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  • SEREGNO,22/1/2005:" MISTERI DEL CIELO-DAGLI UFO ALLE SCIE CHIMICHE" -
  • Relatori: vari gruppi di ricerca

Si è svolto a Seregno(MI),nell'accogliente sala Monsignor Gandini, il I°Congresso Interregionale dei Gruppi di Ricerca, intitolato "Misteri del Cielo-dagli Ufo alle scie chimiche", organizzato dal C.U.N.(Centro Ufologico Nazionale) e dal C.R.O.P. (Centro Ricerche Operativo sul Paranormale), che ha visto l'avvicendarsi di numerosi relatori e di un pubblico vasto e attento alle tematiche proposte, sicuramente attualissime.

L'ennesima conferenza sugli 'UFO', ci si chiederà, specialmente tra gli 'scettici' o coloro i quali, al solo sentire pronunciare tale termine, storcono il naso infastiditi; eppure il fenomeno non cessa di interessare, di stupire, di affascinare. Del resto, la storia degli 'oggetti volanti' sembra accompagnare la nostra storia  in maniera quasi costante(si pensi alle varie culture in cui sono presenti divinità abitatrici dei cieli, che dispongono di 'carri o macchine volanti', di comunicazioni del tutto speciali e privilegiate;  abbiamo testi dell'Antichità che ci narrano di visitatori 'extraterrestri' arrivati su macchine volanti, di leggendarie guerre 'stellari' ( ad esempio, gli abitanti dell'India vedica chiamarono vimana questi strani 'oggetti volanti' e ne descrissero addirittura il funzionamento e le potenzialità); sappiamo come- dagli uomini preistorici fino ai più accreditati letterati, artisti e cronisti (in ogni epoca e attraverso modalità diverse) siano state tramandate narrazioni incredibili di avvistamenti straordinari, di esseri 'particolari'. Un fenomeno, quello ufologico, che investe varie branche del sapere, dalla psicologia alla spiegazione naturale(fenomeni atmosferici); dalla super-tecnologia terrestre(armi segrete?) ai viaggi temporali e agli universi paralleli , all'ipotesi extraterrestre. In questo 'calderone' emerge la necessità di fare chiarezza, dato che i fenomeni ufologici continuano, tutt'oggi, a persistere, ma non solo. Emerge la necessità di unire gli interrogativi, l'interesse , le competenze, le ricerche, i risultati, affinchè si giunga ad una cooperazione fruttuosa per la comprensione di tale vastissima materia. Se da un lato c'è chi si spinge in azzardate e forse troppo fantasiose ipotesi, dall'altro c'è chi considera i fenomeni ufologici, frutto di  inammissibili invenzioni (per scopi più svariati), o proiezioni mentali, allucinazioni collettive dei testimoni, ma questo non basta a spiegare quanto di 'fisico' è connesso alle apparizioni ufo, cioè supporti fotografici che permettono, con le tecnologie odierne, uno studio più accurato e severo, discriminante; le tracce sul terreno; i filamenti silicei, senza contare gli avvistamenti operati dai radar.  

Di questo si è cercato di parlare a Seregno; questo, da spettatrice interessata ai fenomeni che circondano l'uomo e il suo universo,  mi è parso lo spirito che ha animato questo congresso. Ho piacevolmente constatato che si possono e si riescono a fare conferenze dove è bandita la diatriba superflua,l'attacco verbale e la prevaricazione, preferendovi un  dibattito garbato,  costruttivo, che il pubblico ha premiato. Un incontro che è servito per fare il punto della situazione attuale delle conoscenze,oltre che per presentare gli studi 'sul campo' effettuati dai molti relatori presenti. Un momento della conferenza

Ha preso la parola -in qualità di moderatore/e co-organizzatore(insieme a Giorgio Pastore) - Alfredo Lissoni, socio C.U.N. e autore di innumerevoli libri dedicati all'Ufologia, il quale si è compiaciuto per il fatto di aver riunito vari gruppi di ricerca in uno stesso convegno, poiché la frammentazione non giova ad una ricerca seria e proficua. Dopo una breve introduzione delle tematiche e dei rispettivi relatori, ha lasciato la parola a Giorgio Pastore, il quale ha precisato, in via preliminare, la rinomata sigla U.F.O.(Unidentified Flying Objects), italianizzata O.V.N.I., che significa "oggetti volanti non identificati", comprendendo tutti quegli oggetti in movimento nello spazio aereo, per i quali non esiste tuttora una spiegazione razionale. Una prima distinzione va fatta in merito alla natura (terrestre o non terrestre)dell'oggetto visualizzato dall'osservatore. Se si stabilisce che l'ufo è di natura estranea alla terra, possiamo classificarlo  in vari tipi in base alla sua forma(ellittica o a  disco; a'sigaro', ovoidale/circolare; triangolare o rettangolare) .Possono contenere unità biologiche e, a seconda della distanza cui si oggettiva il fenomeno, esiste una classificazione IR (=incontri ravvicinati) che va dallo 0 a 4(quest'ultimo, è il caso delle 'abduction' ).A seconda delle testimonianze, esisterebbero diversi tipi di E.T., che vengono raggruppati dagli ufologi in cinque categorie: I=umanoidi(nordici, pleiadiani, etc.);  II = grigi; III=rettiloidi e mothmen; IV=esseri mostruosi (yeti, ciclopi, etc.);V=esseri eterei (di luce).

Sicuramente, ha continuato Pastore, esistendo un numero vastissimo di sistemi solari probabilmente identici al nostro, possono esistere milioni di razze extraterrestri. Compito privilegiato del ricercatore ufologico è -possibilmente- analizzare i casi che si presentano alla sua più diretta osservazione. In Brianza, località geografica vicina al relatore, vi sono stati numerosi casi di avvistamento nel cielo

  Pagine di quotidiani locali con gli articoli dei 'casi' di avvistamenti brianzoli. Alcuni di questi casi sono stati studiati dal Centro Ricerche Operativo sul Paranormale (C.R.O.P.)di cui Pastore è promotore e che si occupa di varie tematiche. Egli ha esposto una serie di casi, a partire dal 1990 quando, proprio a Seregno, lui  e il suo collaboratore M.Pozzi ripresero un UFO di color arancio, che stazionava roteando nel cielo,rimanendovi per oltre mezz'ora. Nel 1986, a Macherio, fu stata segnalata una luce che si spostava a 'zig-zag' a grande velocità nel cielo. Unito all'aspetto 'apparizioni' di fenomeni luminosi e oggetti non identificati,  c'è quello di formazioni di pittogrammi nei campi, noti come 'crop circles'.Alcune date,proposte da Pastore:

2/6/2004=compare un cerchio nel grano a Rho, accompagnato prima e dopo da una serie di avvistamenti testimoniati; 11/6/2004=comparsa di un crop circles a Monza; 4/7/2004=comparsa del crop a Desio .Nel luglio 2004 una luce chiara è osservata da una ragazza di Albiate; la stessa notte, sono state molte le chiamate alle forze dell'ordine locali per riferire lo stesso fenomeno.Agosto 2004=due sfere rosse sono state osservate ad Albiate. Nel corso del 2004,  vari collaboratori del CROP e utenti hanno segnalato numerosi casi di strane luci a Meda, Desio,  Seregno. In quei giorni si assiste alla comparsa di agroglifi, come sopra descritto.Entrando in quello di Desio, Pastore riferisce che l'elettromagnetismo rilevato era di molto superiore alla norma (0,67 contro 0,20 normale)e decresceva in modo centrifugo.Il contatore rileva l'anomalia.

 Il C.R.O.P. si dice in contatto anche con persone che avrebbero ricevuto segnalazioni dirette dagli E.T., i cosidetti 'contattati' ,i quali affermano che gli e.t. si riveleranno ben presto all'umanità... Ora è al vaglio tutto il materiale che è stato progressivamente raccolto e i risultati verranno divulgati appena possibile. Pastore ha quindi concluso il proprio intervento ricordando come, proprio in una conferenza a Seregno, tenutasi nell'ottobre 2004, l'esperto di impianti alieni, Derrel Sims, abbia ribadito come talvolta siano stati scoperti (con comuni esami radiografici effettuati per motivi soggettivi)dei piccoli 'aggeggi metallici' in alcuni 'contattati' (micro-impianti alieni?). 

Il secondo relatore è stato l'esobiologo del C.U.N., dr.Giorgio Pattera (Centro Ricerche Esobiologiche Galileo),preceduto da un breve intervento della signora Balbi, la quale ha esposto la vicenda del marito Roberto Balbi, membro del C.U.N.di Genova, prematuramente scomparso, il quale era riuscito a mettere a punto un sistema fotografico che ha permesso di impressionare su una  pellicola fotografica ciò che l'occhio umano non può cattuare(per questo interessante argomento si rimanda a due pubblicazioni specifiche: -R.Balbi - L'INVISIBILITÀ UFO NELL'ULTRAVIOLETTO - Sky Watch n.°3 Luglio 1980; -R.Balbi - L'INVISIBILE COME NUOVA FRONTIERA - CUN Genova

La relazione del dr.Pattera ha affrontato i vari aspetti della storia della fotografia, che nel tempo ha assunto sempre maggiori prerogative tecniche, affinandosi a tal punto da poter rappresentare oggi uno strumento fondamentale per cogliere i dettagli nel campo dell'invisibile, riprendendo il lavoro del'amico Roberto Balbi. Il fatto di non vedere ciò che non possiamo biologicamente vedere, non è detto che non esista, questo in estrema sintesi il discorso intelligente del relatore. Basti pensare ad un microorganismo, che necessita dell'ausilio di un microscopio elettronico che lo ingrandisca milioni di volte,per renderlo visibile all'occhio umano,altrimenti noi non lo conosceremmo. Così, potrebbero esistere 'realtà' che non percepiamo con i nostri sensi, ma che la tecnologia può oggi aiutare a svelare? Pare proprio di si. Inoltre, ha asserito Pattera, moltissime sono le le fonti documentali che i testimoni presentano di volta in volta in base ai fenomeni osservati, e spesso ci si imbatte in falsi. Con i mezzi informatici, è oggi possibile svelarli, e il relatore ha detto che il 95% dei casi di  fotografie definite 'anomale', è spiegabile. Questa capacità discriminativa è frutto di molti suoi studi diretti, effettuati specialmente nel cielo notturno. Della relazione del dr.Pattera, tanto interessante, quanto tecnica e precisa, si rimanda -per questioni di spazio- al link: http://web.tiscali.it/lareteufo/foto.htm

In sequenza, hanno preso la parola Cristian Vitali e Stefano Panizza, del Centro Studi Fortiani,i quali hanno esordito presentando il 'caso' di un UFO su Londra,risalente al maggio 2002, e che i nostri due relatori hanno cercato di indagare,trovandosi per le mani una vicenda ancora avvolta da un alone poco chiaro. In quella occasione, dei testimoni  italiani in visita turistica, dissero di aver visto uno 'strano'oggetto(fusiforme provvisto di 'antenne'), sorvolare su una zona della città londinese,ma subito stupì la loro ritrosia, non vollero mai avere della pubblicità nè essere mai menzionati.Qualche mese dopo,i testimoni stessi fecero sapere che quel che avevano visto non era altro che un aquilone, collegato ad un filo. Nel marzo 2003, ecco un colpo di scena:durante un convegno di ufologia, cui assistettero anche i due relatori, un autorevole studioso presentò - tra gli altri- un caso che a Vitali e Panizza ricordò moltissimo quello londinese; glielo fecero presente, questi volle saperne di più, ma sfortunatamente nel settembre 2003 morì. Di quel caso,non si è ancora appurato bene il contorno. Cristian e Stefano hanno quindi illustrato l'esempio dell'agroglifo  di Pannocchia, una frazione vicina a Parma, il 26/6/2004,comparandolo con quello comparso a Desio. Questo agroglifo parrebbe un falso, poichè non è stata riscontrata nessuna anomalia, nessuna alterazione registrata dagli strumenti nè all'interno nè all'esterno della formazione. Hanno prelevato dei chicchi in diversi punti e sono stati fatti crescere in altro luogo sotto sorveglianza, senza peraltro evidenziare alcuna differenza. Ma su quella formazione fu fotografato  un curioso oggetto, forse un ROD(serpente energetico), su cui vi sono varie ipotesi. I RODS spesso sono associati ad  apparizioni di tipo ufologico.Nel contesto del crop di Pannocchia,  Fu riscontrata un'anomalia dei cellulari, si evidenziò la comparsa di sfere 'trasparenti'; qualche testimone affermò di aver notato mosche morte attaccate alle spighe ma le indagini in loco dei due ricercatori non le hanno notate.

Il gruppo di ricerca archeospaziale HWH22, nelle persone di Tiziano Vidali ed Ivan Diceglia, hanno portato la loro esperienza in materia ufologica, mostrando numerose immagini scattate nell'area Compo (Oltrepò Pavese e Tortonese) , relative sia all'avvistamento di ufo a Pontecurone che a sfere bianche sul crop circles di Casei Gerola (PV), apparso il 17 giugno 2004. Sono state effettuate riprese notturne sia dal gruppo HWH che da membri della Fondazione 'Sentinel', evidenziando anomalie energetiche. Come nelle formazioni di Desio e Pannocchia, nonchè di Rho, analizzate da altri gruppi di ricerca come abbiamo visto,  anche nel caso dell'agroglifo di Casei, sono stati riscontrati disturbi nei cellulari, avvistate 'ball of lights',e particolari  che all'occhio umano sono sfuggiti, ma non all'infrarosso. Stessi risultati anche a livello laboristico per i diversi gruppi di ricerca indipendente(può essere un 'caso'?). Generale e dettagli (circolettati) delle sfere biancastre evidenziate nel crop oggetto dello studio del gruppo HWH22. Per ulteriori info, visitare il loro sito web.

A questo punto della conferenza, c'è stato l'atteso intervento di Pier Fortunato Zanfretta, nella foto mentre espone il suo caso, contattato da entità aliene per ben undici volte, a partire dal primo 'incontro ravvicinato' nel 1978 e per altre dieci volte in seguito. Il suo caso rientra nella casistica delle 'abduction' e a tutt'oggi non è stato spiegato scientificamente; diciamo quasi 'archiviato' da una parte della scienza accademica,anche se ripetute indagini a cui è stato sottoposto avrebbero accertato la veridicità di quanto lo Zanfretta, all'epoca metronotte, ha sempre asserito. La sua storia è indubbiamente affascinante, personalmente ho colto in lui molta semplicità e assenza di protagonismo; tuttavia -a mio avviso- permangono zone d'ombra nella sua vicenda, che si può leggere agli indirizzi web:

http://www.rinodistefano.com/it/libri/casozanfretta.htm

http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=446 

E' stato fatto anche un libro, "Il caso Zanfretta" di Rino Di Stefano, De Ferrari Editore, sito www.rinodistefano.com ed è di prossima uscita anche un film, interpretato dall'astronauta italiano Guidoni. Zanfretta ha detto che gli e.t. gli hanno lasciato in 'custodia' una sorta di 'macchina', la cui struttura è come si vede nella ricostruzione iconografica che egli stesso ha mostrato in conferenza. (le iscrizioni riportate nel disegno, per ovvi motivi non corrispondono -a detta di Zanfretta- a quelle originali). Da quanto mi è dato capire, egli  avrebbe dovuto consegnarla ad uno scienziato americano, su ordine degli E.T., che si rifiutò di venire a ritirarla, indicando uno studioso italiano quale tramite per la consegna; a queste condizioni, contrarie a quanto richiesto dagli alieni, Zanfretta non potè che opporsi e, da allora, ha 'a carico' questo macchinario, che è stato posto in un luogo che lui solo conosce. Vi si deve recare due volte all'anno, per 'azionare' una sorta di sfera posta all'interno della 'piramide',la quale contiene un liquido trasparente che progressivamente aumenta di volume (e si ignora cosa sia). Egli spera che chi gliela consegnò a suo tempo, possa venire presto a riprendersela. Sono molti gli interrogativi che l'intervento di Zanfretta ha suscitato nei presenti, che hanno logicamente posto domande nel tempo concesso a questo scopo, ma sicuramente molti serbano tuttora altrettanti interrogativi insoluti (probabilmente anche lo stesso Zanfretta).

E' stata,quindi, la volta di Valentino Rocchi, del Centro Ufologico della Martesana, nonchè collaboratore C.U.N., che ha esposto la propria esperienza relativa al Crop Circles apparso a Rho. Mentre si trovava nel campo, ha detto, ha avuto la sensazione di sentirsi molto più lucido; il campo era devastato dalle visite dei curiosi e dei ricercatori. Dopo che ebbe lasciato la formazione, in autostrada, si sentì colto da un sonno improvviso, che lo costrinse a fermarsi in autogrill e qui si addormentò per circa mezz'ora. Un ricordo cui non sa dare spiegazione plausibile. 

Dettaglio dei noduli sulle piante prelevate all'interno del cerchio, a Rho, e -più sotto-a Fossano(CN).Le spighe dell' agroglifo risultavano intrecciate e, al centro dei cerchi, le piante erano rimaste in piedi. C'era stato un evidente 'effetto vortice', come nel crop di Pontecurone. Le anomalie riscontrate sono state le stesse, così come a Fossano (CN). A Pontecurone, nell'agroglifo, sono stati trovati microgranuli di ferro sulle spighe. In due mesi, nell'estate del 2004, oltre venti sono state le formazioni apparse in campi di cereali italiani: RHO,ACQUI,FOSSANO,SABAUDIA,BORELLO,ORCIANO,PANNOCCHIA,PONTECURONE,GUBBIO,DESIO.

In alcuni non è stato possibile eseguire indagini direttamente, ma in quelli indagati e studiati, le 'anomalie' riferite o riscontrate, sono state le stesse.

Tom Bosco, direttore della rivista NEXUS, ha successivamente introdotto un argomento affascinante e controverso,quello delle SCIE CHIMICHE o CHEMTRAILS, un fenomeno apparentemente 'inesistente' poichè la gente non le conosce,anzi non le riconosce o distingue dalle 'comuni'scie di condensazione lasciate dagli aereoplani. Ma queste sono diverse: appaiono anzitutto con andamenti geometrici particolari, sono troppo basse, troppo voluminose, persistono a lungo in cielo quando quelle di un normale aereo svaniscono entro breve tempo. Sembrano nuvole, ma impossibili da classificare. Naturalmente vanno distinte dalle scie di altra natura (esempio, perdite di carburante dagli aerei, cosa non infrequente, o scie di condensazione). In questa immagine si ha l'impressione della formazione di una 'voragine'nel cielo; è una delle tante caratteristiche che possono assumere le scie chimiche.

Da qualche anno fanno parlare, specialmente chi si interessa di questo campo. Sono presenti nei cieli d'Europa,  Nord America, Canada, Russia,dove hanno suscitato reazioni da parte della stampa, della scienza, e anche della politica (in Italia sono state formulate due interrogazioni parlamentari delle quali è incerto l'esito). Vengono messe in relazione ad episodi di strani malesseri in alcuni soggetti, e a variazioni nel microclima(impedirebbero qualsiasi tipo di pioggia). Una bella giornata di sole, in tempi rapidi può evolvere in un cielo 'opaco', innaturale, a causa di queste scie chimiche, che pare contengano alcuni elementi chimici quali sali di bario e di alluminio. Taluni le collegano ad utilizzi militari, soprattutto in relazione alla Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program), un sistema di guerra climatica che sarebbe stato messo a punto dal governo degli Stati Uniti.  Il "programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza"  si servirebbe di un sistema di antenne situate nella  foresta boreale nordamericana. Resta da capire se, come e perchè  gli elementi chimici contenuti nelle 'scie', possa fare in qualche modo da 'conduttore' (il bario è un'ottimo conduttore elettrico) per uno scambio di messaggistica,  alla maggioranza della gente del pianeta interdetta. Nel contesto ufologico, Tom Bosco ha evidenziato come siano stati osservati curiosi oggetti  volanti, in relazione al fenomeno chemtrails; velivoli che non hanno una conformazione di aerei nota, e perfino scie senza aereo!

Tom Bosco ha mostrato molte e suggestive immagini, visibili anche presso  http://www.nexusitalia.com/scieanomale.htm

L'argomento è proseguito con il ricercatore Claudio Bianchini, del CUM, il quale ha usato un supporto filmato per mostrare al pubblico la presenza di una sostanza che viene spesso notata in concomitanza di un fenomeno ufologico, e chiamata 'bambagia silicea'. Nella fattispecie, è stata osservata nella zona nord-est di Milano, conseguentemente alla formazione di una 'scia chimica' nel cielo. E' stato rilevato che in dette scie ci sia del solfato di alluminio e anche solfato di bario che, come detto,  è un conduttore di elettricità. Anche nella bambagia silicea si osservano polveri di quarzo, bario, alluminio(oltre che silicio,ferro e altri elementi chimici).. Pare che, per rendere le scie chimiche persistenti, si usi della anidride carbonica. Si sta facendo strada l'ipotesi (detta a grandi linee ,mi si scusi) che qualche entità governativa (come la HAARP, che è un progetto civile ma gestito dalla marina militare americana) sia in grado di sfruttare determinate frequenze elettromagnetiche per modificare il clima terrestre(forse per impedire il crescente effetto serra?). Partendo da una data frequenza e modificandola, agirebbero sulla mente umana,sensibile alla frequenza Shumann(la frequenza della terra),con conseguenti disturbi sull'umore delle persone.  Pare che anche ufficialmente qualcosa trapeli, tanto che -a detta di Bianchini-  in Russia i geofisici ufficiali, da tempo studiano il sistema per  modificare il clima ("svuotare tutte le nuvole di pioggia, prima che raggiungano la città"). Ulteriori e più approfondite indagini potranno aiutare a migliorare le attuali consapevolezze riguardo alla bambagia silicea, alle chemitrails, la correlazione con i fenomeni ufologici,  con la tecnologia terrestre e con gli  agenti naturali.  

Il primo passo da compiere è comunque una presa di coscienza, individuale e collettiva, dei fenomeni che osserviamo.Le tematiche affrontate sono state numerose e naturalmente ogni ricercatore ha cercato di condensare, nel breve spazio del proprio intervento, quanto è frutto di  laboriose indagini e analisi comparative. I gruppi di ricerca sono costituiti quasi nella totalità da giovani, impegnati nel difficile cammino della ricerca di risposte ai grandi quesiti che circondano l'uomo. Questi giovani sono una speranza e, insieme, una nota colorata nell'oscurità che circonda a tutt'oggi una gran parte delle nostre conoscenze.

Complimenti a tutti e...alla prossima!

(Marisa Uberti)