Eclissi lunare del 3/3/'07
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Dialogo tra due amici all’ombra dell’ultima eclisse lunare(3/3/2007)

(di Enrico Pantalone e Marisa Uberti)

Nota del webmaster: per facilitare il lettore che volesse approfondire, sono stati fatti dei collegamenti ipertestuali nel dialogo, raggiungibili cliccandovi semplicemente sopra.

Enrico:Giusto qualche giorno fa abbiamo potuto assistere in maniera piuttosto semplice ad un’eclisse lunare visibile alle nostre latitudini ed in generale sul territorio europeo stando sui balconi delle nostre abitazioni, in mezzo ad una piazza con gli amici, utilizzando anche degli strumenti come macchine fotografiche o binocoli, tanto appariva vicina e luminosa grazie anche ad un cielo limpidissimo che ha aiutato la visione.Tu l’hai vista certamente,vero?

Marisa:Come no? A parte l'eclissi parziale del 7 settembre 2006, quella di penombra del 14 marzo 2006 e quella totale (ma con la luna che tramontava a metà totalità) del 16 maggio 2003, che tra l’altro non ho potuto seguire, eclissi così belle sono rare a contemplarsi e per la prossima dovremo attendere parecchio! Ho seguito l’intero fenomeno, che sapevo doveva iniziare dalle 21.15 in poi(1).La sera era straordinariamente limpida e si è visto benissimo, con grandissima emozione.Però non ho fatto foto, perché la mia digitale non ha un obbiettivo abbastanza potente, ma sono sicura che tu, invece…

Enrico:Beh, si, ci siamo tutti trasformati in astrofili e abbiamo scrutato il cielo stellato e la lenta progressione dell’eclisse che in Italia è avvenuta tra le 21,15 e le 00,15. In realtà il vero e proprio passaggio all’oscurità è avvenuto in un tempo più breve d’almeno un paio d’ore riducendosi ad un periodo temporale compreso tra le 22,00 e le 00.00 che poi è il tempo massimo in cui la Luna può essere “eclissata” tra la terra ed il Sole. In alcuni casi, e mi riferisco alla mia città, Milano, la Luna è apparsa totalmente luminosa, ma senza sfumature tendenti al rossastro, fenomeno invece visto in altre parti della penisola.Ho potuto scattare in sequenza molte immagini, te ne mostro qualcuna, partendo dalle fasi iniziali del fenomeno.

luna 01.jpg (22560 byte) Luna 02.jpg (54428 byte) Luna03.jpg (36043 byte) Luna04.jpg (36043 byte)

Marisa:Che meraviglia! Hai una macchina davvero potente.Anche da noi l’effetto cromatico visibile è stato tendenzialmente nero;solo quando la luna era completamente in ombra si è apprezzata la sfumatura rossastra.La Scienza oggi spiega un fenomeno come questo e l’umanità non lo teme più, ma in passato non è sempre stato così. Le eclissi erano fenomeni temuti e ritenuti di cattivo presagio,nella maggioranza delle culture.

Enrico: E’ vero, ma oggi sappiamo cosa avviene durante un’eclissi,e  solo quando c’è la Luna piena:progressivamente quest’ultima viene coperta dall'ombra della Terra, che si viene a interporre tra la Luna stessa e il Sole. Questo cono d’ombra può generare dei riflessi rossastri sul nostro satellite, che muta il suo normale aspetto,questo è chiaro ed evidente a chiunque la osservi in quel momento.Talvolta può assumere un colore così scuro da far "scomparire" la Luna dalla volta celeste per la durata della fase totale (un'ora e mezzo al massimo).

Marisa:Mi tornava alla mente proprio questo,mentre scrutavo i cambiamenti in atto sul nostro astro d’argento. Se da un lato gli studiosi possono prevedere le eclissi future, possono anche risalire a quelle passate, e dare una mano a datare alcuni eventi storici. Nel monumentale Canone delle eclissi di Theodor von Oppolzer, pubblicato nel 1887, sono state calcolate cinquemiladuecento eclissi lunari, parziali e totali, dal 1207 a.C. al 2161 d.C. Quanta umanità è passata  temendo un’eclisse di luna e quanta ne passerà, ammirando lo stesso evento!

Enrico:Infatti! Appare interessante approfondire il rapporto tra l’Uomo e la Luna,  ed i fenomeni ad essa legati in maniera quasi indissolubile sin dagli esordi della civiltà umana: un rapporto che ha generato spesso profonda insicurezza, almeno sino a quando nel luglio del 1969 gli astronauti statunitensi non misero piede sul nostro satellite spegnendo ogni residuo barlume di mistero.

Marisa:Su quest’ultima affermazione,amico mio, avrei qualcosa da ridire…esistono dubbi sullo sbarco dell’uomo sulla luna quella volta…e non ho mai compreso perché i programmi non siano proseguiti in modo intensivo in questi trent’anni, tanto che da parte NASA si parla del 2018 come data possibile per riprendere una missione lunare…ma non abbarbichiamoci in discussioni fuorvianti. Inoltre, queste foto che hai realizzato durante l'eclisse mi rapiscono e affascinano molto, complimenti!

Enrico:Grazie, la macchina è una Nikon D50 ed ho usato uno zoom Nikkor 55-200/4-5,6 come obiettivo.Abitando al 7^ piano sono stato avvantaggiato.

Marisa:Certo il progresso tecnologico ha consentito di acquisire tantissime informazioni di cui gli antichi non potevano disporre, fermo restando che per alcune popolazioni che ne sono ancora immuni, le eclissi continuano a fare lo stesso effetto che ai loro avi, eppure…eppure sai che molti antichi popoli, tramite costanti osservazioni dei moti celesti e degli astri, riuscirono a capirne i meccanismi, i cicli, a predire le eclissi, senza mezzi sofisticati ma usando un cervello sopraffino! I Maya,ad esempio, erano grandi scrutatori del cielo e hanno calcolato le eclissi che ancora dovevano verificarsi. Per loro la Luna era una dea e la parola corrispondente, ACNA o AKNA, significa NOSTRA MADRE, che aveva per marito, ovviamente, il Sole, il dio ACANCHOB. Quando c’era un eclisse lunare, la imputavano alle formiche responsabili (ma anche a giaguari o a demoni ),dette Xulab, e quando scompariva,ritenevano  che la Luna scendesse in un pozzo e dicevano Binaan U tu Ch'en (La Luna è andata nel suo pozzo).Interessante,poi,è che Luna e Sole erano stati generati da una dea madre comune o  Madre divina,che chiamavano CHUL METIK,cui oggi corrisponde Maria Vergine Tzotzil. E’ singolare il fatto che nonostante le cause esatte delle eclissi fossero  note almeno dalla metà del V secolo a.C., la ristretta cerchia di eruditi che aveva queste nozioni le teneva per sé: a livello popolare, venivano date motivazioni delle eclissi di Luna che non tenevano conto di un sapere acquisito,cioè della spiegazione astronomica:si continuarono ad avere credenze ancestrali che erano profondamente radicate.Per questo anche nel mondo greco-romano non mancano ipotesi fantasiose in merito.

Enrico:Essendo l’unico satellite o astro naturale della Terra, ben visibile in tutte le sue fasi e in ogni modo illuminato e parzialmente vicino, tenendo presente le distanze nell’intero Universo, la Luna ha sempre rappresentato una specie d’antro divino, una specie di mondo da conquistare, ma anche un mondo denso di mistero e molto oscuro (non solamente per il discorso della luminosità astrale) finendo per influire sul modo di comportarsi della gente comune. Ovvio che per gli antichi, con la loro conoscenza scientifica ridotta, pensassero in qualche modo ad un processo di tipo divino, sovrannaturale perpetrato nel corso dei secoli nonostante gli studi si sviluppassero in maniera adeguata, ma dobbiamo pensare anche al giorno d’oggi, quante volte esprimendo un giudizio su una persona instabile dal punto di vista sociale e psicologico si suole denominarlo “lunatico”, ecco perché alcuni pregiudizi sono certamente ancora ben lungi dall’essere superati.

Marisa: Secondo me le conoscenze degli Antichi erano tutt’altro che ridotte anche se forse non possiamo definirle ‘scientifiche’, questo si.Molti popoli hanno lasciato testimonianze sul loro sapere in campo astronomico,ad esempio i Babilonesi, che nelle tavolette di Saros hanno riportato numerosi fenomeni celesti molto particolareggiati e numerose eclissi di luna con cadenze di 18 anni, che permettono di fissare svariate date assolute.Si pensa sempre più convintamente che Tolomeo abbia potuto attingere da esse per stendere il suo AlmagestoUn altro ‘strumento’ interessante è il cosiddetto Calendario di Coligny, che potremmo definire un computer  astronomico ante-litteram, appartenente al mondo Celtico,in cui-tra le altre sorprendenti funzioni-si contempla quella della  predizione delle eclissi, soprattutto lunari.

Enrico:Non voglio togliere nulla alla sapienza degli antichi ma dico che il progresso tecnologico ha fornito molte risposte.Le macchie scure presenti sulla superficie lunare, visibili dalla Terra a occhio nudo,ad esempio, hanno rintuzzato la fantasia di uomini d’ogni tempo ma ahimè, purtroppo la Nasa, con le sue missioni, ha dato un colpo mortale ai nostri sogni, facendoci risvegliare brutalmente: la conquista del satellite ha mostrato quello che è nella realtà, un posto desolato, senza vita e senza possibilità, piena di crateri e catene montuose, con un terreno sconnesso e desertico, dove perfino i Mari (le macchie scure) sono masse polverose e dai tratti violenti. Inoltre,apparendo nel cielo sotto ‘forme’diverse nell’arco di quattro settimane terrestri, ha suscitato un enorme fascino. Le sue varie fasi (novilunio, primo quarto, plenilunio, ultimo quarto) sono solo un modo umano d’intendere la rivoluzione orbitale del nostro satellite,che in realtà effettua dei  molto complessi, risentendo dell'attrazione gravitazionale intensa del Sole e della Terra. Ecco, in questa foto siamo quasi all'apice del fenomeno

Marisa:(ammutolita dalla foto)

Enrico:sono riuscito a farti stare un po' zitta(scherzo!).In questa l'eclisse è completa.

Marisa:Ammetto di provare una certa emozione e, se non sapessi perchè accade, mi allarmerei pure io!  Concordo sul fatto che la Scienza ha fornito molte risposte; lasciami dire che per molti aspetti la scienza dà un alibi alle nostre angosce:in fondo siamo granelli di polvere sparsi nell’Universo,in balia di tante calamità naturali!Dobbiamo poter dimostrare che qualche certezza l’abbiamo anche noi! Per fortuna un’eclisse di sole o di luna non è una catastrofe,almeno oggi non le temiamo più ma ancora nell’Ottocento il grande Leopardi nutriva una forte componente di curiosità verso il nostro satellite,e ne scrisse in varie opere,in cui ricorrente è il tema della paura che luna scompaia dal proprio ‘posto’in cielo o che venga oscurata, perfino che possa cadere.Essa incarna le sue ansie inconsce, la sua insicurezza nell’affrontare la vita senza una ‘guida’,un faro illuminante, molto probabilmente,perché la Luna è sempre stata associata al femminile, all’elemento acqua, alla parte riflessiva e profonda dell’Essere, e il mezzo che egli ritiene indispensabile per uscire dalla stretta del terrore è affidarsi alla ragione,Solo la Scienza è in grado di spiegare i fenomeni, cosa che secondo lui gli antichi non fecero mai, poiché attribuivano i motivi più svariati al fatto che luna ‘scompaia’dal cielo, la cui ‘costante’è il venire inghiottita da esseri mostruosi e l’eclisse vista come presagio  di eventi quasi sempre nefasti.E’ come se negando quelle credenze e volendo correggerle, Leopardi rassicurasse se stesso tentando di demistificare le proprie angosce.

Enrico: Restando in tema di scrittori, non dobbiamo dimenticare  la saga di quegli autori di fantascienza (pensiamo a Jules Verne per esempio) che hanno costruito romanzi d’enorme portata pubblica concependo vita e civiltà inesistenti sulla Luna, peraltro facendocela amare proprio per questo motivo….poi come esseri umani la sentiamo come la piccolina da proteggere, una nostra figlia, da coccolare, redarguire e sculacciare se necessario, un po’ discola ogni tanto, ma sempre della nostra famiglia, non so perché ma noi umani alla Luna siamo affezionati, tanto da farla diventare l’emblema del sentimento più bello che possa esistere.

Marisa:Dici bene.Chi non si è innamorato sotto una notte di Luna? Purtroppo oggi c’è anche il rovescio della medaglia:certi fenomeni come le eclissi lunari non destano nemmeno l’attenzione che meritano, passando inosservate dai più, chiusi in calde casette a guardare magari la TV!

Enrico: La Luna è un astro che mostra solo una faccia  ai terrestri e per millenni ha rappresentato un mistero cosa vi fosse al di là. La Luna ha un periodo di rotazione attorno al suo asse che è circa uguale al periodo di rivoluzione attorno alla Terra (approssimativamente 29 giorni): così dal nostro pianeta possiamo osservare solo la “faccia” visibile della Luna, mentre l’altro emisfero ci rimane costantemente nascosto.

Marisa: Sei stato chiarissimo! Le leggende sulle eclissi poi si sprecano…Ne vuoi sentire qualcuna?

Enrico:Volentieri.

Marisa: Ne ricordo solo alcune…Nella Guinea centrale si crede che un gatto, mettendo una zampa tra la luna e la terra, causi l’eclissi.Nel Siam si ritiene che un Dragone voglia inghiottire la Luna, mentre si verifica un’eclisse, e per allontanarlo orchestrano un incredibile rumore, sbattendo delle caldaie. Stesso intento, seppure diverso metodo, l’hanno i Lapponi, che per far allontanare il Diavolo (Spirito Maligno) che vuole divorare la Luna, tirano armi da fuoco in cielo.

Enrico:Curioso! Questo dimostra come l’eclisse di luna (figuriamoci del sole!), fosse vista come un castigo divino.Se non conosci la causa, il rimedio è equivalente.La colorazione rossa assunta dalla Luna durante un’eclisse totale poteva far pensare metaforicamente ad un astro sanguinante, portatore di sventura,da scongiurare con l’ausilio di esorcismi o pratiche magiche, tutti rituali che hanno attorniato il povero satellite terrestre di un’aurea terrificante, per certi versi.

Marisa:Saprai anche che si narra come Cristoforo Colombo usò le proprie conoscenze in modo furbesco quando si avvicinò alle coste della Giamaica:sapeva che si sarebbe verificata un’eclisse di luna lì a poco(era il 29 febbraio 1504)  e mandò ad avvisare gli indigeni che gli avrebbe tolto il lume della Luna se non gli avessero portato ciò che voleva…Loro non gli credettero e fecero spallucce, come si suol dire e la Luna…si oscurò! Magia! E Colombo ricevette ciò che ambiva,naturalmente!

Enrico:Come dicevo:se conosci un fenomeno,lo spieghi  e,data la natura umana, lo puoi sfruttare.Ma pensiamo a quanto la Luna incida, scientificamente provato, sul globo terrestre.Fin dall’antichità gli studi del moto lunare hanno avuto come oggetto l’influenza che determina il fenomeno delle maree sul nostro pianeta: fenomeno che a sua volta porta con sé problematiche sociali ed economiche non indifferenti, dovute all’abbassamento ed all’innalzamento delle acque che ricoprono l’intera superficie del pianeta.

Marisa: Intanto continuo a rimirare le tue foto:sono davvero belle! Quante odi ispirate dalla Luna!Sarà anche stata mistificata, creando angosce e panico, ma mi torna in mente l’allegoria Filosofica della Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto”:suo padre è il Sole, sua madre la Luna, il Vento l’ha portato nel suo grembo;la terra è la sua nutrice, il padre di tutto, il Telesma di tutte le cose è qui…”.

Enrico:Non ti sembra di andare ‘off topic’, stiamo scrivendo un poema noi adesso!

Marisa: Hai ragione.Ma alla prossima eclisse ci ritroveremo qui e andremo avanti con questo discorso…posso contarci?

Enrico:Se Crono lo permetterà, si! Ho sentito dire che per avere un fenomeno come quello cui abbiamo appena assistito bisognerà attendere il 2026...

Marisa:Anche se fosse, non saremo comunque decrepiti! Pare si verificheranno altri tredici fenomeni, parziali o totali, in questo frangente.Ma il 21 febbraio 2008 chi abita nell’Italia nord-occidentale potrà ammirare un’eclisse totale di Luna. Bisognerà valutare se sarà visibile.

                                                        F I N E

  Note:

1)- Precisamente,questi sono i ‘tempi’ scientifici dell’eclisse in questione:

3 marzo, h 21:16 la luna entra nella penombra

 3 marzo, h 22:30 la luna entra nel cono d'ombra della terra

 3 marzo, h 23:44

 4 marzo, h 00:21 fase centrale, massimo dell'eclisse

h 00:58

 h 02:12 la luna esce dal cono d'ombra della terra 4 marzo,

 4 marzo, h 03:25 la luna esce dalla penombra

(Testo di:Enrico Pantalone e Marisa Uberti. Le foto sono di Enrico Pantalone).

 

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                                                  marzo 2007

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