St.Sulpice:gli interni
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ST. SULPICE:GLI INTERNI (III parte di 4) di Marisa Uberti

 

Testo e foto di Marisa Uberti.Vietato l'utilizzo se non conforme alle AVVERTENZE/DISCLAIMER.

SULPICE02.jpg (49018 byte)Stelle a sei punte (non tutte orientate allo stesso modo)ci attendono sulla soglia del portale destro,dotato di vetrate colorate.

SULPICEPIANTA.jpg (52551 byte) La pianta della chiesa presenta la parte destra speculare a quella sinistra,come abbiamo accennato nella sezione precedente.Sembra quasi di trovarsi in uno 'specchio'.Le zone numerate corrispondono con la visita partendo dalla prima cappella a destra,e proseguendo in senso antiorario.

La cappella n.1 è quella del Peristilio (non aperta al pubblico),alla quale si accede entrando nella cappella n.2; ho potuto visitarla perchè fortunosamente era aperta per una mostra temporanea di opere pittoriche);vi si trova un bassorilievo raffigurante la morte di S.Giuseppe e quattro statue di Mouchy,che era nipote di Pigalle(che ha scolpito le due acquasantiere, che poi vedremo).Spesso la cappella n.1 viene indicata essere quella chiamata 'degli Angeli'ma non è corretto.
Cappella n.2 o dei Santi Angeli; a dispetto del nome,presenta le pareti dipinte con scene di lotta,dal famoso artista parigino Eugène Delacroix(1798-1863),che vi lavorò dal 1850 al 1861:La lotta di Giacobbe con l'Angelo,a sinistraSULPICE03.jpg (29678 byte);San Michele che annienta il demone,nel tondo della voltaSULPICE05.jpg (29340 byte);

La cacciata di Eliodoro dal TempioSULPICE04.jpg (56719 byte). Delacroix ha realizzato molte opere,di cui varie presenti al Louvre di Parigi,ma queste presenti a S.Sulpice hanno destato particolare curiosità: una di esse viene citata nel 'Serpent Rouge' (1).

La 'settima sentenza' ,espressione usata nell'enigmatico testo, appare fin troppo facile individuarla nella VII stazione della 'Via Crucis' di S.SulpiceSULPICE06.jpg (26682 byte),dove troviamo scritte le parole usate nel 'Serpent Rouge'.In questa chiesa la 'Via Crucis' è costituita da semplici numerazioni accompagnate dal titolo e scandite da frasi correlate tratte dal Vangelo.Nessuna raffigurazione iconografica e,cosa da rilevare,tutte le stazioni sono poste al contrario del tradizionale percorso da sinistra a destra;infatti,a S.Sulpice, seguono un andamento inverso, da destra a sinistra (come nella chiesa di Rennes le Chateau, tanto per fare un esempio). 

La terza cappella è quella del Purgatorio,con affreschi di Heim(1845)e una Pietà,di Clasinger.Particolare curioso:vi si trova una cassetta per le offerte,SULPICE56.jpg (25585 byte)per le 'anime del Purgatorio'(ma chi sarebbero?),che è stata riscontrata anche (e pare solo)anche in un'altra chiesa francese, quella di Rennes le Chateau.

 

Cappella n.4,di S.Giovanni Battista de la Salle,contemporaneo del curato Olier,fondatore di S.Sulpice e forse in 'società'con lui e con altri personaggi (futuri Santi)nella Compagnia del Santo Sacramento,fondata nel 1630 a Parigi con scopi politico-religiosi,tendenzialmente riservata,che si proponeva di combattere le piaghe della società del tempo,come la povertà e il vagabondaggio.Non sappiamo quanto 'ramificata'e addentrata,perchè ebbe vita breve(fino al 1660), ma non è escluso che abbia continuato a operare sotto altre 'spoglie'.

Cappella n.5 di S.Giovanna d'Arco.In realtà è dedicata anche a S.Maurizio,di cui abbiamo degli affreschi del relativo martirio (di Vinchon).In questa cappella vengono ricordati anche i parrocchiani morti durante la prima guerra mondiale.

Cappella n.6 di S.Giovanni Battista,che contiene la statua del santo e il monumento ad uno dei curati di S.Sulpice,M.Languet de Gergy,che lo fu dal 1714 al 1748,voluto dai parrocchiani.Qui si trova anche una tinozza che forse conteneva dell'acqua benedettaSULPICE17.jpg (22975 byte)

 

Al numero 7 c'è il transetto sud.SULPICE37.jpg (41894 byte)In questo punto la chiesa si allarga e si notano cose un poco 'strane':un confessionale trasparente (e la riservatezza? Molto ampio per essere un confessionale,veramente),i due dipinti giganteschi di Emile Signol,venuti alla ribalta per la singolare presenza-su quello della parete sinistra-della firma dell'autore con la N al contrario

(a dx, dipinto dell'Ascensione,N diritta,SULPICE13.jpg (31331 byte)  e della SULPICE08.jpg (28432 byte) La curiosità aumenta osservando che nel transetto Nord vi sono altri due dipinti di Emile Signol,di cui uno(La crocifissione di Gesù)ha la firma di Signol con N dirittaSULPICE34.jpg (29899 byte) SULPICE31.jpg (40264 byte) ma nell'iscrizione posta sopra la croce la N è al contrario;le scritte sono in realtà tre,in greco,ebraico e latino) .mentre quello a sinistra della parete, Il Tradimento di Giuda, presenta la N inversa,in diagonale con quello del transetto sud).Ha un significato nascosto tutto questo o che, perlomeno, ci sfugge? Può un artista autografarsi una volta in un modo e una volta in un altro? Può averlo fatto senza intenzioni precise? E' un puro caso che i due dipinti si 'incrocino' vicendevolmente? Quando ho visto le 'firme' sui dipinti attribuiti a Signol in S.Sulpice,qualcosa mi ha suggerito che non erano state fatte da lui. Intendiamoci, non sono un'esperta di arte nè tantomeno un critico nel campo, ma ho questo dubbio: perchè firmarsi  EM SIGNOL in stampato maiuscolo,quando in altri dipinti la sua firma è per esteso e in corsivo? Ho voluto infatti cercare se questa fosse una caratteristica dell'artista ma nei quadri che ho potuto reperire attribuiti a lui,a parte la fatica di trovare la sua firma,sempre molto piccola e discosta, Signol si firma in corsivo e per esteso (Emile Signol) e senza data a seguire(per vederne alcune si vada alla pagina dedicata alla N inversa di questo sito).

Se osserviamo bene,le quattro firme di SIGNOL in S.Sulpice non si somigliano, nemmeno nell'esecuzione della data (i numeri sono vergati in modo diverso), e sono troppo in vista. Perchè l'artista avrebbe dovuto compiere un così drastico 'cambiamento di rotta', mi chiedo? Va ricordato che i dipinti di S.Sulpice datano 1872 e 1876, quattro anni li separano e molti di più separano i dipinti in cui Signol si firma in corsivo e per esteso e questi(ammesso che queste siano le sue firme originali). Signol potrebbe aver avuto delle esperienze esistenziali,artistiche,umane,etc. tali da spingerlo a rivedere il proprio mondo interiore,nel frattempo,e aver voluto lasciare un 'segno'del suo cambiamento? Gli artisti sono estrosi,d'accordo. Tutto è possibile. Se gli esperti hanno attribuito a Signol i quattro affreschi di S.Sulpice,mi adeguo,certamente, ma la firma che portano è veramente la sua? Forse non era localizzata lì e non vergata in quella maniera,forse per restauri resisi necessari fu rifatta in seguito ma perchè con una N inversa per parte? Esistono forse altri dipinti di Signol in cui si è firmato a tale guisa? Dove sono? Più ci penso e più mi sembra tutto così 'studiato' in questa chiesa, ma da chi? E perchè? A questo non è al momento possibile dare una risposta concreta,ma nella sezione relativa alle 'N'inverse' vedremo come questa 'caratteristica' non sia in realtà così isolata e peregrina,anzi...

Nel transetto si trova anche un altro confessionale,tradizionale,in legno,che reca una bella stella a cinque punte sul frontoneSULPICE12.jpg (33775 byte) e un'altra stella simile è scolpita su un decoro della volta SULPICE16.jpg (30797 byte)

Ma le sorprese non sono finite in questo transetto,e vediamo come-sotto il dipinto di Signol della parete ovest(destra),sia stata ricavata una specie di 'apertura' ma...per andare dove?SULPICE09.jpg (44305 byte) SULPICE10.jpg (130830 byte)  Si ha l'impressione che anche il marmo sia stato tagliato,ma com'è possibile? La sorpresa si riavrà nel transetto nord...SULPICE11.jpg (115250 byte)dove c'è la medesima 'caratteristica'.

L'occhio scappa al pavimento,e poco più avanti notiamo qualcosa di assai singolare,un grosso foro nella mattonella,SULPICE51.jpg (26275 byte)che appare anche fuori luogo dato che la gamba di una sedia potrebbe anche finirvi dentroSULPICE52.jpg (36449 byte)! La zona è coperta da sedie,ci troviamo di fronte all'altare e,dall'altra parte della chiesa,di fronte a noi, c'è il famoso obelisco di San Sulpice.Il foro è molto profondo(un ombrello ci è entrato tutto fino al manico,probabilmente sotto c'è la cripta)e vi proviene aria fredda.La lastra pavimentale su cui si trova è stata visibilmente cementata (non si sa quando ovviamente)SULPICE53.jpg (25219 byte).SULPICEOBELISCO30.jpg (124735 byte) Il foro pavimentale rispetto alla posizione dell'obelisco (la freccia aiuta a individuare il foro sul pavimento).

Faccio anche presente ai gentili lettori che il pavimento della chiesa di S.Sulpice presenta una eterogeneità di mattonelle pavimentali che in pochissime (se non in nessuna) altre chiese ho visto. Inoltre, si notano,camminando,molte altre linee incise (oltre alla meridiana,che è inequivocabile perchè di rame),e se per una(nella foto seguente,al centro tra la linea di rame e quella bianca) c'è la spiegazione(vedremo nella  sezione apposita, dedicata all'obelisco e alla  meridiana, (corredata di numerose foto),trattandosi dell'antica linea che il predecessore di Le Monnier aveva segnato, per altri 'segni'incisi sul pavimento,invece, la spiegazione  sfugge.SULPICEOBELISCO21.jpg (23029 byte)Ad esempio,questi segni che paiono tracciati con un gesso bianco(ma non sono rimovibili col piede)SULPICE35.jpg (21923 byte)(ho evidenziato con due frecce nere)

Vicino al portale del transetto sud,inoltre,vi sono alcune lastre pavimentali che recano incise numerazioniSULPICE50.jpg (25644 byte)(si osservi soprattutto la parte a sinistra,nella foto) forse appartenenti alle misurazioni incise al tempo in cui furono collocati lo gnomone e la meridiana?

Numero 8, Sagrestia delle Messe.Attualmente vi si trova una rivendita di brochure della chiesa,in molte lingue meno che in italiano ma la cortese signora ci ha fornito comunque un piccolo opuscolo informativo nella nostra lingua.Il locale è decorato da belle boiseries Luigi XV. Appena a destra dell'entrata, c'è il medaglione con la lapide di M.Olier,fondatore di S.Sulpice. Sarà un caso ma Signol, Olier e le lettere S e P (contenute negli ovali delle vetrate semicircolari che ornano dall'alto i transetti;nelle foto,quello nord SULPICE40.jpg (42121 byte)e quello sudSULPICE49.jpg (21237 byte) ),sono citate nel già menzionato 'Serpent Rouge'.(2) Per la precisione, non si tratta di lettere singole:la S gialla è accompagnata da una S celeste e la P celeste è accompagnata da una S gialla.Per la chiesa,sono le iniziali di San Pietro e San Sulpice...

Del resto,se ci si guarda un po' attorno, gli arredi stessi sono 'marchiati' con queste sigle in modo direi ossessivo,comprese le sedieSULPICE36.jpg (22842 byte)la spalliera di una sedia con due S affrontate(una dritta e una speculare,rovesciata) divise da una croce di Lorena(generalmente attributo vescovile; questa chiesa non mi risulta sia cattedrale).

Numero 9,Cappella di S.Denis, con affreschi di Duval (1859)e una vetrata del 1692.Una lapide ricorda i Sulpiziani massacrati il 2 settembre 1792.

Tra questa cappella e la successiva c'è un ambiente particolare,di cui abbiamo accennato nella prima parte di questo lavoro. Separato dalla chiesa da una porta con sopra una stella a cinque punte,sembra che porti all'esterno invece conduce sia ai bagni per i visitatori che alle scale. Reca un biglietto su cui è indicata una freccia e solo 'Cappella dell'Assunzione'. Varcata la soglia,ci si ritrova davanti a svariate porte e a delle scale. Ma non solo scale che scendono nei sotterranei,come questaSULPICE18.jpg (50538 byte) bensì anche scale a chiocciola che salgonoSULPICE21.jpg (20508 byte)!Notare la perfetta spirale disegnata dalla tromba delle scale fotografata dal basso(quanti altri pianerottoli con relative porte ci potranno essere durante il percorso della lunghissima spirale?).SULPICE22.jpg (29541 byte)Questa è  la porta di accesso probabilmente alle scale a chiocciola che portano ai piani superiori,interdetta al pubblico.

Purtroppo l'occhio non è arrivato fino in cima, ma in compenso sono riuscita a scendere per la scaletta che porta alla cripta.Scendendo pochi gradini,lasciandoci sulla destra i bagni,sempre sulla parete destra c'è la porta che immette alla Cappella dell'Assunzione,che apre solo in orario di S.Messa. Quasi di fronte, a sinistra ma più in basso,c'è un cartello SULPICE23.jpg (42835 byte) CRIPTE DE L'ENFANT JESUS (la foto è mossa ma il momento era scottante,nessuno c'era in quel locale e non sapevo se potessi starvi e per quanto,prima che qualcuno venisse a 'richiamarmi'.Avevo la sensazione di aver 'lasciato la dritta via'e di aver imboccato un sentiero impervio...). Il termine 'enfants' può significare sia 'bambino''che 'figlo',dunque: Cripta del Bambin Gesù. Non avevo speranza di trovare la porta aperta,in fondo alla scala, ma mi sono avvicinata ugualmente.Ci sono due porte,una a sinistra,che ho potuto fotografare e,schiarendo al massimo, si vede questoSULPICE20.jpg (56840 byte),forse porta a locali di servizio. L'altra è una porta con un vetro, attraverso cui ho scattato questa foto, che ho poi schiarito e cercato di rendere visibile.EccolaSULPICE19.jpg (849153 byte)  Si vede un ambiente per nulla grezzo,si distingue un arco sulla destra (e in prospettiva sembrerebbero scorgersi dei sarcofagi dietro l'arcata ma è impossibile definirlo con certezza); un pavimento che riflette la luce che entra da un' apertura semicircolare e forse, con un po' di pazienza, si potrebbero individuare altri dettagli.Ciò che sembra di capire, è che l'ambiente sia vasto.Arriva qualcuno,risalgo prima che mi venga detto di farlo, ho una strana sensazione ma cerco di non darvi retta.Proseguo la mia visita della chiesa e mi riprometto di ritornare a S.Sulpice quando ci sarà orario di Messa nella cappella dell'Assunzione (alle 18.45).(3)

Mi resta però una domanda in sospeso:se c'è effettivamente 'qualcosa da nascondere', perchè installare i servizi igienici proprio nel luogo di accesso alla cripta? Chiunque(anche se essi non sono indicati dall'esterno come servizi igienici) può accedervi e così 'scoprire' quanto sto scrivendo io.Credo che questo accesso non sia l'unico che porta nei sotterranei,dunque.

Numero 10 Cappella di S.Martino,ha affreschi del 1863 e una vetrata del 1692 che rappresenta S.Fiacre,patrono dei giardinieri...
Numero 11 Cappella di S.Genevieve,la patrona di Parigi.Conserva una vetrata del 1691 e affreschi di Timbal del 1864.
Numero 12 Cappella di S.Anna,anch'essa con una vetrata originale (1691)e affreschi del 1864(Lenepveu)
Numero 13 Cappella della Vergine.SULPICE57.jpg (25637 byte)Proprio da qui iniziò la costruzione della chiesa,a cui concorsero vari architetti (Le Vau, Servandoni,de Wailly).Le pitture murali sono di C.Van Loo ai lati dell'altare; J.B.Pigalle scolpì la Vergine con il Bambino nel 1794. Il rilievo si M.A.Slotz, davanti all'altare,rappresenta le Nozze di Cana (1730). Come tutto in questa chiesa,anche questo ambiente presenta la parte destra speculare a quella sinistra e,dunque,ciò che c'è da un lato c'è anche nell'altro,ad esempio le finestre,hanno la medesima lavorazione e simbologia:SULPICE24.jpg (24452 byte) (destra)SULPICE27.jpg (42668 byte)(sinistra) Una bella MA intersecate...riprodotte anche sui vari arredi SULPICE26.jpg (39286 byte) Ho notato anche -sia a destra che a sinistra- il simbolo del Pellicano che alimenta i suoi piccoliSULPICE25.jpg (38329 byte) Anche se non è raro trovare questo simbolismo in una chiesa,ma nemmeno tanto frequente,si deve dire che il pellicano non viene mai citato nei Vangeli Canonici e solo nel versetto dei Salmi (102.7) dell'Antico Testamento se ne fa menzione.Nel Dizionario delle immagini e dei simboli biblici edito dalle Edizioni Paoline non è preso neppure in considerazione. L'allegoria con Cristo comparve nei testi abbastanza tardivamente.Eppure qui assume un risalto particolare,così dorato e in primo piano,su entrambi i lati della Cappella della Vergine. Il Pellicano ha però una valenza esoterica preminente. 

 

Sul pavimento, proprio dietro il coro, di fronte alla Cappella della Vergine, ci sono botole di legno provviste di maniglie,che portano presumibilmente alla solita cripta. SULPICE29.jpg (29147 byte)Ma capire su quanti 'strati' si snodino i sotterranei di Saint Sulpice è alquanto arduo.

Numero 14 Cappella di San Luigi,dove si venera però S.Teresa di Lisieux;ha una vetrata del 1691 e affreschi di Matout (1870).
Numero 15 Cappella di San Giuseppe,con affreschi di C.Landelle del 1875 e una vetrata del 1693SULPICE30.jpg (46755 byte),con una rara icnografia di S.Giuseppe con in braccio il Bambino.
Numero 16 Cappella di S.Carlo Borromeo,con vetrata del 1686 e pitture del 1886.

Su una porta che reca la 'solita'stella a cinque punte,c'è un cartelloSULPICE28.jpg (20703 byte) Si tratta probabilmente di un'entrata (o uscita) ma per 'diverse circostanze' i reggenti della chiesa si sono visti costretti a chiuderla.Quali circostanze?

Un'esclusiva?

Più o meno in questo punto,sul pavimento,ho rilevato la presenza di una lastra ben diversa dalle altre e che è insolito trovare qui:una lastra con iscrizioni! Penso che ben pochi se ne siano accorti e spero che chi legge non prenda la foto solo per aggiungerla a qualche lavoro personale,ma abbia voglia di provare a capire,insieme a me, cosa ci sia scritto.Ritengo che essa possa provenire da materiale di reimpiego e che appartenesse ad un'iscrizione più lunga. Perchè si trovi incastonata proprio in questo punto,a ridosso del coro, lo ignoro.Sulpis 04.jpg (21099 byte)(il mio originale è a colori ma li ho tolti perchè si evidenziano meglio le parole).

Esiste anche un'altra lapide pavimentale iscritta,che ho trovato nella chiesaSulpis 06.jpg (17368 byte) Ma la lettura è resa alquanto difficoltosa dalla non elavatissima qualità dello scatto.

Proseguiamo...nella visita

Numero 17 Cappella di S.Giovanni,con affreschi di Glaize (1859)e vetrata del 1692.
Numero 18 Sagrestia dei Matrimoni (chiusa al pubblico).Come la sagrestia delle Messe,prima del 1730 era una Cappella.Una nicchia e una falsa finestra furono aggiunti per abbellirla,ma questo è impossibile da verificare per i visitatori normali(probabilmente vi vanno gli sposi quando devono firmare i documenti matrimoniali?).
Numero 19 Transetto Nord.Qui vi si trova l'obelisco prolungato dalla meridiana,datato al 1744;i dipinti di Signol che abbiamo visto parlando del transetto sud e SULPICE38.jpg (26630 byte)curiosa è la prospettiva in cui si pone questa statua di San Pietro,maestosa,collocata nel mezzo del transetto NORD,che divide idealmente lo stesso in due parti:alla sinistra di S.Pietro rimane il dipinto di Signol della Crocifissione di Cristo(N corretta),alla sua destra Il Tradimento di Giuda (N inversa).S.Pietro tiene in mano due chiavi voluminose e,sul piedistallo o basamento della statua,, su ciascuno dei tre lati(il quarto è muto) vi sono iscrizioni dedicatorie, di cui una è ripresa da una frase del curato OLIER, che recita: CELUI QUI N'A PAS UNE MEME DOCTRINE AVEC ST. PIERRE ET SON SUCCESSEUR  N'EST PAS  VERITABLE ENFANT DE L'EGLISE (J.J.OLIER) che equivale a:Colui che non segue una stessa dottrina con S.Pietro e i suoi successori, non può autenticamente dirsi figlio della chiesa.SULPICE39.jpg (51317 byte) 
Numero 20 Cappella del Sacro Cuore,che è la prima cappella eretta a Parigi in onore del Sacro Cuore.La boiseries e il confessionale sono del 1700.
Numero 21 Cappella di S.Vincenzo dè Paoli,colui che ebbe stretti legami con Olier e con la parrocchia. La stauta(1857) di Cabuchet ritrae S.Vincenzo con dei bambini,poichè la storia ci dice che egli svolse opera caritatevole a favore dell'infanzia abbandonata,,ma anche di infemi,poveri,galeotti,combattendo il protestantesimo e il giansenismo.Fondatore della Congregazione dei Preti della Missione (Lazzaristi)e delle Figlie della Carità (Dame di S.Vincenzo);la sua festa ricorre il 19 luglio.Pare che con Olier avesse fondato anche la Compagnia del Santo Sacramento,di matrice politico-religiosa.I dipinti della cappella sono di Guillemot(1825). Anche i 'bambini di St.Vincent' sono menzionati nel 'Serpent Rouge'(vedi nota 2).
Numero 22 Cappella di S.Paolo,che conserva affreschi di Drolling e la statua di Revillon (1850).Vi è un Cristo in croce,opera di Derdrè.
Numero 23 Cappella di S.Francesco di Sales,rappresentato da Hesse(1860),predicò proprio a S.Sulpice nel 1619(nell'antica chiesa).Egli benedì il giovane Olier a Lione, nel 1622.
Numero 24 Cappella di S.Francesco Saverio,decorata da Lafon,nel 1859
Numero25 Cappella dei Battesimi o del Battistero,chiusa al pubblico.SULPICE44.jpg (30375 byte)Come la cappella del Peristilio,è considerata un buon esempio dello stile Luigi XIV.Prima di accedere a questa cappella,che come ho detto è chiusa al pubblico,  in questo periodo si possono vedere (nella cappella di Francesco Saverio) icone sulla S.Sindone di Torino con alcune didascalie ma non ho ben compreso il motivo(tutto è rigorosamente scritto solo in francese).

SULPICE54.jpg (25956 byte) Il meraviglioso pulpito a doppia scalinata,situato nella navata laterale destra.Guardando al di sotto della lavorazione plastica dorata,si può scorgere la finestra ovale del transetto nord, su cui spiccano le lettere S e P.

 

SULPICE07.jpg (30324 byte)SULPICE43.jpg (40006 byte)SULPICE42.jpg (35704 byte)SULPICE41.jpg (74445 byte)Alcune stazioni della 'Via Crucis'di S.Sulpice,nell'ordine la VI,l'VIII,la XIII e la XIV. Apparentemente senza particolari degni di interesse 'mysterico',potrebbero in realtà rivelarsi sotto un'ottica diversa.La ricerca serve anche a questo:impegnarsi nella comprensione delle cose.Un fatto mi pare evidenziabile:questi pilastri non sono sempre stati così,si notano segni di precedenti utilizzi,forse in origine erano decorati o avevano le classiche 'stazioni'(magari di legno scolpito),però ricordiamo come la Rivoluzione abbia depredato questo Tempio di molti dei suoi primitivi e ricchi arredi.La Via Crucis di S.Sulpice è illustrata in senso inverso al tradizionale,come ricordato sopra.

Le acquasantiere di S.Sulpice,all'ingresso della navata sono foggiate su un ideale 'marinaro' e ricordano (almeno a me) vagamente l'aspetto di un corpo umano (femminile?) inginocchiato e abbozzato(soprattutto viste da lontano).Le sculture,di PIGALLE, poggiano su un basamento grigio grezzo,sono di marmo lucido e terminano con la conchiglia che raccoglie l'acqua benedetta. La scultura di destra reca un simbolo assai vistoso, che è la piovra a otto tentacoli,situata nella parte superioreSULPICE46.jpg (39900 byte)

La scultura di sinistra presenta un voluminoso granchio nella parte destra SULPICE47.jpg (30503 byte)(sinistra per chi guarda di fronte).Queste due opere,entrambe di J.B.Pigalle,meritano un approfondimento che in questa sede non può essere fatto.

E chiudiamo la visita dell'interno di S.Sulpice con uno sguardo in alto:SULPICE45.jpg (31716 byte) curiosamente c'è una spirale ad attenderci...

Non sappiamo realmente se e cosa celi di arcano questa chiesa parigina; le singolarità ci sono, abbiamo cercato di palesarle; gli interrogativi restano. All'uscita, mi riecheggia nella mente  una frase letta all'interno, vicino allo gnomone,la quale - nel momento che sto vivendo- mi concede la libertà di uscire all'esterno. "Nessuna nozione mistica può derivare da questo strumento astronomico,eccetto la consapevolezza che Dio il Creatore è il padrone del Tempo".

 

NOTE:

(1)-Serpent Rouge,segno della Vergine:Io ero come i pastori del celebre pittore Poussin, perplesso davanti l'enigma: "ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue, vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale.  Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo!  Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei  quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra,  ecco il segno che DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che una mano aveva tracciato:ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO. Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso
dell'eterna Dama Bianca delle Leggende".
Nonostante  mi sia sforzata di trovare queste 'impronte' fisiche,ammesso che vi possano essere,non ne ho rilevate di particolarmente illuminanti,mentre credo che il senso allegorico della frase ma soprattutto quello dei dipinti sia innegabilmente da sottolineare. S.Michele che annienta il drago è assimilabile a Ares-Marte, Cadmo, Perseo, Ercole, Longino e San Giorgio,tutte metafore del principio maschile o zolfo che affronta,armato di spada,il drago mercuriale; In particolare,Giacobbe lotta con l'Angelo appare un chiaro richiamo al mistero del conflitto delle forze di repulsione e di attrazione,per giungere all'equilibrio dell'Uomo e per estensione  dell'Universo,al bilanciamento delle sue forze(le due nature opposte devono riunirsi per ottenere l'Unità originaria).I quattro cavalli citati nel Serpent Rouge potrebbero essere una metafora usata per indicare i quattro elementi (aria,acqua,fuoco e terra) e con l'espressione 'le quattro impronte sulla pietra' alludere ad uno stadio più avanzato dell'Opera Alchemica,contraddistinto dalla 'stella del grifone', paragonabile al motto 'in hoc signo vinces': l'artista -arrivato a questo punto- è sulla strada giusta per la realizzazione dell'Opera. Is(=Isis o Iside) rappresenta idealmente la 'calamita' o  mercurio dei saggi. 

(2)-Serpent Rouge,segno dello Scorpione:"Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em.
SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario
da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri.
Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell'S,poi dall'S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un  polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro. Maledizione,io comprendo la verità. E' il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?

(3)- Sono tornata a S.Sulpice tre giorni dopo ma ancora in orario in cui la Messa nella cappella dell'Assuzione non era iniziata e non ho potuto fermarmi. Rammarico!

 
Testo e foto di Marisa Uberti.Vietato l'utilizzo se non conforme alle AVVERTENZE/DISCLAIMER.

 

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