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Corcagnano (PR) 24/02/2006
Conferenza 'Scie chimiche'

 

 

Recensione di Stefano Panizza(originale con foto 

http://www.centrostudifortiani.it/pr-scie-chimiche.htm)


Ennesima conferenza realizzata dal gruppo Galileo di Parma con la partecipazione del Dr. Claudio Bianchini di Milano, che ha portato la sua preziosa testimonianza sul fenomeno inquietante e poco conosciuto delle scie chimiche degli aerei (in realtà non è stato pubblicizzato un titolo preciso per l’incontro in programma, tant’ è vero che solo l’ immagine riportata sulla locandina ha fatto intuire l’argomento della serata; probabilmente non è stato volutamente esplicitato per creare il giusto clima di attesa e di mistero). 

Personaggio autorevole, il relatore, con alle spalle anni di studio e centinaia di fotografie e riprese filmate per documentare quanto di strano sta avvenendo nei nostri cieli.

La domanda che ha fatto da filo conduttore e a cui si è cercato di dare una risposta è stata la seguente: 

  • quelle strisce biancastre che vediamo fuoriuscire dalla parte posteriore degli aerei mentre ci sorvolano, sono normali scie di condensazione dei motori oppure esse nascondono qualcosa d’altro? 

    La risposta, compiutamente motivata, è stata chiara e al contempo allarmante: in una casistica numerosa e a carattere planetario, non sappiamo cosa stia succedendo ma, soprattutto, tanti, troppi, indizi portano alla conclusione di come la nostra salute sia ripetutamente messa a repentaglio.

    Il problema è che ciò che gli aerei militari, in special modo, e a partire dalla fine degli anni Ottanta, stanno scaricando nell’atmosfera, creando una fitta ed intricata rete lattiginosa e opalescente, non è semplice vapore acqueo che, grazie a particolari condizioni di umidità e temperatura e alla presenza di nuclei di condensazione, si può, in modo normale, formare. 

    Lo dimostrano diverse osservazioni, come sottolineato dal maresciallo dell’aeronautica in congedo, ed esperto meteorologo, Domenico Azzone, gradito e competente ospite a sorpresa, nel suo intervento finale.

  • La stranezza non è tanto dovuta alla persistenza, protratta per ore, delle scie, perché particolari condizioni atmosferiche possono permettere, pur non frequentemente, questo fenomeno.

    E neppure al loro espandersi e ricoprire di un velo la volta azzurra del cielo, perché i venti impetuosi ad alta quota tendono a disperdere la nebulizzazione formatasi in un primo momento. 

    Anche diverse fotografie, inizialmente ritenute un indice probante del manifestarsi di un qualcosa di misterioso, sono, poi, rientrate in un quadro di normalità. 

    Piuttosto è il loro presentarsi a reticolo o scacchiera che non ha nessuna giustificazione in un normale traffico aereo, civile o militare che sia, oppure il loro dipanarsi a frangiatura e, ancora, la loro inaspettata composizione chimica

    Ciò che è inspiegabile non sono, dunque, le loro modalità di apparizione, ormai ripetitive ed identificate, ma i fini ai quali il fenomeno si ispira.

    In altre parole, le scie chimiche degli aerei a chi e a che cosa servono?

    Per quale motivo, come attestato dalle analisi del Dr. Pattera del C.U.N. su campioni liquidi e soldi forniti dal Dr Bianchini e prelevati nel novembre del 2005 in tre diverse località lombarde, l’atmosfera, successivamente al comparire in cielo di determinate scie biancastre, presenta taluni elementi chimici, anomali e potenzialmente pericolosi?

  • Perché vi ritroviamo l’alluminio, la cui influenza sull’attività cerebrale sembra ormai dimostrata? Esso serve, forse, in qualità di conduttore di onde elettromagnetiche, a particolari esperimenti militari nel campo dei radar?

  • E, poi, cosa vi fanno l’argento ed il quarzo? Qualcuno sta cercando, in particolare, di controllare il clima, impedendo le piogge in determinate zone dove, per motivi diversi (politici ed economici) non si vogliono precipitazioni atmosferiche?

    Ma, soprattutto, il prezzo della tossicità di queste sostanze vale la pena di essere pagato?

    E pagato per cosa, visto che sul problema è calata, da parte delle autorità governative, una impenetrabile cortina di silenzio, come dimostrano le tre interpellanze parlamentari (due in Italia, una al consiglio europeo) che non hanno mai avuto una risposta? 

    I dati, dunque, ci sono e sono incontrovertibili, a testimoniare un fenomeno nuovo ma inspiegato nelle finalità.

    Ma è giunto il momento, almeno, che la gente prenda coscienza che, per dirla con le parole del Dr. Bianchini, “...qualcosa di “grosso” sta accadendo ma che nessuno  vuole spiegare...”.

 

Riguardo 'strane scie nel cielo' si segnala,in questo sito,la pagina http://www.duepassinelmistero.com/Strane%20scie%20nel%20cielo.htm

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