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PADOVA:Chiesa degli Eremitani, la Madonna e i due Bambini

Madonna.jpg (20385 byte)

Essa è conservata in una cappella laterale della Chiesa degli Eremitani, a Padova, che ha un Museo attiguo.
 
La 'Signora' tiene in braccio un Bambino che siede su un libro chiuso e un altro bambino lo tiene accanto a sè ed è in piedi.La cosa porta a pensare che i due Bambini siano gemelli e,quindi,al fatto che la Madonna avesse potuto avere due bambini e non uno solo(il 'famoso' gemello di Gesù?)

.

  Esotericamente,la Grande Dama con i due bambini indica all'investigatore che la Grande Opera si compie con due vie,una breve e facile, personificata dal bambino in piedi(poichè sottoposto all'Illuminazione diretta di Dio);l'altra più ingrata e lunga e abbracciata totalmente dall'esoterismo della quale deve necessariamente aprire il  Grande Libro chiuso della Natura,sul quale è mostrato seduto
 

 

PADOVA:gli organi incorrotti di Sant'Antonio

Nel Basilica del Santo Antonio a Padova, c'è la Cappella costruita nel 1500. Al centro,sorge l'altare -tomba del Santo, di Tiziano Aspetti(1594).

Una  ricognizione di come fosse il corpo del Santo fu eseguita nel 1981, a 750 anni dalla morte, autorizzata da papa Giovanni Paolo II.

Questa ricognizione è la prima dopo quella effettuata nel 1263,e ha portato alla luce i resti del Santo Antonio in una condizione eccellente,in una piccola cassa dentro la più antica e rozza nella quale era stato inizialmente sepolto.

Grazie a ciò si  è  potuto ricostruire la fattezza fisica del Santo:altezza circa 1.70 m,struttura non molto robusta,profilo nobile e faccia piuttosto lunga e stretta,occhi infossati,mani lunghe con dita affusolate.

La cosa più straordinaria è che l'apparato vocale era INTEGRO.Già nel 1263 era stata ritrovata la LINGUA del Santo incorrotta e oggi gli organi della vocazione sono statti riposti nella cappella delle reliquie,insieme ai resti della tonaca trovata accanto alle ossa e le due casse antiche con i preziosi drappi dell'epoca.

Si ritiene che questo fatto prodigiosa voglia ricordare l'instacabile capacità oratoria di Sant'Antonio,che diffuse con la sua Parola la dottrina cristiana ovunque andasse.

Lo scheletro di Sant'Antonio fu ricomposto all'interno di una teca di cristallo protetta da una cassa in rovere e venne ricollocato nel suo loculo il primo marzo 1981.

 

PADOVA:Palazzo S.Bonifacio,il misterioso epitaffio funebre

Nel cortile del palazzo è affissa una lapide che riproduce la misteriosa epigrafe presente anche a Bologna.

Di questa iscrizione,a Padova, se ne ha notizia dal 1547,quando gli accedemici di Milano chiesero un aiuto ai colleghi patavini per decifrare l'enigmatica scritta.In italiano,la traduzione suona: " ELIA LELIA CRISPI NE’ UOMO NE’ DONNA, NE’ ANDROGINO NE’ FANCIULLA NE’ GIOVANE NE’ CASTA NE’ MERETRICE NE’ PUDICA, MA TUTTO CIO’; NE’ IN CIELO NE’ IN ACQUA NE’ IN TERRA MA OVUNQUE GIACE.
LUCIO AGATONE PRISCIO, NE’ MARITO NE’ AMANTE NE’ PARENTE,NON TRISTE NE’ LIETO NE’ PIANGENTE, QUESTO(NE’ MONUMENTO NE’ PIRAMIDE NE’ SEPOLCRO MA TUTTO CIO’) EGLI SA E NON SA PER CHI POSE".

La cosa curiosa è che in testa a questa scritta stanno due inziali D.M. che, ripassandomi il Cordier, egli dice usuale negli epitaffi antichi e indicante "Dis Manibus"ovvero "Agli Dei Mani".Questa lapide comprendeva anche altri versi finali che così recitavano" E’ SEPOLCRO CHE NON CONTIENE SALMA,E’ SALMA CHE NON E’ CONTENUTA DA SEPOLCRO, MA LA SALMA STESSA E’ A SE’ SEPOLCRO".

Questa lapide attende ancora una decifrazione,anche se alcuni vi hanno letto messaggi esoterico-alchemici criptati(la pietra filosofale).

Esistono iscrizioni simili appunto a Bologna, dove sarebbe l'originale, a OISE (Francia,presso il Castello di Chantilly) e nel Museo di Beauvais, capoluogo dell’OISE.E, forse, secondo la guida del Cordier,anche nella Villa Guerini di Altichiero,una frazione di Padova.

 

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