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        Intervista al dr. Roberto Volterri

      in occasione dell'uscita dei suoi ultimi tre libri

                                                                   (di Marisa Uberti)

 

Un Archeologo eclettico, un Ricercatore infaticabile, uno scrittore prolifico... Non si riesce a trovare un termine adatto per definire il prof. Roberto Volterri, uno dei pionieri, tra l'altro, della ricerca sperimentale in  Italia. Di quella che per molti suoi colleghi accademici è considerata spesso "tabù", per gli argomenti di confine che egli affronta con l'obbiettivo di comprendere i misteri che ci circondano e, perchè no, anche risolverli. In questo ultimo periodo, lo studioso è nelle librerie con ben tre libri, cosa che non è certo nelle possibilità di molti! Andiamo dunque a conoscere le ultime novità editoriali dalla viva voce del ricercatore, che ringraziamo per la costante disponibilità concessa al nostro sito.

1)- Gent.mo prof. Volterri, eccoci nuovamente a parlare delle sue ennesime fatiche letterarie... Ma lei si diverte a scrivere, non è vero?


R.V. : Il divertimento viene prima di tutto. Divertirsi nell'avere un'idea originale per scrivere un nuovo libro (la “concorrenza” incalza!), divertirsi  a fare le dovute e non facilissime ricerche sui temi trattati, divertirsi ad elaborare un testo che possa apparire "divertente" anche per chi leggerà libro. Altrimenti chi lo sente l'Editore se le vendite sono scarse!

 
2)- Co sa ci può dire di questo nuovo libro? Quale tipo di scienza è quella "nascosta" del titolo?

R.V. : Lo confesso: avrei voluto intitolare diversamente il recente libro "La Scienza nascosta". Avevo proposto "Scienziato pazzo offresi. Risultati garantiti, prezzi modici!" ma l'Editore, il buon Maurizio Zoccatelli delle Edizioni "Il Cerchio della Luna" (info@cerchiodellaluna.it) ha preferito cambiarlo. Pare con ottimi risultati perché ho saputo che il libro sta andando molto bene.

La "scienza nascosta" è proprio quella di alcuni "scienziati pazzi" che sono stati sempre degli incompresi perché le loro ricerche sono spesso state il frutto della loro genialità in perenne contrasto con una logica scientifica procedente a velocità diversa. Nikola Tesla è un esempio emblematico., ma la "nave dei folli" - il libro insomma - aveva molte cabine libere e, pertanto, non è partita con pochi passeggeri!

3)- Quali novità troviamo nel libro, per il lettore appassionato di tali argomentazioni?

R.V. : Ad esempio, nel libro, oltre, al genialissimo Tesla, ho inserito anche un agronomo del nostro Bel Paese, il dottor Aldo Adanti, che vedrebbe la misteriosa Piramide di Cheope come una sorta di "Fuel-cell" molto ante litteram! Insomma come una gigantesca "cella a combustibile" in grado di ricavare energia dal limo del Nilo, dall'azione di speciali batteri, dalla stessa conformazione della piramide. Follie? Forse sì, ma perché dimenticare che della scienza dei Faraoni ancora poco si sa, come dimostrerebbero anche le mai del tutto comprese "pietre delle serpi" di Dendera?
A Tesla e all'agronomo Adanti fa inoltre compagnia un altro "folle ingegno" che risponde al nome di Wilhelm Reich, medico psichiatra americano di origine ebrea che vedeva nell'Orgone la causa ma anche la soluzione a molti problemi di natura medica e fisica. Compresa la possibilità di controllare il tempo atmosferico!
Poi, nel libro ho inserito anche qualche altro "mistero": dalla possibile origine "psicocinetica" dei Crop circles ( ebbene sì, un nostrano ricercatore ha avanzato anche questa ipotesi sulla genesi dei "Cerchi nel grano"!) all'onnipresente SATOR e ai "misteri" che esso celerebbe.

Ce n'è per tutti i gusti, mi creda!

4)- La sua attività di ricerca possiamo considerarla pionieristica, dal momento che già negli anni ‘'70 del secolo scorso lei costruiva strumentazioni per sperimentare le teorie "di confine". Questo suo lavoro prevede una parte sperimentale, come spesso troviamo nei suoi saggi?

R.V. ; La sperimentazione – come ben sa anche l’amico Emanuele Zampetti, della Eremon Edizioni! – è un mio chiodo fisso. Sarà perchè molti decenni or sono, dopo aver letto ciò che c’era da leggere sulla ”Camera Kirlian”, volendo toccare con mano certi fenomeni, non sapevo da dove cominciare poiché nei pochi libri disponibili non c’era una schema elettrico, qualche utile indicazione per “incrociare due fili e due bulloni”, per realizzare qualcosa che potesse farmi verificare come fosse possibile impressionare una carta fotografica con quei fantasmagorici aloni che vedevo nelle pubblicazioni dell’epoca.

Così, forte del fatto che l’Elettronica costituiva e ancor oggi costituisce un parte della mia attività di ricerca, iniziai a progettare e costruire semplici e complessi circuiti in grado di generare le alte tensioni, a frequenze variabili, con cui sperimentare. Sperimenta oggi, sperimenta domani (le dicevo che sono “monomaniaco”!) ne è nato il libro “Psicotronica” (Sugarco 1976), seguito a ruota da “Enigma Uomo” (1977) e, via via, da molti altri libri in cui la sperimentazione ha un ruolo essenziale. Tanto per citare altri “esecrandi” miei lavori, “Manuale di Psicotronica sperimentale “ (Eremon Edizioni), “Archeologia dell’Impossibile” (Eremon Edizioni), “Gli Stregoni della Scienza “ e “Il Laboratorio del Dr. Frankenstein” (ambedue Eremon).

Ma non è finita di certo qui…

COPERTINA-Il-mistero-di-Ges.jpg (45663 byte)5) -In contemporanea è uscito anche un altro suo libro dal titolo " Il Mistero Gesù. Nascita, anni perduti, veri o presunti miracoli, e (forse) morte sulla croce " (Scipioni Ediz.). Un titolo che minaccia di scardinare le certezze della fede... E in forte odore di "scomunica", non le pare? (la prenda con un sorriso).

R:V: Finire sul rogo non fa proprio sorridere, a dire il vero. Parola del buon Savonarola che di roghi se ne intendeva!

Ma., per passare dal faceto al serio, le confesso che il libro non ha alcuna intenzione “malevola” o volutamente blasfema: esso vorrebbe solo presentare al lettore alcune eretiche teorie esposte in passato da serissimi studiosi del Cristianesimo, quali ad esempio il professor John Allegro che nel suo libro”Il fungo sacro e la croce” (Ciapanna Editore) avanzò l’inconsueta ipotesi in base alla quale tutto ciò che è stato scritto nei Vangeli canonici dovrebbe ricollegarsi ad un uso “mistico” dell’Amanita muscaria, fungo velenosissimo dalle quasi incontrollabili proprietà psicotrope. E non dimentichiamo che il professor Allegro è stato uno dei massimi studiosi del “Rotoli del Mar Morto”!

6)- Sull'argomento è fiorita molta letteratura, nel corso del tempo. Ci può anticipare quali sono i caratteri distintivi di questo lavoro e su quali basi ha operato?

R.V. : Nel libro – di imminente uscita per i tipi dell’Editore Felice Scipioni, di Valentano (feliceleggendo@ymail.com) – oltre alle “ereticissime” teorie di John Allegro, trova posto anche una possibile interpretazione di uno strano graffito visibile sul colle Palatino, a Roma, raffigurante un uomo, con una testa di asino, crocifisso – verosimilmente il Cristo – e una curiosa scritta. Ne parlò anche il poeta Giovanni Pascoli in un suo componimento…

Poi c’è qualcosa di interessante sui Magi che… non erano di sicuro tre e non erano affatto Re! Inoltre viene affrontato un altro mistero della storia del Cristianesimo: dove è stato, per ben diciassette anni, un Uomo che ha segnato il corso della Storia negli ultimi venti secoli? In Egitto? Nel Ladakh, dove esistono ancora “tracce” del passaggio di un mistico proveniente dalla Terra Santa? Chissà…

E poi, come è morto sulla croce, se veramente morì in quella tragica circostanza?

Simon Mago, chi era costui? Gesù aveva sul serio dei fratelli, come suggerirebbero alcuni reperti archeologici (più o meno contestati)?

Insomma, in un libro di non moltissime pagine, di piccolo formato (caratteristica questa delle Edizioni Scipioni) ho cercato di racchiudere buona parte dei “misteri” che il Golgota potrebbe raccontare…

7)- Pensa che nuove scoperte potranno dipanare i misteri che circondano ancora la figura di Gesù? Cosa ne pensa della cosiddetta "archeologia biblica"?

R.V. : Dicevo prima che a distanza di duemila anni ancora si parla, si discute, ci si divide su ciò che fu e su ciò che forse fece un Uomo straordinario vissuto in terra d’Israele. Ciò vuol dire che del suo operato, dei suoi “miracoli”  -- a proposito, di certo lei sa che è uscito, un paio di anni fa, un altro mio “eretico” libro intitolato proprio “Miracoli?”(Acacia Edizioni). E il punto di domanda non è stato messo lì a caso… – non molto si sa, ma l’interesse che tali vicende suscitano, anche in chi non ha fede, è vastissimo. E a qualcuna di tali vicende, le più “misteriose” ho dedicato il libro…

COPERTINA-Odissee-di-sangue.jpg (58515 byte)8) E di imminente uscita (ad Aprile) anche un altro suo libro dall’inquietante titolo” Odissee di sangue” (Eremon Edizioni). Di cosa tratta e come è nato?

R.V. : Guardi, gentilissima Marisa Uberti, appassionata indagatrice di tante escursioni nel mondo dei “misteri”, me la caverò citando alcune righe dell’Introduzione al libro “Odissee di sangue”, nato dopo qualche scorribanda, con due “sventurati” colleghi dell’Università, tra i castelli della Transilvania. Il libro  può apparire come un ‘viaggio’ – breve, purtroppo… – tra alcune tra le più atroci nefandezze che l’homo homini lupus può avere commesso nel corso dei secoli. Il ‘viaggio’ parte proprio con una lunga esplorazione   della Transilvania e dei castelli in cui abitò Vlad III Tepeş, l’Impalatore, personaggio al quale si è ispirato il romanziere irlandese Bram Stoker per il suo immortale ‘Dracula’. Prosegue nel castello di Csejthe dove la ‘Contessa sanguinaria’ Erzsébet Bathory assassinò decine e decine di innocenti fanciulle per bagnarsi nel loro rosso fluido vitale alla ricerca di un’eternità che invece la condusse ad essere murata viva. Si potrà poi assistere ad un vero e proprio ‘Synodus horrenda’, ovvero al processo al cadavere di Papa Formoso, conclusosi con la condanna ad essere gettato nel Tevere. Ma era morto da mesi…

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Il dr. R. Volterri in un momento della sua visita in Transilvania, sulle tracce di Vlad Tepes, l'Impalatore

Farete quindi una rapida esplorazione del bosco in cui visse e compì sanguinosi eccidi Elly Kedward, la ‘Strega di Blair’, ‘Vampira’ realmente vissuta alla fine del XVIII secolo  alle cui atroci gesta si ispirò il folle omicida Rustin Parr, reo confesso dell’omicidio di sette bambini perché ubbidiva ai comandi della ‘strega’ che in quello stesso bosco aveva ucciso quasi due secoli prima? E il nome di Gilles de Rais non vi dice nulla? Le sue folli gesta, le sue violenze su innocenti fanciulli compiute nei castelli in cui celebrava anche cerimonie ‘sataniche’ ispirarono Perrault per la stesura della celebre favola ‘Barbablù’. Ma il ‘viaggio’ non termina certo qui, poiché vi attendono altre ‘odissee di sangue’, qualche interessante esperimento sul tema (vede? Sono proprio “monomaniaco”…) e un’interpretazione ‘scetticamente psicologica’ dell’umana follia, dovuta alla quasi “cicappiana” figlia dell’Autore…

Non c’è da annoiarsi!

Marisa U.: Non ci resta che ringraziarla di cuore e invitare i lettori a leggere questi infuocati libri...

R.V.: Buon lavoro!

 

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                                                                                Maggio 2012