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                   Report di Marisa Uberti          MEETING DUE PASSI NEL MISTERO 2010

                       VIII ^ EDIZIONE  05/09/2010

             VIlla d'Adda (BG) - Imbersago(LC)


LE FOTO:      

Tutte le immagini del pranzo conviviale...

Ringrazio Cristina G. per alcune delle foto.

'L'ottava edizione del nostro annuale ed attesissimo Meeting si è svolta quest'anno sul fiume, approfittando dell'ancora caldo clima. La meta prescelta è stata Villa d'Adda (BG).

Il ritrovo alle ore 11.30 all'autostrada ha subìto, come al solito, piccoli ritardi, ma in complesso tutto è partito bene. Il fatto è che i numerosi partecipanti provengono da diversi luoghi d'Italia e da diverse province.

Rivedere persone care, che non si vedono da almeno un anno, è sempre un' emozione piacevole e che si vorrebbe prolungare nel tempo. Quanti abbracci, strette di mano, baci, qualche volto giovane e nuovo, ma diventa immediatamente amico. Avanti, sediamoci sulla lunga tavolata. Quest'anno siamo oltre trenta persone. Non è semplice interagire con ciascuna, ma si fa il possibile.

Si è parlato delle nostre attuali ricerche, di nuovi progetti, di problemi vari, famiglia, chi manca e perchè, pochissimo di lavoro (per fortuna), cercando di carpire i segreti di chi sappiamo sta realizzando la Pietra Filosofale (eh eh eh ), oppure di chi sa chi realizza i cerchi nel Grano e più tardi ha promesso le prove. Ma ci sono amici che sono fuori da questi argomenti e ci raccontano altre loro esperienze, ugualmente affascinanti. E' bello miscelare i vari racconti di vita, è bello questo trascorrere in armonia una giornata simile. Al Meeting nessuno alza la voce, si rispettano e stimano tutti, da sempre. E' come avere collegate tante lampadine che al momento opportuno, per nostra capacità, si accendono all'unisono.

La consegna dei gadgets è, per la scrivente un momento delizioso, irrinunciabile. Ognuno tornerà a casa con un piccolissimo ricordo materiale, da mettere insieme a quello affettivo.

Nel pomeriggio ci siamo imbarcati sul Traghetto di Leonardo, che abbiamo preso proprio sotto il ristorante, per raggiungere la sponda opposta, Imbersago, già lecchese.

Qualcuno ha già preso il volo in auto, che pigrone! Gli altri, in gruppo, salgono sulla chiatta storica. Il traghetto si dice 'di Leonardo' perchè si ritiene sia stato lui ad idearlo.  Il principio di funzionamento del traghetto è molto semplice: la corrente dell'acqua, che garantisce la propulsione del natante, agisce su un grande timone direzionale, posto tra i due scafi e manovrato dal conducente. Contrastata mediante una fune guida tesa tra le due sponde la spinta lungo il corso del fiume, che porterebbe il traghetto ad essere preda della corrente stessa, rimane solo la spinta trasversale che muove alternativamente l'imbarcazione tra una sponda e l'altra. Più forte è la corrente, maggiore risulta la velocità del traghetto. Solo in caso di acqua praticamente ferma si rende necessario l'intervento dell'uomo al momento del distacco dell'imbarcazione dal molo, da tutti chiamato " Porto".

Che bella esperienza- esclamano in molti -semplice ma nuova! Approdiamo sulla riva di Imbersago e ci incamminiamo per un bel trekking tranquillo fra i sentieri boschivi, che costeggiano amabilmente il fiume Adda. Qualcuno ha una sedia portatile, altri si abbeverano alle rare fonti lungo il percorso, molti parlano e scattano fotografie:ottima iniziativa. La flora e la fauna qui sono veramente interessanti e protette da quello che è il Parco dell'Adda.

Sbagliamo strada. Ma nessuno polemizza, sono cose che capitano, no? Si ride e si scherza. Qualcuno ci imbecca di salire a sinistra... seguiamo il consiglio e ci va bene! La strada è giusta e così, in breve, dopo una veloce camminata, il gruppo raggiunge la salita -scenograficissima -del santuario della Madonna del Bosco:392 scalini! Guardiamo mia madre che batte tutti: non solo ha camminato fino a qui senza lamentarsi, ma sale i gradini della 'Scala Santa' arrivando in cima. A 77 anni, complimenti!

Il Santuario della Madonna del Bosco si trova alle porte di Imbersago, su un declivio lungo la strada dell'Adda, proprio di fronte ai monti della Grigna e del Resegone, scenario del capolavoro Manzoniano. Le sue origini si fondano su un'apparizione mariana, avvenuta il 9 maggio 1617, a tre pastorelli locali. La tradizione popolare vuole che la Madonna apparisse alle invocazioni di una madre il cui bambino, assalito da un lupo, veniva, per Sua intercessione, salvato dalle fauci dell’animale feroce. Fonti storiche riportano l’evento miracoloso del ritrovamento di tre castagne fresche dentro un riccio nel mese di maggio: e questo chiaramente fuori stagione. Da una prima cappellina (scurolo), si è passati ad un edificio di notevoli dimensioni, a pianta di doppio ottagono.

Dal 1817 al 1824 venne realizzata la Scala Santa, su disegno dell'ing. L. Rossi della Cassina Framartino. Essa si compone di 392 scalini, collocati in senso rettilineo fino a che si incontrano spazi di sosta e due bracci di scalette simmetriche, che portano -sia a destra che a sinistra- al santuario stesso, posto nel punto più elevato..

Al centro dello spiazzo di sosta, quale fulcro di attenzione e di venerazione, troviamo la grande statua in bronzo raffigurante Papa Giovanni XXIII, opera del maestro Enrico Manfrini.
Al di sotto del Belvedere-sagrato, da cui si gode di una vista panoramica notevole, si apre lo “scurolo” o cripta primigenia (Cappella del Miracolo). Costruita nel 1632, accoglie la rappresentazione del miracolo per cui venne eretto il Santuario. Figure in gesso a grandezza naturale ben illustrano il miracolo della Madonna e la devozione popolare.
 Questo gruppo un po' ormai allo stremo (ma no, dai!), non vede l'ora di arrivare in cima e ...ce la fanno tutti!

Dopo le foto di rito, mentre nel santuario c'è la Messa, ridiscendiamo e ci riportiamo al porto, dove il traghetto di Leonardo ci riporta a Villa d'Adda.

Qualcuno deve rincasare mentre, per gli irriducibili, c'è un programma niente male: la visione di un dvd (L'oro di Demetra. Viaggio nella terra dei cerchi nel grano)-realizzato da Alessandro Luè ed Andrea de Marinis (www.planetcircles.com) - imperniato sul misterioso fenomeno dei Cerchi nel Grano. L'opera contiene le interviste a Bert Janssen, Brian Lester, Peter Sorensen, Gary King, Charles Mallet, Matthew Williams, che i due ricercatori hanno effettuato negli ultimissimi anni in Inghilterra, durante i loro sopralluoghi. Un video professionale, bellissimo, corredato di splendide riprese sugli agroglifi, condito con musiche e narrazioni ad hoc. Le interviste gettano una nuova verità sul mistero dei Crop Circles e sui circlemakers...Consigliato conoscerlo!

In serata, dopo aver trascorso in amicizia una giornata tra natura, cultura e misteri, ci si saluta con l'affetto e la stima di sempre.

        Grazie a tutti i partecipanti e ...Alla prossima edizione!


Incanto e dolcezza sulle acque del fiume....

Il Santuario della Madonna del Bosco ripreso da diverse angolazioni.
 

 

 

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                                                                                Settembre 2010