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                                                                     (di Marisa Uberti)
La visita alla chiesa milanese di Sant'Eustorgio -specialmente sotto le festività natalizie- è un'esperienza da vivere. L'aspetto archeologico del complesso, la sua storia, le leggende, l'arte presente in essa, sono validi motivi per conoscerla e sentirsi stimolati a vederla. Ma essa è stata custode per secoli, secondo la tradizione, delle spoglie dei Re Magi, e ci offre il pretesto per analizzare in chiave ermetica il significato dell'Epifania.

 

  • L'antica basilica di Sant'Eustorgio


Magi-09.jpg (193014 byte) Magi-10.jpg (83817 byte) Diverse leggende contornano di mistero di questo splendido complesso (non è solo una chiesa ma anche un' importante zona archeologica trovandosi, al di sotto di essa, i resti di una necropoli paleocristiana e una sezione epigrafica, v. foto a lato). Una di queste leggende vorrebbe che qui siano custodite le spoglie dell'Apostolo Barnaba, il quale avrebbe battezzato i cittadini nel più antico fonte milanese proprio nei pressi di questa basilica (cosa che Ambrogio però non dice nei suoi scritti). 
Con questa leggenda si collega e si fonde probabilmente l'esistenza di una fonte d'acqua taumaturgica, presente presso la chiesa e già citata in epoca longobarda ('Libellus de situ civitatis', composto tra la fine dell' VIII sec.) e confermata in testi del 18° sec.

Magi-05.jpg (126757 byte)La chiesa è intitolata a Eustorgio I (nono vescovo di Milano, vissuto nella prima metà del IV sec. d. C.); egli viene ricordato come 'confessor' (=testimone della fede) dal vescovo Ambrogio, che lo indica come uno dei suoi predecessori dediti a portare il cristianesimo nella città di Milano, insieme a Dionigi e a Mirocle.

Magi-06.jpg (445072 byte) La leggenda più celebre che la riguarda è quella relativa alla presenza delle reliquie dei tre Re Magi. Infatti nella basilica, a destra dell'altare maggiore (nella porzione superstite della chiesa paleocristiana del IV sec.), possiamo vedere un enorme sarcofago (v. foto a lato) o, meglio, un'arca, che sarebbe servita a trasportare dall'Oriente (dov'erano sepolti) i tre sapienti che, secondo la tradizione cristiana, visitarono il Bambino Gesù poco dopo la nascita, seguendo una misteriosa stella cometa. L'episodio si festeggia il 6 gennaio nel calendario liturgico cristiano.

Sul sarcofago vediamo la scritta Sepulcrum Trium Magorum ed una stella. Il sarcofago è formato da frammenti di marmo fasciato di provenienza orientale (si dice del Peloponneso). La sua datazione è ritenuta di epoca romana (forse antecedente al IV sec.d.C.)

               

Immaginiamo quale importanza dovette assumere Milano a quel tempo, custodendo una reliquia del genere! Facevano anche molta gola e per sicurezza vennero spostate nella più sicura San Giorgio al Palazzo, durante l'attacco del Barbarossa a Milano, ma da qui sarebbero state trafugate dal cancelliere Rainaldo di Dassel l'11 giugno 1164 e portate nella città tedesca di Colonia (di cui era arcivescovo), dando origine ad un culto assai sentito. In questa operazione furtiva, il sarcofago avrebbe subito delle rotture che nel 1733 la Confraternita dei Magi avrebbe riparato, rivestendo l'arca di un intonaco che imitava conci di pietra.

  • Ma perchè le sante reliquie sarebbero state portate a Milano? 

La città, a quel tempo, era il centro dell'impero romano e bisogna tenere in conto anche un intento propagandistico (sempre presente nella vicenda delle reliquie), unito alla sacralità di un luogo (dove sorge l'attuale basilica) che- con tutta probabilità- era considerato sacro da epoche precedenti. Sant'Ambrogio -che prestava molta attenzione e venerazione alle reliquie in generale, considerandole una difesa per la città- non ha trasmesso nulla sulla presenza di quelle dei Magi. C'è da ritenere però che la presenza di così sante reliquie avrebbe certamente conferito a Milano un prestigio speciale, con l'arrivo di folle di pellegrini.
Si sviluppò posteriormente (XII sec.) la leggenda secondo cui il vescovo Eustorgio I -prima di insediarsi a Milano - avrebbe ricevuto le reliquie dall'imperatore di Costantinopoli; esse sarebbero state trasportate in un ampio sarcofago di pietra e sarebbero state collocate nella basilica. Un capitello (v. foto sotto) presente nella parte superiore di una delle colonne della navata destra (andando verso l'altare), illustra questo episodio: in esso il vescovo è aiutato da un angelo al trasporto del pesantissimo sarcofago, issato su un carro trainato da buoi che si arrestarono improvvisamente nell'area dove sarebbe sorta la basilica. 
«Deposte le reliquie in una grande arca marmorea, dalla Dalmazia Eustorgio sarebbe sbarcato in Abruzzo. Un lupo attaccò e uccise uno dei buoi. Aggiogata la belva al posto del bue, arriva a Porta Ticinese nei pressi del fonte detto di san Barnaba, sacro per i battesimi dei primi cristiani, e l'arca si appesantisce in modo tale da non poter essere più rimossa. E' il segno di Dio. Sarebbe sorta così la basilica dei Magi» (v. Paolino Spreafico).


                

 

  • Il sarcofago 


Magi-07.jpg (161962 byte)L'enorme arca si trovava nella Cappella dei Magi, andata disgraziatamente distrutta durante lavori di restauro del XIX sec. e fu trasferita nel transetto meridionale dell'edificio, addossato ad una parete (ma come avranno fatto, che sarà pesantissimo?). Nel secondo dopoguerra venne asportato il rivestimento che era stato apposto nel 1733 dalla Confraternita dei Magi, lasciando però le superfici con grossolane e decoesionate stuccature, mantenendo tuttavia l'intonacatura sul coperchio con la scritta Sepulcrum Trium Magorum, che è un rifacimento tardo riprendente le caratteristiche stilistiche dell'originale.
Il manufatto è ritenuto di grande importanza non solo per il richiamo alla fondazione della basilica ma dal punto di vista archeologico. Durante la nostra visita (estate 2011) lo abbiamo trovato attorniato da impalcature perchè pare sia in atto un'indagine approfondita che non solo lo ripulisca da strati di sporco, ma ne analizzi il marmo, in particolare l'accertamento della omogenea provenienza di frammenti da un'unica cava. Tali ricerche potranno dare indicazioni per interventi conservativi che ridiano leggibilità alle superfici, mantenendo i segni delle vicende storiche. Si intende anche migliorare l'illuminazione dell'area in modo da sottolineare il collegamento storico ed iconografico tra l'arca, l'ancona posta sopra l'altare e l'affresco dell'Adorazione dei Magi. 

                          L'arca vista lateralmente, appare provvista di un'apertura, protetta da una piccola grata

 

Sbirciando attraverso la 'finestrella' non abbiamo visto niente di particolare, ecco la foto, per quel che si può vedere:

                                                                                   Magi-08.jpg (400231 byte)

Magi-02.jpg (108115 byte) Disegno ricostruttivo della composizione del sarcofago, realizzato con frammenti di marmo probabilmente  greco

 

  • La disputa per le reliquie


Quella delle reliquie dei Magi è anche una delle cause legali più lunghe della storia: oltre 740 anni..! Mica i Milanesi si lasciarono portar via così le preziose ossa (presunte) dei re. Si intavolarono relazioni con i tedeschi per riaverle indietro; intervennero ben tre papi per redimere la disputa e anche San Carlo Borromeo ci mise del suo, nonchè il re di Spagna Filippo II. Piccole porzioni delle reliquie arrivarono a Milano solo nel 1904, per gli sforzi del cardinale Andrea Ferrari e del cardinale Fischer. Sono oggi custodite dietro una grata, in una nicchia incassata nel muro a sinistra dell'arca, sopra l'altare della cappella (v.foto sotto):

                                                                              Magi-03.jpg (123605 byte) 

 

  • I Magi, questi sconosciuti...


Se le vicende post-mortem dei Magi sono ancora misteriose, non c'è stupirsi perchè nemmeno sulla loro vita si conosce, in realtà, molto. L'unico evangelista canonico che li cita è San Matteo, 2, quando si presentarono al re Erode.  «Ecco che dei Magi arrivarono dall' Oriente a Gerusalemme, chiedendo "Dove è nato il Re dei Giudei? Perchè abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo". Qualche altra notizia si ha dai Vangeli Apocrifi e ricostruzioni posteriori.

Quell' Oriente si tende ad identificarlo con la patria di Zoroastro che, tramite l'oracolo di Balaam, avrebbe annunciato che un astro 'sarebbe spuntato da Giacobbe e uno scettro da Israele'. Nei Magi si incentrano le figure di re sapienti, dai poteri sciamanici, sacerdoti del dio Ahura Mazda. Abilissimi astronomi, avrebbero decodificato nella lettura degli astri la venuta al mondo di uno dei loro "Saosayansh", il salvatore universale; in tal modo si configurano come anello di congiunzione tra i culti misterici orientali, il mazdeismo e il futuro cristianesimo.che recano tre doni a Gesù bambino: oro, incenso e mirra. La famosa 'stella' che li avrebbe guidati sarebbe poi stata una cometa che, secondo l'astronomia, sarebbe stata visibile ad occhio nudo. 

I nomi dei re, stando alla narrazione evangelica, sono Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Pare che in un monastero egiziano, a Kellia, siano stati rinvenuti i loro nomi sotto le forme di Gaspar, Melechior e Bathesalsa. Melchiorre sarebbe il più anziano e il suo nome stesso deriverebbe da Melech, che significa Re.
Baldassarre deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese, quasi a suggerire la sua regione di provenienza. Gasparre, per i greci Galgalath, significa signore di Saba.Anche Marco Polo, parlando della Persia (Iran attuale), dice: "...in Persia v'è la città che è chiamata Saba, dalla quale partirono i tre re che andaron ad adorare Dio quando nacque...".(2)

 

  • La lettura ermetica dell'Epifania

Secondo l'Alchimia, nella vicenda della visita dei 3 Re Magi è da ravvisare un'operazione ermetica di fondamentale importanza. la stella è il 'signum' caratteristico- detto "Stella dei Magi" ma anche 'artiglio del grifone' - un sigillo salomico, che compare sul 'compost' nella seconda fase e indica al Filosofo che è sulla strada giusta. Da lì non potrà più sbagliare nella realizzazione della Grande Opera. Scrive Fulcanelli: "[...]questo magico sigillo  rivela all'artista che la strada seguita è giusta e che la mistura filosofale è stata preparata canonicamente. Si tratta d'una figura radiale a sei punte (digramma), chiamata Stella dei Magi, che brilla alla superficie del compost, cioè al di sopra della mangiatoia in cui riposa Gesù, il Bimbo-Re"(3). Filalete (in Entrée ouverte au Palais fermé du Roi) fa cenno alla stella ermetica nel suo trattato:" E' il miracolo del mondo, l'unione delle virtù superiori con quelle inferiori; per questa ragione l'Onnipotente l'ha indicata con un segno straordinario. I Saggi l'hanno visto in Oriente, ne sono rimasti sbalorditi e subito dopo hanno saputo che un Re purissimo era venuto al mondo. Quando tu avrai visto la sua stella, seguila fino alla Culla; là vedrai il Bel Bambino", e rivela poi come si deve procedere, alchemicamente (v. Fulcanelli,' Il MIstero delle cattedrali', prefazione di E. Canseliet alla II Edizione, p. 31,  Mediterranee, 2001.

Il re Erode, secondo il Vangelo di Matteo (unico che menziona i Magi in tutta la Bibbia), fece chiamare in segreto i Magi per capire da quanto tempo essi avessero visto la stella che era loro apparsa; li mandò a Betleem di Giudea- dove i suoi Sacerdoti e gli Scribi avevano individuato essere nato il Cristo (secondo una profezia dell'Antico Testamento) - raccomandandosi di fare diligenti ricerche del fanciullo e, quando lo avrebbero trovato, avrebbero dovuto riferirglielo affinchè anche lui stesso potesse andare ad adorarlo.. "Essi, udito il re, partirono; ed ecco, la stella che avevano veduto in Oriente, li precedeva, finchè giunta sopra il luogo dov'era il fanciullo, si fermò. Vedendo così essi la stella, furono ripieni di una grande gioia; ed entrati nella casa, videro il Bambino con Maria sua Madre e, prostratisi, lo adorarono; aperti poi i loro tesori, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Quindi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per altra via".

  • La scienza cosa dice?

Un argomento molto interessante e delicato. Sono state condotte accurate analisi (laboratori Bayer) sui frammenti di tessuti che avvolgevano le reliquie; il risultato è stato che l'epoca cui risalgono è anteriore al 150 d.C.; infatti la presenza di una sostanza chiamata 'porpora antica' non venne più prodotta dopo tale epoca e si sa che essa era un tempo riservata alle vesti dei massimi dignitari. Altre indagini hanno messo in luce che si tratta di tessuti fabbricati in Siria, a Palmira, all'inizio del II secolo. La porpora e i filamenti di oro inducono ad ipotizzare la provenienza dai laboratori reali di quella città, ospitati in un edificio andato distrutto verso il 270. «Ma per chiarire la questione dell'autenticità storica delle reliquie -osservano gli specialisti tedeschi- dovremmo disporre di cognizioni assai più vaste» (4).

  • Una tradizione antichissima che si ripete ogni anno

Il 6 gennaio, Milano ricorda il corteo dei Magi, facendo sfilare un corteo che da piazza Duomo arriva a Sant'Eustorgio. Questa manifestazione è attestata almeno dal Medioevo ed è uno degli eventi più amati dai milanesi, che vi assistono disponendosi lungo tutto il percorso. 
E' una celebrazione pittoresca che entusiasma. Dal Duomo, la processione (composta da adulti, bambini e animali) fa sosta alla basilica di San Lorenzo Maggiore, dove si trovano i figuranti che impersonano Erode e la sua scorta. Si giunge quindi a Sant'Eustorgio dove, sul sagrato, viene allestito un palco con i personaggi della Sacra Famiglia, a cui i Magi portano i doni.
Al termine prendono la parola le autorità intervenute. Seguono foto a volontà con i vari personaggi in costume.
"Tutti possono partecipare al corteo, segnalando il proprio nome agli incaricati presenti in basilica al termine delle SS. Messe domenicali delle 11.00 in Sant'Eustorgio. Solitamente, le richieste vengono ricevute nel corso delle ultime domeniche di dicembre. I posti sono limitati alla quantità di costumi disponibili.
E' importante sottolineare il carattere religioso dell'evento, che si conclude con la visita dei figuranti a comunità di anziani, intrattenuti con simpatia dai personaggi del corteo"(5).


NOTE;


1)- Notizie tratte nella basilica di Sant'Eustorgio a Milano

2)- I Re Magi. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Storia della festa dell'Epifania", in http://www.settemuse.it/costume/costume_re_magi.htm

3)- Si veda Fulcanelli "Il Mistero delle Cattedrali", (Mediterranee, 2001), pp. 55; la trattazione del significato ermetico della Stella dei Magi continua fino a pag.60. Concetto ripreso a pag. 153, parlando della Fontana di Giovinezza...
4)-Antonio Giorgi, in "Sant'Eustorgio, a Milano. Nel cuore antico di MIano sulle tracce dei Magi", dicembre 2009 http://www.sovvenire.it/home/leggi_la_rivista/00000176_Sant_Eustorgio__a_Milano.html
5)-Dal sito ufficiale: http://www.santeustorgio.it/

 

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                                                                                           Gennaio 2012