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IL LAGO SCOMPARSO

Ecco l'estensione posseduta dall'antico lago Verrano.

          

Chi direbbe che oggi,dove c'è pianura a perdita d'occhio,si trovasse un lago? Eppure c'era ed è ben documentato.

L'area di Pian del Lago(pianura racchiusa tra  i poggi di Lecceto e la Montagnola) è stata oggetto di sforzi congiunti di istituzioni pubbliche,private e di singole personalità,nel tentativo di recuperare all'agricoltura zone considerate malsane. Il suo toponimo deriva dalla presenza,da tempi imprecisati e fino al 1777,di un lago,le cui acque stagnavano poichè non trovavano uno sbocco,conseguentemente creavano danno alle campagne(che erano sempre inondate) e ai loro abitanti e,a quanto dicono gli studiosi,perfino alla città di Siena,che è distante da qui circa 4 miglia toscane (otto chilometri più o meno). Sotto il Granduca di Toscana, Leopoldo I, un gentiluomo senese (Francesco Bindi Sergardi, proprietario di molti terreni nella zona) incoraggiato dalla protezione del sovrano, diede inizio all'impresa di bonifica dell'area di Pian del Lago,per risolvere il problema delle acque che si impaludavano.Ma a causa di tale dispendio di risorse economiche,restò privo di mezzi e solo con l'intervento di Leopoldo I l'area potè essere bonificata completamente e resa fertile; il sovrano la donò poi a quel gentiluomo senese.

Anche qui dobbiamo aprire una piccola ma significativa 'parentesi' per dire come i fili delle nostre ricerche si continuino ad annodare e intrecciare.Il Granduca Leopoldo del casato Asburgo- Lorena (1747-1792) fu uno di quei sovrani 'illuminati', amanti del sapere,affiliato all'Ordine del Toson d'Oro.Vedasi nella nota(1) le collezioni sue e della sua famiglia, pervenute fino a noi.

                                                    

I Lorena concepirono l'impresa di bonificare quest'area come un impegno politico vero e proprio.

Alla loro corte si avvicendarono scienziati,geografi e matematici impegnati nei progetti di risanamento di molte aree della Toscana,soprattutto della Maremma.Non mancò l'area di Pian del Lago,per la quale i sovrani chiamarono i principali scienziati: Leonardo Ximenes, nominato 'geografo regio'  nel 1755  -che approntò il primo progetto di essicazione del Pian del Lago(nel 1760)- e Pietro Ferroni,nominato 'matematico regio' nel 1770-che lo completò-

Del loro lavoro sono rimasti schizzi e carte che documentano la complessità dell'operazione.Fu scavato un canale sotterraneo che serviva da estuario alle acque lungo 3624 braccia.

Per celebrare le decennali opere di bonifica del Pian del Lago,il Granduca Leopoldo I fece erigere un obelisco alla fine del XVIII secolo;il luogo è noto come 'la Piramide' e si trova al termine del tragitto denominato 'la Grande Traversata'(che dovrebbe collegare almeno idealmente Pian del Casone con il Pian del Lago,aventi la stessa origine idrogeologica),presso il podere 'Ostericcia'. Dove oggi si estende la pianura,fino al Settecento vi erano le acque di questo lago,con cui gli uomini dovevano lottare. L'ambiente lacustre offriva anche dei vantaggi economici (pesca,cacciagione:oche selvatiche,quaglie-fagiani-starne).Era però regolata da severe leggi del Comune di Siena fin dal 1262.

(fonte notizie:pannelli sul percorso)

NOTA1:Le collezioni lorenesi

  • Restano alcuni 'misteri'insoluti.La zona della Montagnola presenta almeno un'ottantina di grotte conosciute dagli speleologi.Ma veniamo a sapere che non tutto si sa...

 

L'inghiottitoio del Mulinaccio (articolo del Gruppo Speleologico senese http://it.geocities.com/speleologiasenese/Mulinaccio/progetto_mulinaccio.htm

 

Grotte della Montagnola Senese