.jpg (6204 byte) colonne-Battistero3.jpg (6550 byte)colonne-Battistero5.jpg (9139 byte)Le colonne in marmo rosso di Verona,con una particolare applicazione di 'anelli'.Ne abbiamo accennato nella sezione colonne annodate.

Parma34.jpg (25606 byte) Edificio limitrofo al Battistero. Antica lapide che indica il luogo dove si tenevano i registri dei 'neofiti',presumibilmente i battesimandi...

 

PARMA RINASCIMENTALE e moderna

La Chiesa della Steccata è un altro monumento da non perdere ma forse in pochi sanno che c'è anche una cripta (bisogna chiedere di volerla visitare al sagrestano o al celebrante) che conserva le spoglie di numerosi duchi di Parma(tra cui Franese e Borboni). Parma59.jpg (14526 byte)

Anche in questa chiesa hanno lavorato i Maestri Comacini (Merzario,op.cit.pagg-126-130),pur se l'edificio è di epoca rinascimentale.

L'interno è  a croce greca con quattro cappelle angolari e absidi ad ogni braccio e conserva pregevoli affreschi del Parmigianino.

Al Parmigianino,in città,sono dedicati una via e un monumento(foto) Parma48.jpg (11438 byte) che svetta proprio nella piazza della Steccata,dove ha sede l'Ordine Costantiniano di San Giorgio, che tra l'altro la gestisce tutt'oggi.

 

La "CHIMICA FARMACEUTICA" è un curioso 'locale'(non so oggi se sia ancora destinato a tale uso),contornato da un'insegna quanto mai in 'odor di alchimia'...

 

  Parma32.jpg (32357 byte) Un'aquila reale (ha la testa coronata)pone i suoi artigli su un libro aperto,sul quale è posato un bastone attorcigliato al quale vi è un serpente. Ai lati, due busti di 'dame' proteggono 'silenziose' qualche altro 'mistero',dal momento che sugli scolli dei loro abiti(apparentemente sembrano motivi floreali) sono incise delle lettere ma,almeno per il momento, nonostante vari sforzi di più persone, non siamo riusciti a darvi un senso compiuto. Se qualcuno si volesse cimentare...

Parma33.jpg (85379 byte) chimica e farmaceutica-part..jpg (85984 byte) farmaceutica

 

Poco distante da questa zona,che si trova lungo la strada che va da Piazza Duomo alla Chiesa Abbaziale di S.Giovanni Evangelista,si trova l'Antica Farmacia di S.Giovanni Evangelista, istituita nel 1100 dai monaci Bendettini e funzionante fino al 1881.Fu riaperta nel corso del '900 e tuttora è attiva.La chiesa fu edificata tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo;la facciata è barocca realizzata nel 1607,il campanile del 1614.L'interno ha tre navate e conserva splendidi affreschi del Correggio (1520-30).Si può visitare anche il monastero benedettino (fondato nel X secolo ma restaurato a più riprese).Suggestivi i due chiostri del 1400 e del 1500.
Parma47.jpg (64958 byte) Orologi solari sul bel Palazzo del Municipio in Piazza Garibaldi
Chiesa-Parma.jpg (28974 byte) Questa chiesa è situata alla periferia della città,prima di accedere agli assi viari centrali.  Parma16.jpg (24287 byte)Particolare della croce di Lorena sulla facciata. La particolarità che ha attirato la mia attenzioneè stato,in realtà, il muro di recinzione del cortile attiguo alla chiesa,forse un oratorio (o forse un ex monastero?). Ad intervalli -su ognuno dei pilastrini in mattoni- si trovano croci patenti come queste:

Parma20.jpg (44197 byte)(cliccare).

Inoltre, ho trovato anche questa iconografia del buon pellegrino che segue la via dei pellegrinaggi verso Roma,Santiago di Compostella o Gerusalemme...Insieme a lui, a distanza di secoli, anche noi 'metaforicamente', percorriamo la nostra.

                                                

Alla prossima.

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tutte le immagini sono di Marisa Uberti,e sono soggette alle Avvertenze/Disclaimer

 

NOTE:

1)I leoni oggi sono di un colore consunto.Gli originali si troverebbero al Museo Diocesano
2) Il Merzario dice anche il cronista Edoari da Erba,vissuto nel XVI secolo," ci fa sapere che quella tavola dell'Antelamo ornava un ambone ossia un pulpito demolito nel 1566,e già sorretto da quattro colonne e che ad esso appartenevano i capitelli istoriati,ancora esistenti, che ritraggono perfettamente della maniera dell'Antelamo e additano una scuola non mai superata[...] Ora quella tavola è incrostata nel muro di una cappella". Merzario,"i Maestri Comacini(600-1800)"-volume I -ried. Amiedi Milano - pag.145 
3)Il Merzario dice che il nome 'Bissone' subì varie storpiature imperocchè trovasi scritto Bissone e Biscione,Bixonum,Blixunum,Biscionum in latino.

Un link per chi volesse fare una visita 'virtuale'ai principali monumenti della città(che sono innumerevoli).

 

 

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                                                                            Maggio 2006