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Descrizione interno della chiesa di San Bevignate-Perugia

La chiesa,abbiamo già detto,è rettangolare con abside quadrata nella zona orientale.E' munita di due portali ed era collegata al Castello di Ghislero con passaggi sotterranei.Nella torre di quel Castello vi stette prigioniero,per una notte,S.Francesco d'Assisi. Questo passaggio pare fosse ancora presente fino a pochi anni fa,oggi sfugge uno studio approfondito. E' la più importante chiesa templare al mondo,non esistendo nemmeno in Francia tale ciclo di affreschi (qualcosa di simile c'è a Cressac, e a Montsò (Osca,Aragona,nei Pirenei Orientali).Da quanto abbiamo potuto ascoltare dal Priore dei Cavalieri Templari Cattolici d'Italia,Fra Mauro Giorgio Ferretti, la nostra 'straordinaria' guida per la Giornata Auditori del 29 aprile 2006,l'elemento chiave è rappresentato dagli affreschi della controfacciata, in cui anzitutto c'è un elemento che permette di chiarire come fosse strutturato il 'beauceant'dei Templari medievali, poichè si è speculato su come fosse bipartito. Dunque, grazie a questi affreschi, apprendiamo che esso era bianco nella parte superiore(luce)e nero in quella inferiore (tenebre).In mezzo c'è la croce patente rossa dell'Ordine ( deriverebbe da 'patimento' e si rifarebbe a quella che veniva normalmente rappresentata dietro la testa del Cristo sulla croce).Sappiamo che il rosso è il colore della Potenza,della Realizzazione massima (guarda caso questi tre colori- nero bianco e rosso- sono quelli della Grande Opera Alchemica, n.d.r.).

Quando vennero dipinti,l'Ordine era all'apogeo,era la più grande forza multinazionale dell'Occidente. 

Sotto la chiesa vi sono tre pozzi d'acqua: una cisterna si trova a destra dell'abside,una sotto l'altare(che secondo una leggenda sarebbe il pozzo fatto sgorgare da San Bevignate;la terza sul lato di sinistra. Nella parte destra della chiesa,si apre una piccola porticina che conduce in piccoli locali,che un tempo immettevano nella mansione,ora di proprietà privata.

  • Anzitutto va detto che gli unici affreschi relativi al periodo Templare in San Bevignate,che è ricca di pitture murali in realtà,sono quelli della controfacciata e quelli sopra l'abside(la croce templare circondata da 9 stelle) e basta.Tutti gli altri appartengono ad un periodo in cui i Templari non c'erano più,e dunque appannaggio di altri Ordini mendicanti che qui vi avevano avuto sede.Secondo il Barber ed altri Autori,però, aggiungiamo noi,  gli affreschi relativi al periodo templare sono anche diversi altri, come vedremo nel proseguo della descrizione.
  • Per favorire il lettore nella comprensione di quali sono effettivamente gli affreschi templari in San Bevignate,secondo Fra Mauro Giorgio Ferretti, si veda nella galleria delle immagini quelle di dimensioni maggiori,le prime presenti nella pagina.Naturalmente tutto l'insieme è meritevole di descrizione e osservazione,specialmente per noi di 'due passi nel mistero'!
    E' dunque possibile distinguere quattro mani diverse nella decorazione parietale,tre delle quali lavorarono alla chiesa durante la fase iniziale della costruzione(1260-1270).Un quarto artefice,di maggiore levatura artistica,vi lavorò nel 1280 realizzando il ciclo dei Dodici Apostoli.Gli affreschi riflettono il duplice aspetto della vita templare

 

  • Facciata occidentale(controfacciata): rivela più apertamente la propaganda templare.Tre scene spiccano su quanto resta delle immagini. A sinistra del rosone si vede una galea templare in navigazione,della cui identità siamo certi,per via dei due stendardi (beauceant) bianconeri sulla prora. I pellegrini diretti in Terrasanta godono della protezione di tre uomini che vigilano dalla coffa in cima all'albero.Sopra la nave,sulla destra,vi è un libro chiuso tenuto con gli artigli da un'aquila (interpretata come la protezione di San Giovanni a coloro che si imbarcavano sulle navi templari...).Il motivo della 'nave' ricorda alcune cose:1) a livello pratico, che i Templari avevano tre grandi flotte stanziate nei punti strategici del mondo conosciuto (Mediterraneo Orientale e Occidentale,e nel porto de La Rochelle in Francia,sull'Atlantico); 2) la nave è la rappresentazione della Chiesa che, seppur scossa dalle tempeste del mondo, offre possibilità di salvezza a quanti ad essa si affidano...
    Questo affreschi sono attribuiti a un certo 'terzo maestro' di San Bevignate.
  •  Sotto questa raffigurazione,fra palme ondeggianti,un leone affronta un gruppo di monaci vestiti di bianco(insolito per l'Ordine non vederli ritratti in abiti militari)che si trovano nel convento. Il leone è stato variamente interpretato,come incarnazione dei nemici della Fede, e secondo Fra Mauro Giorgio Ferretti, è il demonio.Infatti in 1 Pietro 5,8 (Regola latina) è detto "il vostro nemico,il diavolo,come leone ruggente va in giro,cercando di divorare"(la caccia in quanto occupazione frivola era vietata ai Templari ad eccezione di quella del leone). Ritorna qui anche il riferimento che abbiamo fatto relativamente alla dedicazione di una chiesa precedente in questo luogo,dedicata a San Gerolamo,poichè in un episodio della vita di questo Santo,mentre viveva a Betlemme,aveva tolto una spina dalla zampa di un leone. Il fatto che nell'affresco in questione si veda uno dei monaci che sembra avvicinarsi effettivamente alla zampa del leone per 'togliere qualcosa'(=risanare) osservazione soggettiva d'intende, potrebbe avere un rimando a questo episodio?


Restiamo ancora su questa controfacciata.A destra sotto il rosone,è raffigurata la scena di una battaglia,analoga a quella presente nella chiesa templare francese di Cressac: i Crociati e i Musulmani si combattono fieramente e vi sono scudi e stendardi dei primi, in primo piano.Questa battaglia potrebbe essere riferita all'attacco sferrato dai templari a  Nablus del 1242, battaglia che fu molto pubblicizzata in Occidente,  perchè vinta dai crociati,che ne incendiarono la moschea.

  • La chiesa di San Bevignate reca,come è possibile vedere dalle foto,molti altri resti di affreschi,ancora con i colori molto vivi.Al vertice della parete principale dell'abside sono rappresentati la Vergine con il Bambino assisi in trono contornati da angeli;sotto le finestre,i simboli dei quattro Evangelisti.Al centro,subito dietro l'altare,è dipinta la Crocifissione,che doveva avere- ai lati- i simboli del Sole e della Luna,ormai cancellati.Sulla parete sinistra dell'abside c'è un' Ultima Cena;sulla parete destra che non ha interruzioni di aperture,vi è un Giudizio Universale.Qui si vedono alcuni flagellanti e questo testimonia il fatto che i monaci di San Bevignate non si limitarono ad amministrare i beni Templari,ma svolsero funzioni di assistenza e apostolato presso gli abitanti locali.Nel 1260 a Perugia prese l'avvio un ordine mendicante(fondato da Raniero Fasani),i flagellanti appunto,che predicavano la penitenza flagellandosi in pubblico; i Templari diedero ospitalità a Raniero e al suo gruppo(Raniero forse è presente nel dipinto stesso).
  • Attorno al 1280 venne eseguito il ciclo dei Dodici Apostoli,che si susseguono a intervalli,attorno alle pareti dell'abside e della navata.Ognuno reca una grossa croce in mano.Nella parete sinistra della navata vi sono tre Santi:Maddalena,Stefano e Lorenzo.Non sono messi a caso:i giorni dedicati a questi santi erano infatti le festività che la regola imponeva all'Ordine di osservare.Da vicino,gli abiti dei personaggi sono scalfiti con varie incisioni fatte nei secoli,scarabocchi probabilmente,o piccoli segni di chi volle lasciare la propria presenza qui.
  • Una particolare menzione merita l'angolo destro dell'abside,con la scena di San Bevignate eremita,il titolare della chiesa in cui ci troviamo,particolarmente caro ai Templari.Nella scena egli riceve la benedizione di un vescovo che sembra concedergli il luogo in cui erigere la sua chiesa.Sul fondo della navata che introduce all'abside,sopra un arco a sesto acuto,all'interno di un complesso tema decorativo, si intravedono frammenti della storia di un miracolo attribuito a San Bevignate, quello in cui ridona la vita ad un bambino sbranato da un lupo. Sembra che sotto il presbiterio,che è rialzato rispetto al resto dell'edificio, al di là di quella grata ben visibile a livello dei gradini,nella zona centrale,si trovi l'urna con le spoglie del Santo,che qui viveva. In effetti le spoglie del Santo furono traslate qui dalla Cattedrale nel 1608. Questa cripta sarebbe molto piccola, nemmeno un metro di larghezza per una larghezza di  225 centimetri e sarebbe raggiungibile dalla sacrestia tramite uno stretto corridoio.Il locale, chiuso da un cancello, nel quale sono conservati (dentro un'urna lignea) i resti del Santo,stando agli studiosi,ha le pareti imprecise e grossolanamente intonacate,con decorazioni sono senza apparente valore artistico
  • La presenza delle nove stelle nell'affresco sopra l'abside,secondo Fra Mauro, depone per il concetto che la numerologia era fondamentale per i Templari,che avevano per il numero tre (e nei suoi multipli) una 'devozione'particolare. La numerologia era la lingua segreta di Dio,che ha creato il mondo secondo 'numero, peso e misura'.
  • Al lettore più incuriosito lasciamo la facoltà di visionare l'intera galleria fotografica,molto nutrita,con tutti i particolari che ci è stato possibile cogliere durate la visita.In particolare,il curioso pavimento in pietra rossa, che si dice rifatto di recente(anche se non sembra), disposta a tratti a lisca di pesce e che, davanti all'altare, si dispone in un cerchio all'interno di un quadrato(bicromo),al cui centro è formata una croce. Dietro l'altare,che è di forma rettangolare,in pietra semplice con decorazioni laterali essenziali,vi sono alcune scritte lasciate da visitatori dei secoli scorsi,come 'ricordo'.La curiosa acquasantiera a muro,i fasci slanciati delle colonne,i capitelli con le interessanti tre facce scolpite (angolo occidentale destro),i curiosi dettagli 'a spirale' che fuoriescono dal capitello della colonna situata a metà navata circa,gli effetti chiaroscurali,i simboli ripetuti del fiore della vita,tutto contribuisce a fare di San Bevignate uno dei luoghi più suggestivi e arcani che il passato ci abbia lasciato in eredità.

 

                                                     S.B.61.jpg (24346 byte)

 

                                             (Marisa Uberti)