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    Antico Egitto:

      breve excursus nella visione religiosa  degli Antichi Egizi

                                                         (ricerca raccolta da Marisa Uberti)
Non è possibile comprendere tutta la grande Sapienza degli antichi Egizi se non  si aprono tutti i nostri sensi e il nostro cuore: hanno lasciato tanti disegni, tanti geroglifici, nelle tombe, è vero ,ma ci vuole una comprensione che vada al di là della semplice 'visione': possiamo solo cercare di penetrare nella loro concezione della vita terrena e di quella ultraterrena, mai sganciate, così mai sganciati sono l'Uomo dal Cosmo, da dove egli proviene e dove egli certamente ritornerà. Così –nell’Antico Egitto - il Regno Terrestre è uguale al Regno Celeste, dove si continueranno a compiere le medesime azioni. Tutto ha un "", il 'soffio divino',che ha infuso in ogni materia vivente. Quindi, ogni cosa è "causa e manifestazione"del proprio essere. Il microcosmo,l'uomo,e il Macrocosmo, devono vivere secondo il medesimo ordine cosmico,vivendo in modo interdipendente.Il dio Khnum,artefice della razza umana,ha modellato due figure identiche: il Khet-la materia inerte - e il , il soffio vitale, lo spirito.Da essi trae origine il Ba,l'anima di ogni uomo che è anche la propria coscienza individuale,staccata dal creatore. L'anima e il Ka devono 'lavorare'in modo parallelo,in un grande ordine che lo rende responsabile delle azioni quotidiane. Il Ka è eterno,quindi immortale.

·        LA prerogativa dell’ immortalità, nell'ANTICO REGNO, l’ aveva soltanto il FARAONE:egli adorava RA,il dio del Sole.In quel periodo(Antico Regno) si fa strada il culto di OSIRIDE,probabilmente un personaggio REALMENTE VISSUTO in epoca predinastica, che venne divinizzato. 

In ogni civiltà si trova un EROE CIVILIZZATORE:inizialmente, era forse un re-pastore del Delta, ad ABUSIR,dove si era sovrapposto ad una divinità locale, Andyeti.

Il suo regno prospero portò il popolo a divinizzarlo. Egli,raffigurato con i suoi attributi regali,si mostra con in mano il bastone ricurvo e il flagello,attributi dei pastori e caratteristici del dio Andyeti,cui è assimilato.Nei "Testi delle Piramidi"egli viene citato come NEOFITA del pantheon e il clero di ELIOPOLI lo elevò ad erede di GEB,dio della Terra e di Nut, dea del Cielo;con i suoi fratelli si formò l'Enneade Eliopolitana,così composta:

Amon -Ra creatore dell'universo;SHU,dio dell'ARIA,TEFNUT, dea del FUOCO,GEB, NUT,OSIRIDE(dio dell'aldilà e forza fecondante),ISIDE(dea dell'amore divino e forza generante),SETH(dio della distruzione),NEFTIS (dea sorella e aiuto di Iside). E'fondamentale capire l'importanza che ha il culto Osiriaco poichè egli è la prima figura 'umana' che viene sulla Terra,dopo i tre regni governati da Shu,Ra e Geb in cui esisteva una sorta di EDEN, per portare 'conforto'ad un'umanità che era 'caduta' al di fuori dell' EDEN. Osiride la aiuta a rialzarsi,a rifiorire. I Testi Egizi affermano che la storia dell'Egitto ha inizio con un REGNO di OSIRIDE, che era stato preceduto da TRE GRANDI REGNI DIVINI:

-il Regno dell'Aria SHU;

-il Regno dello Spirito Ra;

-il Regno della Terra GEB.

In queste 'ERE' possiamo rintracciarvi le 'leggende'comuni ai popoli antichi che 'rivelano'l'esistenza di 'epoche'precedenti alla nostra,in cui l'Uomo era ‘in simbiosi’ con dio,viveva senza spazio tempo,senza condizionamenti...Poi ci fu la...'caduta',una sorta di allontanamento da quella condizione paradisiaca e l'Uomo spirituale lasciò il posto all'uomo Materiale. Osiride si fa uomo,soffre e muore fatto a pezzi dal fratello Seth. La leggenda narra che i pezzi furono sparsi per l'Egitto e ritenuti reliquia sacra; molte località proclamano di possederne uno. ABIDO fece un santuario dedicato al suo culto. Iside,sua sorella e sposa,riuscì a trovarli tutti meno il fallo,mangiato dal pesce Ossirinco,che per tale ragione non veniva mai mangiato.Il pesce divenne anche un simbolo per il culto di Osiride. Iside,con l'aiuto di Neftis,riesce a trovare i pezzi e a farsi fecondare sotto forma di uccello,da Osiride,ricomposto miracolosamente.Da questa unione,nascerà Horus.Si aprirà una lunga lotta per il potere,dato che SETH aveva preso il trono di Osiride,ma Osiride decretò dall'aldilà che la successione fosse ereditaria e dopo che Horus perse un occhio durante il combattimento con lo zio Seth,fu proclamato re.Quando Osiride morì,diventò -tanto era stato un dio in vita-il dio dei morti. Tutti i faraoni si identificheranno da vivi, con Horus, mentre da morti con Osiride.

Osiride,rinascendo,ha sperimentato e vinto le forze della natura,esprime il mistero del seme che muore al buio della terra e germoglia alla luce del sole e dà vita,ciclicamente. Iside diviene la più amata tra le dee,a lei vengono dedicati templi e statue e il suo culto permarrà nei secoli a venire... Il culto di ISIDE si fonde con quello della DEA MADRE terra che accoglie il seme inerte (il seme-dio) per nutrirlo e portarlo a nuova vita, in un ciclo eterno di nascita,morte,rigenerazione.

Il clero di ERMOPOLI, ad un certo punto della storia Egizia, prende il sopravvento e porta avanti un culto basato su un’Intelligenza Universale,assimilata al dio Thot,che padroneggiando la Parola di cui è Signore,fa emergere il concetto del ‘verbum’ –per la prima volta- come Principio della Creazione. “Solo se la voce era “giusta” il mago poteva acquisire il comando delle forze procreatrici della natura”.Nella forma evolutiva,questa Concezione Ermopolitana farà scaturire da Thot,dalle acque primordiali, quattro coppie paritetiche,che compongono l'OGDOADE Ermopolitana:Nedu e Nenet,dei del mondo occulto;Nun e Nenet,dei delle acque primordiali;Hehu e Hehet,dei dello spazio infinito;Keku e Keket,dei dell'oscurità. Esse non fanno parte dell’universo creato,perché intese come componenti negative dello stesso;esse non creano,non ne hanno il potere,che appartiene soltanto al dio Thot,il quale può trasformarle nei loro opposti e trasporle nel mondo delle forme,della luce,del visibile e finito.Dal bagno nelle ‘acque primordiali’ di queste divinità,compreso Thot,uscirà l’uovo cosmico da cui emergerà sottoforma di uccello della luce,annunciatore della Creazione del Mondo.Riassumendo,nell’Antico Egitto,le concezione cosmogoniche sono riconducibili a tre:quella di Eliopoli,con l’Enneade;quella di Menfi,creata dal collegio sacerdotale del dio Ptah,in cui è ribadita la concezione del verbum come principio della creazione. Ptah è l’artigiano divino,che ha originato il mondo organizzato, mediante l’azione collegata del cuore che concepiva le cose, e di conseguenza  queste stesse ‘cose’concepite,pensate,gli elementi della creazione, venivano dalla lingua rese concrete,per la magia della parola.Questa storia è scritta sulla stele n. 498, ora al British Museum.Anche nella città di Esna si sviluppò un mito originario analogo,in cui il dio artigiano è Khnum, “colui che plasmò al tornio gli dei, che modellò uomini e animali”;quella di Ermopoli.

·        La prerogativa  di avere una vita ultraterrena,con il passare del tempo e del loro potere, l'ebbero ANCHE i Nobili e i ricchi. Nel MEDIO REGNO, per facilitare l'ingresso del defunto nell'aldilà,furono creati dei testi magico-rituali,che vanno sotto il nome di "Testi dei Sarcofagi", poichè venivano scritti all'interno del coperchio del sarcofago che conteneva la mummia. Essi 'derivavano'dai "Testi delle Piramidi". Nel NUOVO REGNO, ciascun Egiziano poteva accedere alla vita dell'aldilà purchè avesse condotto una esistenza 'giusta' e veniva aiutato,nell'accesso ultraterreno,da testi noti come "Libro dei Morti", scritto su papiri e deposto vicino al defunto. Essi derivavano dai precedenti. Si consiglia di proseguire l'approfondimento del culto dei morti nel Nuovo Regno.

 

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