Bamberga:le colonne ofitiche del duomo
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Inquadrare la città di BAMBERGA

La cattedrale in un'immagine antica. Si eleva in posizione dominante, essendo eretta su una collina, ed è caratterizzata dalla fusione di due stili: il tardoromanico e il gotico francese.

Bamberga è costruita intorno ad un nucleo storico eccezionale, che si estende su sette colli come Roma. La cittadina è bagnata dal fiume Regnitz, ed è attraversata da due ponti di collegamento, Untere( il ponte basso in stile barocco) e Obere (il ponte alto). .La città di Bamberga nacque "ufficialmente"nel 902 d.C., quando la famiglia Babenberg vi si trasferì portandovi la propria residenza. Da allora la città crebbe e prosperò durante la Guerra dei Trent'anni, che vide la popolazione schierarsi con i cattolici. A Bamberga sono molti i luoghi dove incantarsi, dalla scenografica Domplatz (la piazza del Duomo) con l'imponente Cattedrale a quattro torri (veduta della parte orientale;proprio all'interno dell'abside vi sono le colonne annodate, nel Coro di San Giorgio), e l'antico palazzo Vescovile(XV-XVI sec.) , di cui si vede uno scorcio (dalla terrazza del Duomo). Qui, in origine, sorgeva la Fortezza del Kaiser Enrico II (figlio del duca bavarese Enrico il Litigioso), personaggio fondamentale per Bamberga, che elesse -nel 1007-a vescovado feudale. Oggi qui ha sede il museo storico della regione. 

Angoli pittoreschi se ne trovano molti, come la Klein-Venedig (la "piccola Venezia")Bamberg-Klein-Venedig.jpg (5652 byte), un quartiere di case di pescatori, tutte abbellite da vasi di gerani ed è la zona della città dove si gusta la caratteristica birra locale, la Rauchbier; o il giardino pensile della Kirche St Michel (Michaelsberg), una chiesa in collina che sorge sui resti di una antica Abbazia benedettina del 1015; oggi la si ammira nel suo stile barocco.  E' molto bella e scenografica, e all'esterno ha una fontana con una statua raffigurante HERMES che tiene in mano il caduceo con le ali dorate. Dal camminamento esterno, si gode una magnifica vista sulla città e sulle quattro guglie del Duomo Caratteristica aiuola a forma di stella a otto punte geometricamente imbastita di fiori variopinti. Del resto, i vegetali sono la specialità dei Monaci che ancora gestiscono il complesso (Convento e Collegio, Museo): sul soffitto della Chiesa (che apre solo due giorni alla settimana, ma per fortuna li ho azzeccati!) sono raffigurate circa 600 specie di piante medicinali, e la decorazione prende il nome di "Giardino Botanico".

Nella "Heilig-Grass-Kapelle" della Chiesa, ho trovato varie lastre pavimentali consunte dal tempo e dall'usura, sicuramente sepolcrali, che recano incise iniziali, date, numeri e simboli che forse si riferiscono alle tombe di coloro che costruirono questa chiesa, Maestri Costruttori o semplici Artefici delle opere Edili Bamberghesi. Ne ho fotografate alcune:Bamberg44.jpg (17814 byte) Bamberg45.jpg (14725 byte) (clicca)

Queste lastre si trovano in detta Cappella, dove una scenografica composizione al centro della sala attira sicuramente l'attenzione, sviandola dal resto(parte del pavimento resta coperto dalla pedana in legno su cui è montato questo lavoro artistico). La scena raffigura Cristo deposto nel sepolcro,  su cui si erge una piattaforma con sopra un globo attorno a cui si snoda un serpente;due cherubini alati stanno ai lati. Dal globo dipartono scintillanti elementi  che si riuniscono in una corona, sopra la quale in posizione di massima preminenza c'è Dio, che con la mano destra scaglia fulmini d'oro, in un tripudio di raggi luminosi, in cui un triangolo fa da centro. La particolarità di tutta la scenografia (per la quale è rintracciabile l'interpretazione esoterica), è che gli 'dei' sono in realtà due:uno da un lato,e uno dall'altro, speculari a sè stessi.Bamberg53.jpg (12045 byte) Bamberg43.jpg (14231 byte)(clicca)

La cittadina andrebbe gustata adagio, senza fretta, per carpirne i segreti più reconditi e dissetarsi camminando per le sue viuzze dalle case colorate ,con i balconi in legno e i fiori alle finestre, un po' come a Wuerzburg. La zona 'sa' di nord Europa, si sente, si vede, lo si respira. Eppure siamo ancora -geograficamente parlando- nella Germania meridionale, nell'antica Franconia, oggi assimilata alla Baviera.Nelle sue piazze, per le sue vie, mi è sembrato di rivivere il passato, ho percepito quel gusto antico di Cavalieri e Monaci, come se dagli angoli risuonassero i calpestii dei cavalli, e mi aspettassi da un momento all'altro di vederli spuntare e attraversare di corsa la strada per arrampicarsi sull'erta che conduce alla Cattedrale.

Camminando, ho fatto anche l'incontro con singolari colonnine che recano un fascio 'annodato' orizzontalmente. Bamberg38.jpg (13572 byte) (cliccare) Le sculture sono sia sul davanti che in laterale di questo 'zoccolo' in pietra, che alloggia una scena di "Passione" (vi è Gesù nell'Orto degli Ulivi che si rivolge a Suo Padre e alcuni Discepoli che dormono).Una scena molto suggestiva, anche se appare complessivamente in stato di degrado. Il soffitto del tempietto (o cappellina) doveva essere originariamente dipinto in azzurro a stelle, per replicare la volta celeste, di cui oggi restano solo residui cromatici, così come sulle statue. 

Particolari ve ne sono molti, che restano da approfondire, anzitutto la tipologia di colonnina, che non ho mai incontrato prima; sull'archivolto della cappellina sono collocati -rispettivamente a destra e a sinistra-un volto umano e uno 'demoniaco'. Come si accedeva alla loggetta? Cos'era questo luogo? Oggi c'è un cancelletto in ferro, ma senza scale o accessi. La si vede così, come 'sospesa' attaccata alla costruzione (la chiesa è Obere Pfarrkirche,chiesa del XIV secolo sorta su una precedente, probabilmente dedicata alla Vergine). Bamberg39.jpg (21093 byte) Nella base del primo pilastrino a destra sono incise le lettere che si vedono in questa foto, cosa significano e quando sono state apposte? Bamberg40.jpg (13615 byte) Mi ha incuriosito anche questo cerchiolino contenente due simbolismi di incerta decifrazione.L'incisione è sul muro accanto alla suddetta 'cappellina'.

Il Duomo di Bamberga, il duomo degli Hohenstaufen

Ha ricevuto il titolo di "Basilica Minore" e con la sua mole è l'emblema della città, che sovrasta. E' uno dei più grandi e antichi monumenti della Germania e dell'Europa; dal punto di vista della storia sipirituale, si annovera tra i più grandi edifici religiosi tedeschi del Medioevo; una basilica medievale a tre navate, con un transetto occidentale e due cori, situati ognuno tra le due torri.La costruzione è consigliabile osservarla da est a ovest, perchè ciò corrisponde anche alle fasi di costruzione e alla particolarità degli stili. MISURE: lunghezza totale: 95 m- Coro orientale:30 m;- Navata centrale:37 m;- Coro occidentale:28 m;- Torri orientali: 76m;- Torri occidentali:74 m.

La sua forma,con i due cori più elevati, ricorda una nave possente con la prua rialzata e con la chiglia(vedasi il simbolismo delle cattedrali).

Il Duomo è intitolato a S.Pietro (patrocinio S.Pietro e Paolo, 29 giugno) ed ha un ulteriore patrono, San Giorgio (23 aprile). Questo è dovuto al fatto che da sempre ebbe due funzioni, quella religiosa e quella civica. S.Pietro simboleggiava il Papato (sacerdozio) e S.Giorgio(uno dei primi patroni nobili introdotti dall'oriente nell'est della Franconia)  l' Impero. Questa doppia valenza si concretizza nella presenza di due cori: uno a est e uno a ovest. Il centro liturgico-l'altare-è collocato nel coro occidentale ma stabilisce un collegamento ideale con un  punto non liturgico, che nei secoli fu meta di pellegrinaggio e devozione popolare:la tomba dell'imperatore Tomba della coppia imperiale Enrico II e Cunigonda, opera del 1513 di Tilman Riemenschneider.Non si tratta di un cenotafio ma proprio della loro tomba, scolpita in pietra calcarea, ornata da cinque scene della vita dei due sovrani, che divennero santi. La chiesa venne consacrata il 6 maggio 1012, nel giorno del  trentanovesimo compleanno dell'imperatore del Sacro Romano Impero, Enrico II.

Lastra epigrafica del sedile in pietra, presente nel coro orientale, parete sinistra, guardando l'altare. Nel coro orientale si trovava anche la tomba di Corrado III di Hohenstaufen (morto e sepolto a Bamberga nel 1152, che però dal 1847 riposa nella cripta al di sotto).

Nel 1081 l'edificio venne distrutto da un incendio (il destino di tante cattedrali...), e venne ricostruito sotto il vescovo Ottone I il Santo(1102-1139). Come per Wuerzburg, anche per la cattedrale di Bamberga ci si ispirò al Duomo di Spira, del quale il Kaiser Enrico IV aveva seguito l'edificazione. Nel 1185 seguì un altro incendio, e venne riparato. Nel periodo 1215-1220 si ampliò la costruzione; dai documenti si evince che nella parte trasversale era situato un altare, consacrato alla Madre di Dio  il 15 agosto 1229. La nuova cattedrale venne consacrata il 6 maggio 1237 ma solo sul finire di quel secolo si terminò la parte esterna. Nel corso del 1400 si ampliò lo spazio per i monumenti sepolcrali dei prelati del capitolo del Duomo, chiamato anche Cappella del Chiodo(perchè vi si conservava la reliquia del S.Chiodo, oggi al Museo Diocesano,attiguo al Duomo) e venne costruito il chiostro nelle forme che vediamo oggi. Nel 1510 si aggiunse la terrazza in pietra ad est,chiamata 'zoccolo del Duomo' e,nel 1515 venne addossata al coro orientale la casetta per i Cavalieri (che fu abbattuta nel 1841).

Successivamente subì trasformazioni nel XVII secolo (vennero asportate le belle vetrate colorate [sfortunatamente], con variazione nei rapporti tra luce e spazio),vennero eretti nuovi altari e furono inserite opere plastiche del primo barocco; vennero ricoperti con uno strato di colore tutti i dipinti medievali, di cui si suppone l'esistenza; nel XVIII secolo venne trasformato l'esterno, sostituendo le tegole con l'ardesia, mentre venne abbattuto il piccolo campanile centrale terminante con una lanterna; sulle quattro torri venne messo un tetto a cuspide.L'architettura odierna la mantiene dal 1766. Negli anni 1768 e nel 1777 si tentò di far approvare un progetto che prevedeva la sostituzione della terrazza con una scala esterna,quindi il coro orientale avrebbe dovuto essere abbassato e si voleva sfondare l'abside romanico per aprirvi un portale barocco (orrore! Le 'mie' colonne annodate ,situate proprio in quel punto,all'interno, che fine avrebbero fatto?). Per fortuna non se ne fece nulla.

Nel 1806 venne dichiarata anche chiesa parrocchiale,quindi si inserì un altare anche nel coro orientale e,tra il 1828-1837- per volere di Ludovico I di Baviera, vennero pulite le pareti dagli elementi estranei barocchi, e si cercò di riportare la costruzione all'aspetto medievale, cosa che in parte si è realizzata, ma il gioco di luce dato dal gusto barocco non ha potuto essere mitigato.

Nel XX secolo furono inserite nel duomo opere di artisti 'moderni',ma ci fu anche un ritorno al gusto medievale,con la collocazione di splendidi altari. Dopo il Convegno Nazionale cattolico del 1966, vi fu un ultimo fondamentale cambiamento: l'orientamento del Duomo dal coro orientale(che era da sempre considerato il più importante) a quello occidentale(che divenne coro principale); venne creata una grande scala per migliorare l'accesso all'altare e far così predominare il coro ovest rispetto a quello est.In detta occasione, furono condotti lavori di scavo,che portarono alla scoperta dell'antica cappella della fortezza dei Babenberg, ell'edificio di Enrico II e di quello di Ottone I. 

Pianta della Cattedrale di Bamberga:Ostchor=coro orientale;Westchor=coro occidentale, dove è collocata l'unica tomba di un papa ancora conservata a nord delle Alpi,Clemente II,unico papa sepolto in Germania.Egli fu vescovo con il nome di Suidger, dal 1040 e salì al soglio Pontificio nel 1046, ma l'anno seguente morì, a Pesaro,in Italia,nel convento di S.Tommaso a Montelabbate durante una visita pastorale ma, secondo la sua volontà, venne traslato nella sua chiesa vescovile di Bamberga e qui sepolto.La tomba che oggi si vede è del 1247.

Coro occidentale visto da quello est.

La parte orientale ha due portali, quello di Adamo e quello della Misericordia, che stanno proprio alla base delle Torri, le quali si elevano per sette piani. Questa parte è la più antica (1215 circa).

Timpano (raffigurante il 'Giudizio Universale') del portale nord, detto 'porta d'oro' o dei principi, realizzata da ben undici piani, imbutiformi.Sulle colonne sono poste sculture di profeti e apostoli, gli uni sopra gli altri.

Veduta della torre occidentale, con la facciata gotica.Le torri occidentali sembrano più leggere delle orientali; furono erette sullo stile delle cattedrali gotiche francesi (LAON).I piani più elevati passano dalla base quadrata a quella ottagonale, e terminano con aggiunte che sembrano tabernacoli. Stessa posizione ma veduta posteriore di una delle torri orientali.Quella che si vede, a destra in primo piano, è la porta di S.Vito.

Cripta orientale. In questo luogo,tramite  uno stretto passaggio (effettuato in anni recenti),  si  raggiunge la cosidetta "cripta di Enrico", scoperta nei lavori di scavo effettuati tra il 1968-'71, ben conservata pare ma non visitabile, purtroppo.

Quando si entra nel Duomo di Bamberga, ci si sente pervadere da un grande senso di rispetto e ci si sente piccolissimi di fronte a tanta vastità.Il Duomo ha linee semplici, quasi severe, le altissime volte, i pilastri maestosi sembrano abbracciare il visitatore come un padre o una madre che accolgono il proprio figlio che torna dopo un lungo viaggio. Non si sente l'estraneità del luogo, solo una sensazione di 'ritorno', di spiritualità fortissima.

Il Cavaliere di Bamberga o Bamberg Reiter,1235 circa,fa parte della ricca sfilata di sculture che compongono la plastica del coro orientale,dove si trovano le opere più importanti dell'intera cattedrale,chiamate anche 'plastiche degli Hohenstaufen" perchè realizzate nel periodo tra il 1230-'40. Attorno all'identità di questo Cavaliere c'è un mistero: chi è? Nessuna certezza ma svariate ipotesi:da Costantino il Grande a Corrado III, un re santo o forse Stefano d'Ungheria (cognato di Enrico II), fino a dire che può trattarsi di uno dei Re Magi. il Cavaliere non porta armi;sta in sella al suo fiero cavallo, di cui tiene le redini,tenendo il capo eretto come se scrutasse l'infinito davanti a sè.

Nella  Cattedrale ho potuto rinvenire molte incisioni sui muri,non so a quale epoca possano appartenere (alcune lettere, in alcuni punti). Questa 'spirale' o labirinto è presente molte volte, in punti diversi e sembra potersi dire eseguita da chi pose in opera il manufatto di pietra. Questa spirale l'ho notata nella parte inferiore del muro che delimita il coro occidentale (aveva addossata una sedia,che ho spostato e poi rimessa a posto!). Quella seguente,invece, riporta un magnifico gruppo scultoreo presente nel recinto nord del coro orientale, raffigurante due registri(Apostoli sopra e Profeti sotto, ma nell'immagine non si vedono) .Nell'archetto più esterno della prima coppia,sopra il capitello, si osserva un'incisione a spirale.Anche i capitelli sono bellissimi:quello visibile a destra nell'immagine ha simboli vegetali che sembrano delle ali spiegate. Veramente questo un gruppo scultoreo meraviglioso, uno dei programmi iconografici presente nel duomo facilmente riconoscibili, nel senso che il registro superiore ha il corrispondente in quello inferiore:confronto tra Vecchio e Nuovo Testamento. Gli Apostoli -a coppie-dialogano in modo misurato e a loro fanno riscontro le coppie di Profeti, al di sotto, in espressioni appassionate. Ritroviamo la stessa scena nella porta dei prinicpi o porta d'oro.

A proposito degli artefici, "Der Dom zu Bamberg", Schnell Guida d'Arte n.100 (1935, ediz.italiana 1991) dice:Non sono noti i nomi  degli architetti,degli artisti e dei muratori che hanno costruito la Cattedrale, però è stato possibile trovare i nomi delle corporazioni responsabili (che non vengono menzionate!). L'unico nome che ci è stato tramandato non ci è di grande aiuto:un certo "magister operis",di nome Wortwinus appare quale donatore dell'altare della Madonna nel 1229.Sconosciuti sono pure gli artefici delle belle opere plastiche:essi realizzavano i loro lavori <per una maggior gloria di Dio>e non per ottenere fama e onori". In un altro passo, il testo asserisce, in merito alle opere plastiche dette degli "Hohenstaufen"nel recinto del coro nord, che abbiamo appena visto,  "Questo gruppo è opera di artisti che conoscevano le opere plastiche delle cattedrali francesi del primo gotico". Per quanto concerne il Bamberg Reiter, dice:"Come per le altre sculture, non si sa chi sia l'autore di questa statua di un cavaliere d'alto rango".

I cori occupano, ognuno, circa un terzo dello spazio e sono sempre stati il centro delle funzioni più importanti che si svolgevano nel Duomo di Bamberga.

Il coro orientale è influenzato dallo stile tardo romanico: costituito da un grande abside semicircolare con ampie aperture ad archi tondi, ha la parte del coro vera e propria ricoperta da una volta a tutto sesto ed è delimitato da un recinto ottenuto con la costruzione di un muro a mezza altezza verso le navate laterali. Due rampe di scale conducono qui, a destra e a sinistra- praticamente-superata la tomba dell'Imperatore e Cunigonda. Al di sotto di essa, occupando l'intero spazio del coro che le sta sopra, c'è la cripta, di cui abbiamo accennato prima.

Bamberg26.jpg (24968 byte) Bamberg28.jpg (21641 byte) Bamberg29.jpg (11044 byte) Prima di arrivare alle nostre colonne annodate, si sale la gradinata (che in realtà era separata da un cordone dalla parte 'profana', ma che eccezionalmente mi è stato concesso di superare) che ospita la zona del coro orientale appunto, meraviglioso e  arredato da sculture sia in pietra che in legno ammirevoli. Basti osservare questi stalli lignei,risalenti al 14°secolo, che però sono stati restaurati e restituiti al loro antico splendore tra il 1835-'38. Vi si trova un campionario simbolico tra i più importanti, simboli riprodotti che spesso in questo sito abbiamo menzionato e/o incontrato.Basta osservare le immagini per rendersene conto; e ancora, si ammirano i due curiosi animali dalla testa umana presenti all'ingresso di ognuna delle due parti; ci sono anche le figure sedute di Enrico II e Cunigonda e rilievi di Cavalieri.

L'altare è neoromanico ed è ottimamente conservato (vista da dietro,quella che 'guarda le colonne annodate', per intenderci).

Ecco, nella parte più terminale del coro orientale, addossate all'abside, stanno una serie di colonne, in semicerchio, per la precisione 12, suddivise a tre a tre da uno spazio in muratura.

Le prime tre, a sinistra rispetto all'altare, sono costituite da una colonna ritorta, una annodata da un intreccio a mezza altezza davvero incantevole ed elaborato, e una liscia. Al di sopra, capitelli e pulvini tutti lavorati e scolpiti con soggetti simbolici; anche le basi delle colonne presentano incisioni e figure simboliche. Chiude, superiormente, una sorta di lavorazione ad archetto trilobato, che potrebbe indicare come queste opere non stessero qui in origine. Il  testo già menzionato :" Le altre opere plastiche nella parte nord del recinto del coro,addossate ai pilastri, sono opera del gruppo di artisti gotici.Il luogo in cui esse si trovano, non è quello originario e anche non ci è noto il tema iconografico  cui esse appartengono". Non si menzionano le colonne in questione, ma sculture del lato nord del coro però credo che queste colonne non stessero, ugualmente, qui. Nella foto si intravede anche il successivo gruppo di tre colonne.

Le dodici colonne, sono divise al centro da questo manufatto, che le ripartisce sei per parte rispetto allo spazio del coro. Questa strana struttura è formata da una serie di archi, con un'anta dorata, affiancata da due colonne lisce, di cui non conosco la funzione primitiva. Forse in origine c'era una porta. Sarebbe molto interessante poter ricostruire la storia completa! Forse qui era addossata la citata 'casetta dei Cavalieri' e questa era  l'antica, diretta comunicazione con la Cattedrale?

Questo è il gruppo di tre colonne a destra della porticina vista sopra.Una è rigata verticalmente, una spigata in due sensi: verso l'alto dalla metà in su e verso il basso nella parte inferiore.In mezzo c'è un rombo che contiene un fiore, forse un giglio.La colonna a destra è percorsa da linee che formano dei rombi. Motivi vegetali e animali,fregi lavorati percorrono questi manufatti.  Sul capitello di questa colonna spinata sono raffigurati due personaggi: uno pone una mano sulla bocca dell'altro: il segreto dei costruttori non deve esere svelato?

Queste sono le ultime tre colonne, che si situano alla destra dell'altare, che seguono quelle viste precedentemente. Una è liscia, l'altra annodata con un intreccio uguale a quello della controlaterale e l'ultima è ritorta:parrebbe esservi una specularità nei lavori di destra e di sinistra.Ma i capitelli e i pulvini differiscono nella figurazione simbolica. Capitello e pulvino colonna annodata di destra L'intreccio visto più da vicino.

La sua base: si vede un fiore nella parte di sinistra,quasi sicuramente una rosa; a destra, chiaramente una testina con le corna, le sembianze stanno tra l'umano e l'animalesco e  l'espressione è enigmatica, con un riso quasi beffardo! Dettaglio del volto 

Capitello e pulvino colonna annodata di sinistra 

e la sua base, con il dettaglio del simbolo presente, forse uno scorpione?  

Nodo colonna di sinistra Il nodo in primo piano

Nodo colonna destra.

Come i più attenti avranno già notato, queste colonne annodate, come quelle del Duomo di Würzburg sono costituite da otto fasci annodati tra loro. Nel lavoro "Die Miester von Como", veniva asserito quanto segue: "Le colonne Bamberghesi sembra siano le sole che presentano i fasci non annodati direttamente, così da dare l'impressione che i nodi siano stati aggiunti posteriormente". Avendole viste di persona, posso dire che non ho riscontrato questo. Le colonne appaiono a due a due formanti anche in questo caso la cruna di un ago, attraverso cui passa un ulteriore fascio, ma in queste colonne è ancor più evidente che in altre la singolarità del manufatto, la sua modellazione, la sua esecuzione! L'intreccio è liscio, come i fasci della colonna.

Ho osservato a lungo questi fasci: se per alcune coppie di colonne si riesce a seguirne il capo e la coda, per così dire, per alcune 'anse' di nodo no, alla fine gli occhi si incrociano e non si è capito come siano annodate. Nell'immagine ho cercato di evidenziare in bluette i punti che non trovano un raccordo con la colonna, spero che qualcuno più acuto osservatore di me possa riuscirvi.

Infatti, sembrano appartenere ad una coppia di fasci, ma non si capisce,allora,come vi possano appartenere anche gli altri. Guardare per capire! Non sembra di poter concludere,comunque, che vi siano 'parti'applicate posteriormente. Ma i giudizi frettolosi possono lasciare il posto a diversificate osservazioni, per amore della ricerca seria e costruttiva, che mi auguro continui insieme anche ai vostri preziosi commenti.

Le conseguenze di questa mia visita tedesca hanno avuto una ripercussione grande in questa Ricerca, avendo trovato colonne ofitiche mai precedentemente trovate (i due nodi su una stessa colonna di Wuerzburg, gli otto fasci uniti di Wurzburg e Bamberga, uniti da mirabili intrecci, che non so definire se doppi,tripli,ottupli...fate voi, li vedete). Le colonne J e B sono state sicuramente l'incentivo più grosso a continuare il Cammino, a credere che il 'nodo' sia sinonimo di un linguaggio silenzioso che i costruttori (forse una famiglia specifica o comunque una Confraternita) hanno voluto trasmettere a chi fosse in grado di comprenderlo. La loro diversa collocazione rispetto all'originale sede rende il quadro certamente un po' sfalsato, ma non lo offusca del tutto. Quante peripezie -potessero parlare- ci racconterebbero queste colonne, quanti eventi, quanti personaggi e a quali distruzioni sono scampate, arrivando fino ai giorni nostri. E soprattutto ci racconterebbero di coloro che le hanno create, del segreto che le accompagna, ed è  a questi artisti anonimi ed eccelsi che questo mio umile lavoro vuole rendere omaggio,vuole dimostrare rispetto e apprezzamento, conservandone viva la memoria, come vive sono le pietre che ci hanno lasciato. Si dice che ricordare qualcuno, significhi non farlo morire mai. Questo lavoro avrà uno scopo, se saprò leggere il loro messaggio. Se, dopo averlo letto, qualcuno troverà lo stimolo per soffermarsi ad ammirarle, ad interrogarsi, a riflettere.                                 

                                                          

                                           (vetrata della Heilig-Grass-Kapelle, St.Michael-Bamberg)

 

(Marisa Uberti)

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