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                                                                              - 2 ^ parte-

                                                                    (a cura di Marisa Uberti)

Dimora della Testimonianza, redatto per ordine di Mosè e per opera dei leviti, sotto la direzione d'Itamar, figlio del sacerdote Aronne.

Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda, eseguì quanto il Signore aveva ordinato a Mosè; insieme con lui Ooliab, figlio di Achisamach della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso.

Totale dell'oro impiegato per il lavoro, cioè per tutto il lavoro del santuario - era l'oro presentato in offerta -: ventinove talenti e settecentotrenta sicli, in sicli del santuario. L'argento raccolto, in occasione del censimento della comunità, pesava cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del santuario, cioè un beka a testa, vale a dire mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ciascuno di coloro che furono sottoposti al censimento, dai vent'anni in su. Erano seicentotremilacinquecentocinquanta. Cento talenti di argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per cento talenti, cioè un talento per ogni base. Con i millesettecentosettantacinque sicli fece gli uncini delle colonne, rivestì i loro capitelli e le riunì con le aste trasversali. Il rame presentato in offerta assommava a settanta talenti e duemilaquattrocento sicli. Con esso fece le basi per l'ingresso della tenda del convegno, l'altare di rame con la sua graticola di rame e tutti gli accessori dell'altare, le basi del recinto, le basi della porta del recinto, tutti i picchetti della Dimora e tutti i picchetti del recinto.(Esodo 38,21-31).

Il Talento pesava 49 chili;esso valeva 3.000 sicli.Ogni siclo pesava 16,4 grammi.Quindi,l'oro computato pesava circa 1.400 chilogrammi.Il Talento,bisogna precisare,variava da nazione a nazione-essendo una misura di peso(nel corso dei secoli,quindi,non deve stupire se gli Ebrei useranno il Talento con valore non sempre uguale in base alle potenze che li governeranno).Il siclo d'argento vaelva circa tre lire oro.Nel Santuario si conservavano i campioni dei pesi e delle misure che dovevano esere usate per quanto riguardava la vita religiosa e civile.
Come poteva il popolo Ebraico,che usciva dalla schiavitù come dice la Bibbia,avere tanto metallo prezioso? Lo avevano portato via uscendo dall'Egitto,ma dove lo avevano preso e perchè,se erano intenzionati ad andare ad adorare il loro unico Dio? Sembra che Mosè già sapesse che avrebbe dovuto 'servirsi'di tutto questo oro e argento e bronzo per costruire tutto quanto ordinatogli da Jahvè.
Comunque,se la Bibbia ha un valore storico,deve trovare una corrispondenza assoluta nei fatti che,nello stesso momento,accadevano presso altri popoli contemporanei ai personaggi biblici e che vengono menzionati, anche tenendo conto dell'enfasi della narrazione posteriore fatta dai Redattori.Esistono molte Bibbie:quella di Gerusalemme,dei Rabbini d'Italia,dei 'Testimoni di Geova',ecc.E sicuramente errori interpretativi,traduttivi,interpolazioni successive,omissioni,cancellature,censure da parte dei Revisori Biblici dei primi secoli d.C. che impediscono di averne un quadro dettagliato e circostanziato.Ci si può riferire alle altri fonti storiche,per ricostruire con una certa esattezza le epoche.
La cronologia comunemente accettata suggerisce di collocare le vicende dell'Esodo Mosaico durante il Regno del Faraone Merenptah,figlio di Ramesse II.Eccetto un' unica fonte documentale,stranamente gli Egizi non menzionano mai questo popolo Ebreo,nè fanno descrizione di esodi in massa di una moltitudine di persone che risiedeva in Egitto.
L'unica fonte documentale,dicevo, è una STELE, che riporta un'iscrizione egizia, datata al 1225 a.C.:essa cita per la prima volta il nome di Israele. Si tratta della Stele delle Vittorie del faraone Mer-ne-ptah, successore di Ramsete Il; rìcordando le vittorie del sovrano nella Terra di Canaan e le città e i re vinti, la stele afferma che
" lo... Mer-ne-ptah... ho distrutto Israele.."
Il geroglifico usato dalla stele indica che Israele non è né un re, né una città, ma un popolo. Così, stranamente, il primo documento che ci parla d'Israele è quello che ne annuncia la sconfitta e la distruzione.Il faraone combatte gli asiatici: Siriani e Cananei-Dagli arredi della tomba del Faraone del XIV sec.a.C-Museo del Cairo)
Le nuove osservanze religiose insegnate da Mosè nel deserto riguardavano i riti relativi al santuario, ed accentuavano il senso di separazione, purità ed unicità di Israele sotto la signoria di Yahweh.
Alcuni templi isolati erano stati eretti nel Sinai, in particolare a Serabit el Kadim e a Timna, nel Neghev, e mostravano un marcato influsso egiziano. Antecedenti culturali specifici relativi ad altari portatili, montati su pali e rivestiti con leggere lamiere d'oro, si possono ritrovare nell'antico Egitto per la prima volta nell'Antico Impero (2.800-2.250 a.C.), ma sono stati particolarmente numerosi nella XVIII e XIX dinastia (1570-1180). Il miglior esempio viene dalla favolosa tomba di Tutankamon (ca. 1350).
I confronti dei dettagli della costruzione nel testo di Es.25-40 con le strutture, gli altari, i pali, i rivestimenti, le coperture di tessuto drappeggiato, le rosette dorate e le figure alate protettivo dei santuario di Tutankamon sono istruttivi. Il periodo, la tarda età dei Bronzo, è equivalente in tutti i sistemi di datazione all'era di Mosè e dell'Esodo.

 

Per gli Egizi chi erano gli Ebrei?
Alla metà del XVII secolo, l'Egitto è occupato dagli Hyksos, re pastori,re stranieri, di origine semita (come gli Ebrei). Furono allora probabilmente più frequenti e migliori i rapporti dell'impero egiziano con le città di Canaan e con le tribù nomadi del Sinai e del Neghev. Fonti egiziane testimoniano come non di rado, in caso di carestia in Palestina o nel Sinai, tribù nomadi semite fossero accolte in Egitto. In cambio dell'ospitalità e dei viveri, offrivano il proprio lavoro a servizio del faraone e dei suoi funzionari. Verso il 1570 una dinastia tebana rovescia fl governo degli Hyksos. inizia in Egitto il cosiddetto Nuovo Impero, il periodo di maggior splendore di quella civiltà. L'Egitto estende il proprio controllo diretto su tutti i territori della Siria e della Palestina.
Sottomissione dei piccoli regni cananei:"Abbiamo terminato dì lasciar passare i Shashu, tribù di Edom attraverso la frontiera di Merneptah ... che è in Teku, verso i pozzi di Pitom ... per poter conservare in vita loro ed i loro armenti". "Si costruirà la muraglia dei principi, Chernon permetterà agli asiatici di entrare in Egitto. Essi chiedono acqua ... per abbeverare il loro bestiame". (dai Rapporti dei Funzionari di frontiera del Nuovo Regno ).
E'ancora incerto l'uso della parola 'Sashu':pare che con essa gli Egiziani identificassero dei Beduini,uomini che vivevano sulla sabbia,popolazioni marginali profondamente emarginate.

Un gruppo di nomadi semiti è accolto in Egitto.
(affreschi della tomba egizia di Beni Hasan, XIX secolo)

'Apiru'è un altro termine di attribuzione incerta:forse erano gli Ebrei,ma anche 'apiru' genericamente è riferibile a beduini,banditi,predoni,rifugiati politici,tribù forse tratta in ostaggio come bottino di guerra e utilizzati come forza-lavoro? A volte sembra vengano riconosciuti di una certa ricchezza,quindi per questo anche fonte di problemi interni.Gli 'Apiru'di MITANNI,sopravvissuti come popolo a sè stante,vengono da taluni autori identificati con la sola tribù di ISRAELE s cui il termine rimase trasformandosi,a poco a poco,in 'Ebrei'.Essi conservavano tutti i loro diritti. L'Impero di Mitanni era stato fondato nel XVI sec.a.C.nella Mespotamia settentrionale dopo l'invasione di una popolazione Armena,gli URRITI,sotto la guida di una classe dirigente ariana.

 

Esecuzione degli ordini divini-"Mosè fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato. Così fece: nel secondo anno, nel primo giorno del primo mese fu eretta la Dimora. Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e rizzò le colonne; poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura della tenda, come il Signore gli aveva ordinato.

Prese la Testimonianza, la pose dentro l'Arca; mise le stanghe all'Arca e pose il coperchio sull'Arca; poi introdusse l'Arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'Arca della Testimonianza, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Nella tenda del convegno collocò la tavola, sul lato settentrionale della Dimora, al di fuori del velo. Dispose su di essa il pane in focacce sovrapposte alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Collocò inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora, e vi preparò sopra le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Collocò poi l'altare d'oro nella tenda del convegno, davanti al velo, e bruciò su di esso il profumo aromatico, come il Signore aveva ordinato a Mosè. Mise infine la cortina all'ingresso della Dimora. Poi collocò l'altare degli olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offrì su di esso l'olocausto e l'offerta, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Collocò la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. Mosè, Aronne e i suoi figli si lavavano con essa le mani e i piedi: quando entravano nella tenda del convegno e quando si accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all'altare e mise la cortina alla porta del recinto. Così Mosè terminò l'opera.

Il Signore prende possesso del Santuario-Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora. Mosè non potè entrare nella tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora.
La nube guida gli Israeliti- Ad ogni tappa, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l'accampamento. Se la nube non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. Perché la nube del Signore durante il giorno rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo del loro viaggio. [Esodo,40,16-38]
Siamo nell' anno secondo dopo l'uscita degli Ebrei dall'Egitto; erano passati circa nove mesi dall'arrivo nella regione del Sinai(?).Così il popolo d'Israele aveva il suo luogo di culto.
La colonna di nube viene spiegata come la manifestazione visibile di Dio stesso che parla a Mosè.
La colonna di nube e di fuoco che aveva accompagnato gli Ebrei fin dalla loro uscita dall'Egitto(Esodo,13,21-22)si posò sul Tabernacolo come segno della presenza divina.Essa fu sempre guida del popolo eleltto fino alla Terra Promessa,poi scomparve.Il Tabernacolo invece seguì gli Isaraeliti nella Palestina ed ebbe varie sedi finchè sotto Salomone fu sostituito dal Tempio di Gerusalemme.

 

Ma che fine avrebbero fatto le Tavole,l'Arca e tutto il loro contenuto?L'Arca è presente con certezza fino a questo momento,all'incirca verso il 931 a.C. Salomone,figlio di re Davide,negli ultimi anni della propria vita iniziò a staccarsi dal monoteismo ortodosso,,concendendo il culto di divinità pagane. Dopo la sua morte,la nazione Ebrea tornò a dividersi in due regni:quello d'Israele(a nord)e quello di Giuda(a sud).i-due-regni1.jpg (80709 byte)Israele si rivolse ben presto al paganesimo,mentre Giuda continuò ad incentrarsi(politicamente e religiosamente)nel Tempio(anche se furono fatte ampie concessioni ai culti pagani).
Nel 925 a.C.potrebbe aver subito un furto ad opera di un re Egizio,che con la sua grande armata invase la Palestina verso il 925 a.C.E' scritto nei Primo Libro dei Re,XIV,25-26:"...Il quinto anno del re Roboamo(figlio di Salomone.n.d.r.),avvenne che Sesac,re d'Egitto,salì contro Gerusalemme...S'impadronì dei tesori del Tempio del Signore e di quelli del re,tutto assolutamente e in particolare tutti gli scudi d'oro che Salomone aveva fatto". Il FaraoneEgizio Sesac,libico,fondò la XXII dinastia egiziana,durata dal 945 circa all'817 a.C. circa.Questo re è conosciuto anche con il nome di  Sheshonk I e fu re dell'Egitto dal 945 al 924 a.C.(alcuni testi indicano dal 950 al 929 a.C.) circa.Se prese l'Arca,dove la portò? Forse nell'allora capitale del Regno,cioè a Bubasti?
Nel IX secolo a.C.(870-840 a.C.)il libro della LEGGE (e l'Arca anche?)era presumibilmente ancora nel Tempio,tanto che re Giosafat ne fece fare delle copie e le inviò perchè fossero conosciute in mezzo al popolo di Giuda.Nella seconda metà del VIII sec.gli Assiri devastarono la Palestina.Nel 721 a.C.il Regno d'Israele fu travolto definitivamente.Il re di Giuda,Achaz,salvò però il trono sottomettendosi agli Assiri e adottandone la religione.Il suo successore,Ezechia,tentò una restaurazione del culto precedente ma senza troppo successo.I suoi due successori,Manasse e Amon(687-640 a.C.)furono pagani.
Il Tempio di Gerusalemme,costruito da Salomone,fu spostato e dedicato al culto delle divinità assire(Baal,ecc.).Del Libro della Legge(formato dai cinque libri del Pentateuco) si persero le tracce.
Alla fine del VII sec.,sotto re Giosia(640-609 a.C.),il Libro 'rispuntò'fuori per mano di un sacerdote di nome Ilchia che disse di averlo scoperto in un nascondiglio durante i lavori di restauro e quindi venne ricollocato nel Sancta Sanctorum fino a che le truppe di NABUCODONOSOR  II deportarono gli Ebrei, e tutto quanto era contenuto nel Tempio, a Babilonia.Sempre se trovarono l'Arca e i suoi contenuti. Il Tempio venne distrutto.Correva l'anno 587 a.C.(Cronache,XXXVI,7).
Più tardi,Ciro il Grande(che la tradizione vuole convertito al monoteismo ad opera del profeta Daniele) fece tornare gli Ebrei nella loro terra e restituì loro fino all'ultimo utensile che era stato sottratto,segno che tutto era stato inventariato con cura e quindi anche il Libro compariva.
Pare che fu il sacerdote ESDRA a compilare,trascrivendolo,il Pentateuco che è giunto fino a noi,in lingua aramaica.Ma è impossibile sapere se egli aveva a disposizione fonti scritte oppure solo tradizioni orali.
L'Arca sembra seguire una strada diversa,per certi versi.Nella Bibbia,dopo molti passi in cui è sempre menzionata,la ritroviamo appunto in Giosuè mentre attraversa il Giordano,poi sotto le mura di Gerico e infine a Silo,al momento della spartizione della Palestina fra le tribù d'Israele.Viene nominata una sola volta nel libro dei Giudici,dove viene detto che si trova a Betel,nelle mani di Fineas,figlio di Eleazaro ma questa sembra una menzione posteriore.Nel libro di Samuele l'Arca ricompare a Silo ma è la stessa di Mosè?
La custodiva Eli,Sommo Sacerdote del santuario di Silo.Questo Eli non si sa bene di chi fosse figlio(la Bibbia tace al riguardo), ma dato che la carica che rivestiva,per volontà divina,era stata assegnata a tutti i discendenti di Mosè o di Aronne,pare evidente si tratti di un loro discendente.I suoi figli,Ofni e Fineas,la portarono in battaglia contro i Filistei e qui venne "catturata" e  Fineas(secondogenito di Eli) venne ucciso,mentre lo stesso giorno nasceva suo figlio Achitub.. In seguito,Davide la preleverà da Baalà e la porterà a Gerusalemme,tramite Ebiatar,figlio di Achimelek,primogenito di Achitub.
Silo era il centro religioso più importante nella Palestina dell'epoca.Si trovava nel territorio montagnoso di Efraim in posizione baricentrica e ogni anno vi si radunavano le tribù(che qui si erano spartite le terre ed erano partite per occuparle)per prostrarsi e sacrificare a Jahweh degli eserciti.
L'Arca, se portata a Babilonia o meno,era comunque ancora tornata nel Tempio di Gerusalemme (o forse era una sua copia?)e qui rimase almeno fino a quando le truppe romane,nel 70 d.C.,distrussero il Tempio di Gerusalemme e ne asportarono il contenuto in arredi e utensili ivi presenti. Nell'immagine vediamo il candelabro a sette bracci-la Menorah-portato in trionfo dai soldati dell'Imperatore Romano Tito-bassorilievo dell'Arco di Tito a Roma)
Il destino dell'Arca è in seguito divenuto leggenda.Chi favoleggia che non si sia mai mossa da Gerusalemme e si trovi nei sotterranei del Tempio distrutto,portata colà dai sacerdoti che la volevano preservare dal saccheggio.Sembra che recentemente due ricercatori indipendenti avessero individuato il punto esatto in cui si celerebbe:attraverso tunnel sotterranei,avrebbero incontrato una parete di cemento,si sarebbero creati un varco e quindi l'avrebbero vista, avrebbero scattato una fotografia in precarie condizioni, infatti,purtroppo non è visibile praticamente nulla di certo.Riemersi in superficie per ottenere aiuti ulteriori,si sarebbero visti vietare dalle autorità qualsiasi altra indagine e il caso fu insabbiato.
Chi dice che,tramite la Regina di Saba, leggendaria sovrana Etiope,sia giunta ad Axum e sarebbe tutt'ora custodita all'interno di un Tempio,la Chiesa di Santa Maria di Sion, in cui nessuno può entrare e a guardia del quale vi è un sacerdote giorno e notte (carica che si sosterrebbe a vita e verrebbe tramandata).
Una leggenda racconta che essa venne nascosta dal profeta GEREMIA al ritorno dalla cattività babilonese e che riapparirà all'alba di una nuova età.
Ancora, alcuni ricercatori suppongono che sia stata portata via dai Romani e che a questi l'avrebbero potuta sottrarre,a loro volta,i Visigoti capeggiati da Alarico con il 'Sacco di Roma'del 410 d.C.(qualcuno vocifera che l'avrebbero portata in una località sui Pirenei...forse a Rennes le Chateau?).
Altri affermano che i Cavalieri Templari,scavando sotto le fondamenta del Tempio di Gerusalemme,durante la Prima Crociata,abbiano ritrovato l'Arca e con essa importanti documenti e l'abbiano portata in Europa,in Francia e oggi potrebbe nascondersi nei sotterranei della cattedrale di Chartres.
L'Arca dell'Alleanza è, per tutte queste ragioni, un mistero.

 

IL SIGNIFICATO ESOTERICO

Il simbolismo dell'Arca  comporta molteplici aspetti concatenati.Il più noto è quello dell'arca di NOE' che naviga sulle acque del Diluvio e contiene tutti gli elementi necessari alla restaurazione ciclica.Molte civiltà antiche tramandano questo 'mito':i testi puranici dell'India.ad esempio,narrano le gesta di un pesce,Vishnu,che salva(imbarcandolo) Manu,il legislatore del ciclo attuale dei Veda,che sono il germe della manifestazione ciclica.Il dio sumero Enlil,altro esempio,in collera con l'umanità,incaricò il figlio Adad di provocare una tempesta per 6 giorni e 7 notti;ma il dio Enki avvisò il re Utnapishtim e gli spiegò come costruire una zattera per sè e i suoi famigliari,gli animali della steppa e una rappresentanza di artigiani.L'arca sumera era di forma cubica,larga "un campo"e alta sette piani.
L'Arca si posa sulla superficie delle acque come l'uovo del mondo,come il primo germe vivificante(S.Martino).Un paragone simile può essere attuato con la conchiglia.Renè Guenon ha notato l'importanza della complementarità dell'Arca con l'arcobaleno che compare al di sopra di essa come simbolo di alleanza:si tratta di due simboli analoghi ma inversi,uno relativo al dominio delle acque inferiori(la materia) e uno a quello delle acque superiori(lo spirito) che si completano per ricostituire una circonferenza,l'unità di un ciclo.
Il simbolismo dell'Arca dell'Allenza degli Ebrei è molto vicino al precedente,pur non sembrando così. Essi la collocavano nel Sancta Sanctorum,ed essa conteneva le Tavole della Legge,la verga di Aronne e un vaso pieno di manna di cui si erano nutriti nel deserto. L'Arca contiene l'Essenza della Tradizione,ma sviluppata nella forma delle Tavole della Legge:è la fonte di tutte le Potenze.E quando in Samuele II,6 chi la toccò cadde immediatamente morto,sta a significare che non si tocca impunemente il sacro, il divino,la tradizione.
C'è uno stretto rapporto tra le dimensioni prescritte da Jahvè a Noè per l'Arca del diluvio e quelle prescritte per Mosè per l'Arca dell'Alleanza,la quale talvolta assume le stesse proporzioni della prima su scala molto ridotta.L'Arca di Noè ha tre piani,un evidente simbolo ascensionale,inoltre la forma sembra assottigliarsi man mano si sale fino a prendere forma di piramide,di fuoco,di fiamma(racchiude un'energia fallica).Il rapporto fra la lunghezza e la larghezza dell'Arca è di 6 e quello fra la lunghezza e l'altezza di 10. Badiamo che il 6 caratterizza il rapporto fra la statura di un uomo e la lunghezza del suo piede;il secondo è quello dell'alluce che misura simbolicamente la lunghezza del piede.Le proporzioni dell'Arca che naviga fra cielo e terra sono pertanto analoghe a quelle dell'uomo.
Origene spiega  le dimensioni dell'Arca: la lunghezza di 300 braccia, esprime insieme il numero 100 e il numero 3 contenendo sia la pienezza(l'unità)che la trinità.La larghezza è 50 braccia,simbolo di redenzione.Il rapporto fra 30 e 300 è evidente. Quanto al culmine dell'Arca,rappresenta l' uno,l'unità di Dio.
Filone di Alessandria paragona l'Arca di Noè al corpo di un uomo.L'uno e l'altra hanno forma rettangolare;alle celle dell'arca corrispondono le caverne dei sensi,l'orecchio,l'occhio,il naso(Questiones in Genesim,3,1)
Ugo di San Vittore in "De Arca Noe morali et de arca mistica"riprende quanto diceva Origene e che l'Arca misteriosa è raffigurata dal cuore dell'uomo;egli la paragona ad una nave e studia successivamente i diversi elementi dell'Arca per dare una triplice interpretazione letterale,morale e mistica.
L'Arca del cuore ha il suo corrispondente nel luogo più segreto del tempio in cui si offre il sacrificio,cioè il Santa Sanctorum che rappresenta il centro del mondo.L'Arca conserva sempre un carattere misteriso.
Karl Gustav Jung vi scorge l'immagine del seno materno,del mare da cui il sole è inghiottito per poi rinascere.
'Arca del cuore',Arca cordis,è un termine spesso usato dai mistici,soprattutto da San Bernardo che nel "De laude novae militiae" parla della terra buona ed eccellente che riceve nel suo seno il seme celeste contenuto nell'Arca del cuore del Padre.Un matrimonio mistico, l'unione dello zolfo e del mercurio alchemici.
L'Arca è il ricettacolo della CONOSCENZA.Noè conservò la conoscenza antidiluviana, ossia il sapere dei Tempi antichi e l'Arca dell'Alleanza contiene tutta la conoscenza della Torà.Così Noè è paragonato al Cristo e l'Arca identificata con la Croce.La Croce è il geroglifico del crogiolo alchemico,dove la materia si sublima per rinascere purificata e divinizzata.
La ferita aperta nel costato di Cristo dalla lancia è assimilata all'apertura praticata nella parete dell'arca. Guglielmo di Saint -Thierry scriveva :"...che io entri tutto intero nel cuore di Gesù,nel Santo dei Santi,nell'Arca del Testamento,nell'urna d'oro..."."Aprici,Signore,la porta dell'Arca dalla tua parte affinchè coloro che devono essere salvati dal diluvio che inonda la terra possano entrare".
L'urna d'oro cui allude Saint-Thierry è insieme arca e cuore di Cristo e si ritrova spesso nel pensiero medievale romanico,E' il vaso alchemico in cui si compie la trasmutazione dei metalli,è il vaso del Graal.Il tema del cuore,come arca e vaso,è un simbolo che ricorre spesso nella msitica di epoca romanica.E'il cuore dell'uomo dove si opera la trasfigurazione.
L'Arca è un simbolo dello scrigno del tesoro di conoscenza e di vita,il principio di conservazione e di rinascita degli esseri.Nei miti Sudanesi,Nommo inviò agli uomini il Fabbro primigenio che scese  con l'Arca lungo l'arcobaleno:essa  conteneva un esemplare di tutti gli esseri viventi,dei minerali e delle tecniche.

Bibliografia consultata:

La Sacra Bibbia-Traduzione dai testi originali-Edizioni Paoline
"Narrano antiche cronache-ricordi dal..futuro" di Roberto Volterri-"Hera"Edizioni
"La Bibbia senza segreti"di Flavio Barbiero-Rizzoli
"Dizionario dei Simboli"-primo volume-di Jean Chevalier e Alain Gheerbrant-BUR Dizionari Rizzoli

Siti internet utili:

Per chi ha voglia di leggere fonti 'alternative' riguardo a Mosè può visitare le sguenti pagine:
      http://spazioinwind.libero.it/bravo/qumran/files/bibbia.htm,dove David Donnini ci introduce in una                visione affascinante e possibilista.
Per una localizzazione 'alternativa'(frutto di continui studi e ricerche archeologiche)del Monte dove Mosè avrebbe ricevuto le Tavole della Legge( che non sarebbe da collocarsi nella Pensiola del Sinai,essendo questo solamente il luogo dove la regina Elena, la madre di Costantino,Imperatore dei Romani,fece erigere un Santuario  e dove tuttoggi milioni di turisti e di fedeli si arrampicano per poter visitare il Monastero di Santa Caterina) vedasi i link(siti in inglese):http://www.harkarkom.com/
http://cronus.spaceports.com/~wara/harkarkom1.html
 http://spazioinwind.libero.it/slvncc/

 

  Sezioni correlate in questo sito:
Arca dell'Alleanza 1^ parte
L'Uomo e Dio

 

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