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La chiesa di San Giovanni in Jeursalem alla Magione

                                     M.P.30.jpg (49395 byte)

E' una deliziosa quanto enigmatica costruzione di impronta romanica,il cui impianto ci ha ricordato una somiglianza con numerose pievi sparse per tutto il territorio della via Francigena.Questa presenta però di sicuro almeno più di una particolarità,come vedremo.Il solito pannello illustrativo ci dà le prime indicazioni:E' ad un unica navata con abside semicircolare e copertura a volte a crociera, sicuramente posteriori.Il portale che si apre sulla facciata ha un archivolto di ispirazione oltremontana ed è sormontato da una originalissima finestrella a denti di sega.Esternamente l'abside presenta un coronamento ad archetti impostati su mensole dalle forme diverse:volti,figure bestiali,decorazioni geometriche.Un sedile di pietra,oggi solo parzialmente integro,correva lungo le pareti laterali.

Volendo approfondire...

Osserviamo l'esterno:

                                  M.P.11.jpg (57999 byte)

La porta che si vede è quella presente sul lato sud-orientale e un tempo veniva sempre lasciata aperta,anche di notte,per permettere ai viandanti di entrarvi,dato che si apre direttamente su un percorso pubblico.La chiesa ha altri due portali:uno dall'altro lato(quello che si apre direttamente sul cortile dell'ospizio) e uno  sulla facciata principale (tutti e tre sfalsati tra loro).

Presenta un illuminazione rigorosamente soffusa,concessa da una apertura sul fianco sinistro(quella sul fianco destro è stata aperta di recente);dalla finestrella absidaleM.P.28.jpg (38251 byte) e da quel piccolo 'oculo' posto sopra la calotta della stessa,il quale- all'osservazione più attenta, rivela un colore diverso rispetto al resto e soprattutto la presenza di alcuni 'simboli'molto somiglianti a segni astronomici(sole  e luna)

Gli studiosi non sono riusciti a capire il motivo per cui si debbano trovare tali simboli proprio qui.Nè si è potuto capire se l'elemento sia coevo alla costruzione(XI-XII secolo) o sia stato inserito successivamente. La curiosità si rinforza osservando le 12 mensole a sostegno degli archetti pensili dell'abside( il numero rievoca  i mesi,i segni zodiacali e in qualche modo rimanda nuovamente al  mondo astro-logico e astro-nomico).Riferimenti dunque 'paganeggianti'più che cristiani,ma si sa come i costruttori medievali disponessero di una loro privilegiata personalizzazione o,diremmo meglio,forse un loro 'imprinting',o una duplice lettura come quella delle ben più trionfanti cattedrali gotiche.Si è avanzata l'ipotesi che proprio Monaci fossero i costruttori di questa chiesa. A loro le conoscenze in ogni campo del Sapere non mancavano certo!

Ognuna delle mensole,dicevamo, reca simboli diversi

M.P.31.jpg (36004 byte), il primo dei quali è un curioso personaggio stilizzato(che rimanda ad ancestrali figure rupestri di 'oranti')

Si trova poi una mensola con curiose croci ed un elemento non ben identificabile al di sotto

Altri particolari delle mensole,tra cui spicca una testa di ariete

Motivi di 'tondini rientranti' o in parte simili li ritroviamo nel davanzale esterno della finestra absidale M.P.63.jpg (30557 byte)

Sullo stipite del portale del lato Sud-Estinferiormente

e superiormente

Sullo stipite opposto- c'è una TAU

 

Difficile capire anche l'origine (il modello?) della singolare finestra a dente di sega presente sulla facciata,la quale rimane all'interno del cancello della Magione.

 M.P.21.jpg (51073 byte) (particolare dell'apertura a 'denti di sega')

 

M.P.50.jpg (18284 byte) Attraverso questa apertura,si noti che-dall'altra parte- si vede l'oculo dell'abside.Un lavoro non certo eseguito a caso...

Questo particolare si trova sotto quel che doveva essere il campanile 'a vela' (che si ritrova spesso in Valdelsa ma anche altrove),di cui abbiamo accennato nella sezione precedente.

Altro particolare 'misterioso' è la presenza -soltanto sul lato destro della chiesa-di brevi tondini con tacche incise,una coppia di sporgenze a mò di stampo con una concavità e convessità corrispondenti (in apparenza disposti casualmente e senza un preciso significato) (1)

M.P.46.jpg (8916 byte)

L'interrogativo nasce più che altro per il luogo (il sottogronda)in cui sono posti tali elementi,che praticamente nessuno poteva ammirare,se di elemento estetico si doveva trattare(non ne vedremmo,infatti, il motivo statico,che è da escludersi, ma forse quello simbolico esiste).A cosa servivano?E cosa significano?

A quanto abbiamo saputo,non sarebbe questo l'unico caso isolato di edificio che presenta una tale singolarità.

Prima di entrare nella chiesa,noteremo sicuramente la croce patente dell'Ordine,sullo stipite della porta: M.P.20.jpg (56376 byte)

E osserviamo l'interno...

L'impatto tra la luce del sole esterna e la semioscurità dell'interno,per qualche istante ci abbacina. Prepotente,si impone il raccoglimento,il silenzio,il rispetto per il luogo sacro.

Osserviamo subito che sul pavimento c'è una botola,con impressa una croce ottagona M.P.12.jpg (20165 byte) E' probabile che al di sotto vi sia una cripta con varie sepolture.Al di sotto della chiesa e del complesso,va ricordato,esiste un sistema sotterraneo (non sappiamo se collegato,ma nel cortile- come abbiamo visto-ci sono i vani che scendono a livello del torrente Staggia).

M.P.13.jpg (26284 byte) La chiesa ha una lunghezza massima di 13,25 m sui lati lunghi;di 7,17 m larga e alta  5,30 m.E' a navata unica,divisa in due zone da un muretto e un piccolo cancelletto:quella per i fedeli e il presbiterio.Il muretto divisorio pare che originariamente fosse più alto dell'attuale. E'stata molto curata nella struttura e nei materiali,questa piccola chiesa,segnale che erano abili le maestranze che vi lavorarono,che si fanno ascendere pisane anche se sul pannello è detto sfuggevolmente 'oltremontane' (che vuol dire tutto e niente, ma vi vediamo una mano 'Comacina', se permettete, e ciò  sarà oggetto di ulteriore approfondimento.I Maestri Comacini sono attestati in gran numero e per diversi secoli anche in questa zona).

L'interno ha un arredamento abbastanza sobrio,in cui campeggia lo stendardo dell'Ordine (il beauceant,bipartito nero al di sopra e bianco al di sotto,e la croce rossa patente al centro) (2)M.P.15.jpg (23897 byte)

L'altare è in pietra, sorretto da blocchi squadrati che poggiano su un semplice zoccolo.Da notare la piccola acquasantiera a muro (impossibile non accostarla a quella vista in San Bevignate,a Perugia).

La volta doveva essere a capriate e in legno,e la luce forse filtrava al tramonto attraverso la finestrella a denti di sega vista precedentemente,dato che-stando agli studi- l'orientamento dell'edificio è sull'asse Nord-Est,Sud-Ovest.La volta lignea crollò con tutta probabilità e se ne sostituì una in mattoni,con volte a crociera (epoca più tarda).Gli studiosi hanno rilevato che questa fase fu compiuta o da manodopera di abilità inferiore alla precedente o in un periodo storico non felice(per mezzi,etc.).

Ancora simboli dell'Ordine alle pareti:

M.P.14.jpg (30235 byte)M.P.17.jpg (34720 byte)M.P.18.jpg (22572 byte)

M.P.16.jpg (30033 byte)Il portalino che dà accesso al cortile della Magione,direttamente dalla chiesa.

M.P.58.jpg (39525 byte) Particolare del capitello dell'abside interno,che rievoca lo stile dei motivi di  quelli visti fuori.

M.P.19.jpg (8480 byte) La porta che dà sul cortile dal lato Ovest.La luce filtra con notevole intensità,invadendo le tenebre in cui, muta, prosegue la sua storia questa chiesa. All'esterno,sopra questa porta e la finestra semicircolare,si trova quella singolare apertura a denti di sega che tanto ci ha colpito e più volte abbiamo menzionato.Siamo tornati due volte a visitare questa chiesa,una volta entrando anche nella Magione per la visita aperta al pubblico(la chiesa è aperta tutti i giorni;la Magione dalle 17 alle 19 dal lunedì al venerdì e la domenica dopo la S.Messa in latino delle ore 9.30). Siamo tornati attratti dal suo fascino arcano e dalla sua architettura semplice e incisiva insieme,sperando ci svelasse ciò che i suoi anonimi costruttori hanno inciso nelle sue pietre. Ma, al momento,esse tacciono maliarde.

 

 

NOTE:

1): Rilievo di Italo Moretti ne "L'Hospitale Sancti Johannis de Podioboniççi" pag. 28 de "La chiesa di San Giovanni in Jerusalem alla Magione di Poggibonsi" -Edito dall'Ente Provinciale per il Turismo di Siena

2)Qualche lettore ricorderà che,nella chiesa templare di San Bevignate(PG),ci siamo soffermati proprio sul particolare, nell'affresco originario, del vessillo templare,da cui si evince che il beauceant era bianco nel registro superiore,e nero in quello inferiore.Qui è il contrario.

 

 

 

                              (Marisa Uberti-Avvertenze/Disclaimer)