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RENNES LE CHATEAU E LA PORTA ALCHEMICA

Tra Santo Graal e Pietra Filosofale

 

                                                     (di David Lombardi)

 

Cosa lega il mistero della Porta Alchemica a quello di Rennes -le- Chateau? Stando al libro del dottor Massimo Barbetta: “E' quasi certo che Sauniere si sia recato a Roma, ed è quindi possibile che avesse visto questa porta alchemica

Questa affermazione presente nel libro di Barbetta dal titolo “Rennes le Chateau porta dei misteri” è molto interessante e nasce dall’incredibile uguaglianza del segnalibro dell’abate Sauniere con il frontone della Porta Alchemica stessa.

Il legame però non termina con questa uguaglianza che a breve andrò ad approfondire ma con il suo ultimo proprietario. prima di finire a Roma nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele II.

Quest’ultimo proprietario era il marchese Massimiliano di Palombara. molto amico di Cristina di Svezia, appassionata di esoterismo e alchimia, che aveva fondato un’Accademia culturale che si rifaceva ai temi dell’Arcadia.

I temi dell’Arcadia legati al misterioso quadro di Poussin “I Pastori d’Arcadia” ed il segnalibro di Sauniere sono i due elementi che collegano il mistero di Rennes le Chataeu al mistero della Porta Alchemica. Ma in che modo e perché ?

Partendo da un ipotesi di livello spirituale abbiamo da una parte la chiesa di Rennes le Chateau legata al mistero del Santo Graal e la Porta Alchemica legata ai misteri alchemici e quindi alla figura della pietra filosofale. Quindi abbiamo:“Santo Graal e Pietra filosofale”

Entrambi, secondo alcune leggende, conferirebbero l’immortalità, ma se proviamo a mettere i piedi fuori da queste leggende e andiamo a vedere questi due oggetti con l’ottica del materiale noteremo che la situazione assume un aspetto diverso.

Per entrare in quest’ottica passiamo alla descrizione della porta alchemica fatta dal dottor Barbetta: “Il frontone di essa corrisponde al segnalibro di Sauniere e mostra subito sotto la frase ebraica Ruach Elohim (spirito degli dei) ed una frase latina Horti magici ingressum Hesperius custodit Draco, et sine Alcide Colchias delicias non gustasset jason ossia Il Drago delle Esperidi custodisce l’ingresso del giardino magico e, senza Ercole, Giasone non avrebbe gustato le delizie della Colchide”

Il brano che all’apparenza sembra non collegare la Porta Alchemica al mistero di Rennes le Chateau, dopo alcune righe ci svela il collegamento in questione:

“Il vello d’oro, recuperato da Giasone in Colchide, verrebbe equiparato alle mele blu delle esperidi, recuperate da Ercole, che, peraltro era proprio personalmente presente alla spedizione degli Argonauti in Colchide. Le “mele”, con i riferimenti astronomici precedenti, assomigliano molto alle Pommes bleues (“mele celesti”) del Serpent Rouge, di cui si parla frequentemente   a proposito del mistero di Rennes le Chateau.

Come abbiamo potuto vedere ci sono altri due elementi ossia le “mele blu” ed il “serpente rosso” che collegano il mistero di Rennes le Chateau alla Porta Alchemica.

Il mistero potrebbe risiedere nella seguente data:17 GENNAIO

Il fenomeno delle mele blu avviene ogni 17 gennaio ed il Serpente Rosso è stato pubblicato il 17 gennaio.

Si tratta di una banale coincidenza ? Oppure chi ha stampato il libricino aveva scoperto qualcosa in merito al mistero delle mele blu di Rennes le Chateau ?

Secondo le fonti più accreditate fu Sauniere a dirigere i lavori di restauro nella chiesa dopo aver fatto decriptare le pergamene scoperte in una delle due colonne che sorreggevano l’altare.

Sauniere riuscì in qualche modo a far si che la luce, filtrando da una delle vetrate della chiesa, proiettasse all’interno di quest’ultima un albero di mele blu.

Oltre a ciò, bisogna aggiungere che la parola “mele blu” compare nella seconda pergamena resa nota al pubblico e che allo stesso tempo è una delle chiavi del segreto di Sauniere.

Nella pergamena viene fatto anche riferimento al pittore Nicolas Poussin e si sa che Sauniere si procurò a Parigi, dove era andato a far tradurre le pergamene, un suo famoso quadro dal titolo “I Pastori d’Arcadia”.

L’Arcadia non è era anche uno dei temi affrontati dall’Accademia di Cristina di Svezia, accennata all’inizio dell’articolo, in relazione alla Porta Alchemica ?

Un'altra coincidenza ?Pprima di rispondere andiamo avanti.

Tornando alla pergamena in cui compare la parola “mele blu”, in essa compare anche il nome “Dagoberto II”, un famoso re Merovingio e -secondo la storia -uno degli ultimi della sua dinastia.

In base alle varie ipotesi in circolazione, i Re Merovingi sarebbero i possibili discendenti nati dall’unione tra Gesù Cristo e Maria Maddalena, ovvero i discendenti del Sangue Reale.

Guarda caso il termine “Sangue Reale” deriva -sempre secondo alcune fonti -dal termine “Santo Graal”; guarda caso tale termine viene associato alla coppa dell’ultima cena la quale, secondo alcune leggende, conferirebbe la vita eterna a chiunque ne berrebbe da essa e anche la pietra filosofale, tra l’altro famosissimo oggetto alchemico, ha anch’essa il potere di dare la vita eterna.

Quindi in base a tutto ciò è possibile dedurre che Sauniere avesse scoperto qualcosa in relazione alla vita eterna ? E se cosi fosse, cosa c’entra la data del 17 gennaio ?

Di certo la Porta Alchemica si collega per i molti simboli incisi su di essa e si potrebbe ipotizzare ad una sorta di codice da decifrare per avere l’accesso alla vita eterna o come viene più elegantemente chiamato “l’elisir di lunga vita”.

In breve l’enigma della chiesa di Rennes le Chateau e quello della Porta Alchemica sono uniti da una misteriosa data:17 GENNAIO

Ma cosa si nasconde veramente in essa ? E perche tanti elementi vi ruotano attorno ? Le domande sono tante ma solo con il tempo riusciremo a trovare le risposte.

 

(Autore:Lombardi David)

 Bibliografia:

Rennes le Chateau: porta dei misteri – Massimo Barbetta

L’enigma di Rennes le Chateau – Giorgio Baietti

 

 Sezioni correlate in questo sito:

Simbolismo

La Porta 'Ermetica'

 

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                                                               febbraio 2010